19 AGOSTO - Giornata mondiale della fotografia
Oggi si celebra per l’ottava volta il World Photo Day, la giornata mondiale dedicata alla fotografia lanciata nel 2009 da un fotografo australiano di nome Korske Ara, al fine di ricordare l’invenzione del dagherrotipo: un processo fotografico sviluppato da Joseph Nicèphore Nièpce e Louis Daguerre nel 1837, il cui brevetto fu acquistato due anni più tardi dal governo francese, il 19 agosto 1839.
"La fotografia, – spiega Korske Ara – che letteralmente significa “scrittura di luce”, è ovunque ed in ogni momento, eppure spesso non riusciamo a capire la portata e la potenza delle immagini che scattiamo ogni giorno. La fotografia è un'invenzione che ha cambiato radicalmente il modo in cui vediamo quello che ci circonda: possiamo visitare posti lontani senza muoverci, condividere e (ri)vivere emozioni e momenti importanti anche a distanza di tempo. Prima, tutto questo non era possibile".
Come per tanti, la fotografia è la mia grande passione, ereditata con ogni probabilità da mia madre, ovvero da colei che, fino a qualche anno fa, costringeva me e mio fratello ad assumere pose assurde davanti all’obiettivo, nel tentativo di conservare i preziosi istanti della nostra infanzia.
Stare dall’altra parte dell’obiettivo, però, mi è sempre piaciuto di più e, da qualche tempo a questa parte, la mia macchina fotografia è praticamente diventata una parte integrante dell’abbigliamento quotidiano. Sono un’amante soprattutto dei dettagli e della natura e girovagare in cerca dei particolari da fotografare mi rilassa e mi riempie di soddisfazione.
Quest’anno, per la prima volta, anche io parteciperò attivamente alla Giornata mondiale della fotografia; sul sito, infatti, si legge questo: "Non importa chi sei, dove sei o quali attrezzature o competenze hai, la Giornata mondiale della fotografia può aiutare ad aprire gli occhi sulle possibilità della fotografia e ti permetterà di mostrarci il mondo come lo vedi”.
Anche se ci sono tanti modi diversi per mostrare agli altri il proprio punto di vista delle cose, ad esempio attraverso il disegno, la stessa fotografia mette a disposizione un’infinità di tecniche e strumenti tra cui poter scegliere per immortalare al meglio i propri istanti: esistono, ad esempio, la fotografia istantanea (le Polaroid) per gli amanti del vintage, le Action Cam per gli avventurieri, le fotocamere Bridge, per chi ricerca la praticità di una compatta unitamente ad qualità superiore degli scatti e, infine, le macchine fotografiche Reflex, il punto di incontro tra l’arte e la fisica.
Insomma, esistono strumenti adatti a soddisfare le richieste più disparate… anche quando si tratta di bambini. Chi lo ha detto, infatti, che solo i grandi possono scattare fotografie?
Anche a me era stata regalata una macchinetta per bimbi e la ricordo bene come fosse ieri: era gigantesca, di colore rosso, aveva due mirini ottici ed un grande oblò giallo attorno all’obiettivo; la si poteva portare al collo come ogni macchina fotografica e c’era anche una piccolissima chiavetta cicciotta per aprire lo sportello del rullino.
Negli scatoloni ho ancora alcune delle “opere d’arte” da me scattate; mamma e papà le hanno conservate insieme agli altri raccoglitori di fotografie… cose ormai sempre più rare. Quando si parla di album, infatti, non si penda a quelli materiali ma, con ogni probabilità, è immediato il rimando a quelli virtuali di Facebook. Ma fino a che punto condividere i nostri ricordi è sicuro? Prima di condividere i tuoi scatti, assicurati di tutelare la tua privacy e quella dei soggetti presenti nelle foto.
LETTURA CONSIGLIATA: R. Barthes (1980), La camera chiara. Hill & Wang
Stare dall’altra parte dell’obiettivo, però, mi è sempre piaciuto di più e, da qualche tempo a questa parte, la mia macchina fotografia è praticamente diventata una parte integrante dell’abbigliamento quotidiano. Sono un’amante soprattutto dei dettagli e della natura e girovagare in cerca dei particolari da fotografare mi rilassa e mi riempie di soddisfazione.
Quest’anno, per la prima volta, anche io parteciperò attivamente alla Giornata mondiale della fotografia; sul sito, infatti, si legge questo: "Non importa chi sei, dove sei o quali attrezzature o competenze hai, la Giornata mondiale della fotografia può aiutare ad aprire gli occhi sulle possibilità della fotografia e ti permetterà di mostrarci il mondo come lo vedi”.
Anche se ci sono tanti modi diversi per mostrare agli altri il proprio punto di vista delle cose, ad esempio attraverso il disegno, la stessa fotografia mette a disposizione un’infinità di tecniche e strumenti tra cui poter scegliere per immortalare al meglio i propri istanti: esistono, ad esempio, la fotografia istantanea (le Polaroid) per gli amanti del vintage, le Action Cam per gli avventurieri, le fotocamere Bridge, per chi ricerca la praticità di una compatta unitamente ad qualità superiore degli scatti e, infine, le macchine fotografiche Reflex, il punto di incontro tra l’arte e la fisica.
Insomma, esistono strumenti adatti a soddisfare le richieste più disparate… anche quando si tratta di bambini. Chi lo ha detto, infatti, che solo i grandi possono scattare fotografie?
Anche a me era stata regalata una macchinetta per bimbi e la ricordo bene come fosse ieri: era gigantesca, di colore rosso, aveva due mirini ottici ed un grande oblò giallo attorno all’obiettivo; la si poteva portare al collo come ogni macchina fotografica e c’era anche una piccolissima chiavetta cicciotta per aprire lo sportello del rullino.
Negli scatoloni ho ancora alcune delle “opere d’arte” da me scattate; mamma e papà le hanno conservate insieme agli altri raccoglitori di fotografie… cose ormai sempre più rare. Quando si parla di album, infatti, non si penda a quelli materiali ma, con ogni probabilità, è immediato il rimando a quelli virtuali di Facebook. Ma fino a che punto condividere i nostri ricordi è sicuro? Prima di condividere i tuoi scatti, assicurati di tutelare la tua privacy e quella dei soggetti presenti nelle foto.
LETTURA CONSIGLIATA: R. Barthes (1980), La camera chiara. Hill & Wang