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domenica 3 ottobre 2021

[MOTIVIAMOCI pillole strategiche] LA MOTIVAZIONE: UN MATTONE FONDAMENTALE PER LA COSTRUZIONE DELL’APPRENDIMENTO

La motivazione è la forza che ci spinge a fare. Essere motivati a svolgere un’attività vuol dire avere la giusta spinta a concluderla in modo soddisfacente, dunque avere o creare una motivazione per ogni nostro impegno è un segreto per riuscire meglio e dimostra maturità.

Essere motivati nello studio favorisce l'apprendimento, migliora le competenze personali e scolastiche, aumenta l'autostima e la soddisfazione e permette lo sviluppo di altri ingredienti fondamentali come il desiderio di apprendere, la ricerca di nuove informazioni, la curiosità, la ricerca di nuove strategie e una maggiore forza di volontà.
Inoltre, essere motivati aiuta a superare le difficoltà, non abbattendosi davanti agli insuccessi ma cercando soluzioni nuove, arricchenti e quindi nuove strategie per favorire l’apprendimento.
Al contrario, studenti che incassano molti insuccessi e fallimenti dovuti al basso impegno scolastico di certo non saranno motivati a studiare, e vedranno ciò come un obbligo e talvolta qualcosa di inutile. Questo ovviamente si ripercuote su immagine di sé, autostima e comportamento.

Esistono due tipi di motivazione:
La motivazione intrinseca è una spinta a mettere in atto azioni volte a gratificare se stessi, per mettersi in gioco, sentirsi competenti, si agisce per sfida con se stessi, curiosità, interesse, desiderio ed espressione del sé.
La motivazione estrinseca è mossa da gratificazioni e ricompense esterne. Si attua un comportamento per ottenere qualcosa, mostrarsi ad altri o evitare punizioni o rimproveri.
La prima ha maggiori effetti positivi poiché coinvolge maggiormente l’individuo. 
Uno studente che studia per il piacere di apprendere, per interesse, per la consapevolezza dell’importanza dell’apprendimento e dell’aumento delle competenze personali, sarà maggiormente coinvolto ed efficiente di un altro che studia e fa i compiti per ottenere buoni voti, far contenti docenti e non deludere le aspettative dei genitori.
Quindi un ottimo modo per iniziare a lavorare sulla motivazione allo studio è partire dalle caratteristiche del ragazzo, dai suoi interessi e sue abilità, sfruttandole al meglio per offrire esperienze di successo motivanti.
Ma sappiamo bene che a scuola ci sono materie più ostiche di altre o altre che proprio non sopportiamo, quando il compito o la materia non è abbastanza attraente può diventarci meno ostile se riusciamo a vedere alcuni suoi benefici anche a lunga scadenza, in questi casi è possibile creare volontariamente una motivazione cercando una possibile utilità dell’attività richiesta.

Altra strategia importante è porsi degli obiettivi di studio che aiutino a focalizzarsi nella giusta direzione e a convogliare le energie verso una meta chiara e concreta.
Evita di porti obiettivi esagerati e difficili da raggiungere perché questo può portare a sentirsi molto frustrati se non si riesce a portare a termine il proprio obiettivo. E’ meglio organizzare lo studio in tappe, in micro obiettivi, come quando si gioca con i Lego, tanti piccoli mattoncini messi insieme formano un muro solido. Ad esempio, scegli un numero di pagine che pensi di essere facilmente in grado di studiare in quella mattina o pomeriggio. Eventualmente se poi ti rimane tempo puoi decidere di buttarti avanti un pochino per il giorno dopo.
Studiando in questo modo proverai più soddisfazione perché sentirai di aver portato a termine quanto prefissato e pian piano aumenterai la fiducia nella tua capacità di rispettare i tuoi obiettivi.
Avere obiettivi precisi migliora la motivazione, l’organizzazione e ti fa giungere più velocemente al traguardo.