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mercoledì 16 marzo 2022

[MOTIVIAMOCI] EMOZIONI IN GIOCO IN CHI HA UNA DIAGNOSI D.S.A.

Il progetto UNA REGIA EXTRASCUOLA UN PONTE SUL MONDO si è concluso lo scorso ottobre, ma potete continuare a consultare e scaricare l'ultima versione della mappatura dei servizi di supporto allo studio tradotta in tre lingue: albanese, arabo e francese.


Abbiamo deciso di condividere con voi le riflessioni e gli interessanti consigli dei professionisti che lavorano nei servizi mappati che ci racconteranno le problematiche più comuni che arrivano nei loro studi che riguardano la motivazione, il metodo di studio, i disturbi specifici dell’apprendimento, le emozioni degli studenti e ci spiegheranno come lavorano per affrontarli con successo.
Oggi parliamo di emozioni...

Quando una persona si rivolge a noi perché sospetta che il figlio o la figlia abbia un disturbo di apprendimento, quello che emerge, oltre alle difficoltà con diverse materie o nell’approccio allo studio, è anche un groviglio di emozioni legate alla scuola e con connotazione negativa. Ansia nel dover affrontare una prova o semplicemente all’idea di dover metter piede in aula, paura davanti al foglio bianco, rabbia e frustrazione all’ennesimo risultato negativo dopo aver passato il pomeriggio sul libro oppure all’accusa di non essersi impegnati abbastanza, tristezza per dover constatare che non c’è modo di memorizzare tabelline o formule o date, vergogna per dover affrontare lo sguardo dei compagni o dover comunicare nuovamente un voto negativo, noia per dover affrontare qualcosa di poco piacevole ed infruttuoso, senso di colpa perché non si è in grado di soddisfare le aspettative proprie ed altrui.  Se riflettete, si tratta di un quadro decisamente negativo.

Un obiettivo della certificazione di D.S.A., che spesso viene trascurato o non appare in evidenza come meriterebbe, è quello di portare benessere nella vita di chi la riceve, in particolare nell’ambiente scolastico.

Come presentato dalla professoressa Daniela Lucangeli (in Cinque lezioni leggere sull’emozione di apprendere, Daniela Lucangeli, edizioni Erickson, 2019) le emozioni positive favoriscono l’apprendimento, andando ad attivare il meccanismo di ricerca: provo qualcosa di piacevole, quindi, ricordo e faccio in modo di ricreare il contesto in cui l’ho sperimentato. Questo meccanismo si contrappone alla memoria dell’alert, ovvero la memoria di qualcosa da evitare perché associato a emozioni negative. Se la scuola è fonte di emozioni spiacevoli, automaticamente la sola reazione che si può avere è quella di fuga, non solo dal contesto, ma anche dalle nozioni.

In seguito alla certificazione è importante il PDP (piano didattico personalizzato) ed il rispetto di quanto in esso indicato per permettere un ambiente scolastico maggiormente sereno ed accogliente. È però altrettanto importante un percorso di trattamento dei disturbi emersi, che porti ad una consapevolezza delle proprie difficoltà e degli strumenti utili per compensarle e che aiuti a migliorare l’approccio con le materie ad esse correlate, lavorando anche su aspetti organizzativi e sul metodo di studio. Il trattamento non deve venire pertanto vissuto come un ulteriore lavoro, ma deve avvenire in un clima gioioso e giocoso: attraverso, ad esempio, tecnologia ed attività ludiche si possono ottenere miglioramenti senza percepire la fatica.

Dott.ssa Marianna Cordone, Psicologa di Informalamente

Alle pagine 5 e 6 della mappatura
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