giovedì 27 maggio 2021

[MOTIVIAMOCI pillole strategiche] - scuola e quotidianità #impararedivertendosi

Scuola e motivazione ad apprendere...un binomio che dovrebbe essere inscindibile ma che spesso si trasforma in due binari che fanno fatica ad incontrarsi.
Molti studiosi paragonano la motivazione allo studio ad una pianta: per fare in modo che cresca rigogliosa dobbiamo nutrirla nel modo giusto e fornire tutto il necessario perché possa espandersi….la povera piantina, da sola, non può farci nulla se il vaso in cui è piantata è troppo piccolo!
A volte i piccoli esploratori di conoscenza sono semplicemente poco stimolati e non posseggono tutti gli strumenti efficaci per sanare la loro voglia di capire come funziona il mondo. 
Negli ultimi decenni si è creata un'immagine di scuola molto legata all'apprendimento come "inserimento di nozioni", pertanto più teorico che pratico. I vincoli burocratici e le aumentate sfide di tipo sociale e culturale rendono più complicato il contesto di lavoro per gli insegnanti e tutto ciò ha spesso allontanato dal piacere della scoperta.
In realtà, se ci si guarda intorno.... Ecco che le insegne dei negozi diventano un modo per ripassare l’alfabeto, i cartelli in autostrada aiutano con la geografia e l'accompagnare la mamma a fare la spesa un’occasione per mettere il bambino alla prova con i calcoli ed il valore dei soldi!
La gita, l'uscita didattica, simbolo di svago, diventano il momento migliore per consolidare le abilità acquisite a scuola in maniera spontanea, divertente e gradita al bambino che non si vede obbligato a sedere ore di fronte a noiose pagine di un quaderno di attività da completare! Ma se la gita è un'attività straordinaria, spesso basta una semplice passeggiata, anche di un'oretta, anche solo nel centro della propria città per imbastire una "lezione a cielo aperto" che renda meno monotono e più motivante l'apprendimento e rinforzi negli studenti il senso di appartenenza al gruppo classe.

E PER CHI VUOLE SAPERNE DI PIU'...

Suggerimenti di lettura tratti dalla PSICOBIBLIOTECA (disponibili tramite prestito interbibliotecario presso tutte le Biblioteche del Sistema Bibliotecario Lomellino)
- D. Goleman. Intelligenza emotiva
- C. Benvenuti, F. Grimaldi. La matematica con il corpo
- . M. Ragnoli. Divertirsi con l'ortografia
- M. A. Neri. Grammatica per giocare

venerdì 21 maggio 2021

[MOTIVIAMOCI pillole strategiche] - le differenze nel modo di apprendere

“Se non imparo nel modo in cui tu m’insegni, 
insegnami come io imparo” (B. Tognolini)

Lavorando con i bambini, ma anche tu genitore che hai più di un figlio te ne sarai di certo accorto, si nota subito che ciascuno è completamente diverso dall’altro... 
C’è il bambino che fin da subito ti riempie di domande e c’è quello più taciturno che osserva; il bambino che preferisce armeggiare per capire come funziona un gioco o semplicemente accendere e spegnere una luce e quello che preferisce sia l’adulto a dare istruzioni su come fare. 
Per dirla con le parole di chi ne sa di psicologia, ogni bambino ha il proprio STILE COGNITIVO. Lo stile cognitivo, per dare una definizione generale che riassuma più autori, può essere definito come la tendenza stabile nel tempo ad utilizzare una medesima classe di strategie cognitive per affrontare determinate situazioni di apprendimento. Ad ogni stile cognitivo, poi, corrisponde uno stile di apprendimento, che riassume queste particolari strategie individuali.
Restando nell’ambito degli stili cognitivi, riconosciamo lo stile VISUALE, tipico di quelle persone che preferiscono associare i concetti alle immagini e danno la precedenza a queste ultime quando affrontano materiale da studiare; lo stile VERBALE, al contrario, è tipico di quelle persone che fanno affidamento sui testi e sul significato delle parole. Poi ci sono soggetti che apprendono al meglio tramite l’ASCOLTO (utilissima strategia, ad esempio, per bambini con disturbi specifici dell’apprendimento) al contrario di chi apprende attraverso la LETTURA DIRETTA del materiale.
Ci sono poi persone che preferiscono avere prima un’analisi d’insieme della situazione (stile GLOBALE) oppure basano il proprio ragionamento sui dettagli (stile ANALITICO). Ancora, alcune persone preferiscono basarsi su tipi di ragionamento convenzionali oppure alternative e fantasiose (stile CONVERGENTE il primo e DIVERGENTE il secondo). Infine alcune persone basano le proprie decisioni sul vaglio preciso di differenti possibili soluzioni, al contrario di altri che si “buttano” usando l’istinto (stile SISTEMATICO e INTUITIVO).
Come si può vedere, alla stregua di quanto afferma un vecchio detto, “il mondo è bello perché è vario”: in una classe ogni bambino ha il proprio personale modo di apprendere, sta all’insegnante (e al genitore a casa) fornire gli strumenti adatti a potenziare il proprio stile di apprendimento. 
In linea generale il successo scolastico dipende dalla capacità del bambino di adattarsi allo stile di apprendimento suggerito dall’insegnante, ma soprattutto alla capacità dell’insegnante di comprendere lo stile di apprendimento più congeniale a quel singolo alunno e di conseguenza aiutarlo a trovare strategie funzionali e in linea con quello stile.


