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giovedì 30 luglio 2020

Lettera ai cittadini attivi #elezioni2020

Caro cittadino, attivo nella politica della nostra Vigevano,


siamo qui a scrivere questa lettera perché, in qualità di professionisti del settore psico-educativo e volontari attivi nel tessuto sociale cittadino,

vogliamo sollecitare la ripresa di una politica degli interventi di prevenzione sociale, che la caduta del welfare state a seguito della crisi del 2008 sembra aver cancellato dalle agende della politica.

Ci sembra il momento giusto per far sentire la nostra voce, dato il periodo difficile vissuto nei mesi appena trascorsi (emergenza COVID19), ai cambiamenti avvenuti e quelli ancora destinati ad avvenire e dato il periodo pre-elettorale che apre una finestra di opportunità e nuove idee, come avviene naturalmente in ogni momento di passaggio o cambiamento.

Al contempo alcune azioni legislative recenti sembrano proporre spazi di azione interessanti. La normativa di riforma del Terzo Settore, infatti, apre possibilità concrete per finanziatori privati di intervenire sull'innovazione delle politiche e degli interventi sociali. Ma non possiamo lasciare solo il Terzo Settore, senza una cabina di coordinamento/regia.

Spesso le amministrazioni comunali si affidano al volontariato per sostenere un’utenza già in situazione di emergenza, che ha bisogni specifici da cogliere e accogliere e purtroppo nonostante il loro lodevole lavoro, i volontari spesso non sono sufficientemente formati a farlo, serve professionalità. Impariamo a prevenire i momenti di crisi! I professionisti ci sono e tanti, così come i servizi sul territorio ma spesso rimangono inutilizzati e questo a nostro parere è un peccato.

Perché investire in psicologia ed educazione?

La pandemia ha portato in primo piano la necessità di progettare nuove politiche di welfare aziendale. Oggi più che mai le aziende devono prendersi cura delle proprie persone, attraverso programmi specificamente orientati al loro benessere psicologico e questo vale per gli enti pubblici così come di tutte le organizzazioni private o del privato sociale. L’Ordine degli Psicologi della Lombardia invita le imprese (pubbliche e private) a includere il sostegno psicologico tra i servizi offerti ai propri dipendenti.

La società odierna è attraversata da profondi mutamenti sociali, economici e culturali che hanno ridisegnato la mappa dei bisogni e delle priorità di cittadini, professioni e istituzioni. Ciò rappresenta oggi la sfida principale per la politica. In questo, le figure professionali dello Psicologo e dell’Educatore sono alleati strategici del welfare pubblico, capaci di fare fronte in modo innovativo ai bisogni sociali del nostro territorio e di progettare e gestire tecnicamente processi di cambiamento mettendosi in rete con altre professioni, con le istituzioni e con il territorio.  


Ogni età della vita ha caratteristiche peculiari che occorre conoscere e riconoscere ed ognuna merita un’attenzione specifica da parte dei servizi. Inoltre queste peculiarità cambiano in riferimento alle trasformazioni sociali e culturali. Particolare attenzione meritano poi le fasi critiche della vita, come l’adolescenza, affinché i soggetti più fragili non cadano vittime del disagio. Recenti fatti di cronaca hanno evidenziato come il nostro territorio non sia immune da episodi di disagio e devianza. 

Sul nostro territorio mancano ad esempio momenti (che non coincide in spazi) aggregativi significativi per gli adolescenti, spazi strutturati di confronto per genitori/soggetti educatori in difficoltà, mappature dei servizi, sportelli di ascolto e presa in carico, ... 


Elemento non trascurabile, è possibile affrontare questioni di grande valore sociale, come la prevenzione del disagio collettivo, valorizzando tutte le parti coinvolte nello sviluppo e nella gestione del progetto, facendone uscire tutti vincitori:

• vincono i cittadini, che vedono aumentati i servizi e la loro qualità di vita senza dover pagare in più per questo; 

• vincono gli operatori professionali coinvolti e le imprese sociali, che riescono a trovare occupazione; 

• vince la politica, che indica le priorità e realizza servizi innovativi senza mettere a rischio i soldi dei contribuenti; 

• vincono gli investitori, che raggiungendo in maniera efficiente l'obiettivo di migliorare la qualità della vita dei loro concittadini hanno un ritorno economico interessante; 

• vince lo stato sociale, che risparmia e rende altamente efficiente la sua spesa; 

• vince, in generale, il sistema Paese, che riesce così ad attivare un modello di integrazione pubblico-privato che mette a disposizione risorse strategiche in settori che non ne hanno. 

FIRMATO

Il Consiglio Direttivo

del Centro Studi Creativamente - APS