APPROFONDIMENTO A CURA DI
Dott.ssa Eleonora Giannetti - ex tirocinante post lauream (Psicologia Anno 2015)

Suggerimenti di lettura reperibili in PSICOBIBLIOTECA 
-E. De Bono. Essere creativi 
- A. Stern. Per un'educazione creativa 
- De Candia et all. Risolvere problemi in 6 mosse.

[MOTIVIAMOCI pillole strategie] - l'ambiente di apprendimento

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Per permettere al bambino di apprendere nel modo a lui più congeniale è necessario fornirgli le situazioni e gli strumenti più adeguati, sia dal punto di vista materiale sia dal punto di vista emotivo e relazionale.

Il contesto in cui il bambino sperimenta ed apprende viene anche definito ambiente di apprendimento, ossia attività strutturate, "intenzionalmente", in cui si organizza l'insegnamento affinché il processo di apprendimento che si intende promuovere avvenga secondo le modalità attese: ambiente, perciò, come "spazio d'azione" creato per stimolare e sostenere la costruzione di conoscenze, abilità, motivazioni.
In altre parole, tutte quelle componenti che facilitano lo studente nell’apprendere: lo spazio fisico in cui svolge l’attività didattica, lo spazio temporale dedicato, gli strumenti tecnologici e didattici che ha a disposizione…ma anche l’ambiente emotivo formato dai docenti e dai suoi compagni!!
Infatti, senza la possibilità di avere scambi con i propri pari, più o meno competenti del bambino stesso in quel particolare compito, mancherebbe l’opportunità di crescita attraverso l’esempio ed il confronto.

Il momento dei compiti dev'essere prevedibile e seguire per quanto possibile i ritmi del bambino
: può essere utile concordare con il bambino il momento della giornata dedicato allo studio, iniziando la sessione di compiti con l'attività percepita come più difficile (il bambino ha la mente più fresca... e via il dente, via il dolore).
Tutto ciò parte dal momento e dal luogo scelti per svolgere i compiti.
Un momento vale l’altro? SBAGLIATO! Ci sono delle fasce orarie in cui l’attenzione è più alta, ad esempio a metà mattina o nel primo pomeriggio, in cui il bambino ha più facilità nello svolgere attività. Potrebbe essere il momento più utile per chiedergli di impegnarsi in compiti che gli riescono un po’ più difficili.
Anche lo spazio fisico è importante: una stanza tranquilla, lontana il più possibile da distrazioni (tv, pc…ma anche il frigorifero della cucina!) e possibilmente poco frequentata durante le ore in cui lo studente è al lavoro, ben illuminata e con a disposizione un tavolo ed una sedia di dimensioni adatte alla statura/età del bambino, costituiscono un’ottima postazione per svolgere un’attività seria come i compiti. Nessuno di voi in ufficio lavora a testa in giù sulla poltrona, con i fogli sul pavimento, giusto?
La parola magica è… ORDINE: affrontare una materia alla volta, proponendo al bambino soltanto i materiali utili per lo svolgimento di quel particolare compito. Una volta terminato si ripongono in disparte… così non si viene sommersi da fogli, penne, quaderni e calcolatrici! 
Ordine significa anche avere delle scansioni temporali che prevedano delle piccole pause… per far riposare lo studente ma anche per permettere ai concetti studiati di “sedimentare” nella memoria. Dieci minuti dedicati ad un passatempo tornano utili per “staccare la spina” e riprendere l’attività con maggiore concentrazione.
Finiti i compiti per il giorno dopo? Aiutiamo lo studente a fare un ultimo controllo sul lavoro svolto, per avere la certezza che nulla sia stato tralasciato, e riponiamo tutto il materiale in cartella.
Poche semplici regole che aiutano lo studente ad avere ben chiaro in testa i suoi doveri e lo aiutano a prevedere le situazioni, allontanando malumori e capricci!
Tutto questo facendo attenzione a proporre ogni attività in maniera divertente e coinvolgente, rendendo i compiti un momento in cui rafforzare il legame ed offrire al proprio figlio occasioni per aumentare la propria autostima e fiducia in se stesso, combattendo la monotonia che solitamente accompagna la richiesta di compilare schede ed esercizi in maniera meccanica.

APPROFONDIMENTO A CURA DI
Dott.ssa Eleonora Giannetti - ex tirocinante post lauream in Psicologia (2015)

Suggerimenti di lettura. Testi presenti in PSICOBIBLIOTECA, disponibili tramite prestito interbibliotecario
- L. Rizzi. Fate i compiti
- G. Daffi. Missione Compiti 
- B. Restelli.Il gioco di Alfa e Beta.
- F. Pazzaglia et all. Empowerment cognitivo e prevenzione dell'insuccesso

lunedì 17 maggio 2021

17maggio_RIFLESSIONI DI UN ADOLESCENTE...

Il macro obiettivo dell'associazione è di #fareprevenzione #prevenzione 

COME?
Proponendo ai giovani anche discussioni su tematiche di vario tipo, incrementando la possibilità di scambio di opinioni, di raccontarsi e di conoscere la complessità dell'essere umano

QUANDO?
In qualsiasi occasione, dalla formazione dei volontari all'organizzazione di eventi, nello scambio con le istituzioni, mettendoci in piazza (reale o virtuale che sia!)

IN OCCASIONE DELLA #giornatamondiale #omofobia
ringraziamo
Coming-Aut LGBTI+ Community Center - GRUPPO SCUOLA
che in questo anno sociale 2020 /2021 ci ha accompagnati in particolare in 
- 1 giornata di formazione interna
- 2 serate sul tema identità e scuola che sono rivedibili ai seguenti link



E vi invitiamo  a NON PERDERE l'incontro che si terrà il 
#26maggio ore 2045
Rivedibili al Canale youTube di Retecultura Vigevano o al nostro canale YOUTUBE

Le serate di approfondimento, con professionisti e volontari, sono state seguite anche dai giovani volontari e studenti del biennio che, proprio grazie al progetto “Una regia extrascuola: un ponte sul mondo” e all’azione di valorizzazione del volontariato, si stanno avvicinando al mondo dell’associazionismo. La modalità online e l’opportunità di visualizzare gli incontri su YouTube (canale di Retecultura), piattaforma quotidianamente usata dai giovanissimi, sta facilitando l’accesso e dando loro la possibilità di informarsi e riflettere sulle tematiche trattate durante le varie serate.

Abbiamo così deciso di dare spazio a uno di loro che ci ha inviato le sue considerazioni, che pubblichiamo in modo integrale.

Attualmente si discute tanto di persone gay e per quasi gran parte della popolazione questa specie di “movimento” viene visto come una cosa orribile, ecco, per me non è assolutamente così! Trovo scandaloso il fatto che due persone di uno stesso sesso non possano amarsi per via delle critiche sociali, delle questioni legate alla religione e soprattutto perchè talvolta vengono emarginati anche dalla propria famiglia.
Una persona, sia essa gay o etero, è sempre una persona e va trattata con rispetto e umiltà e poi l’amore è una cosa bellissima e una persona ha il diritto di condividerlo con chi vuole.
E’ inutile ripetere sempre le stesse cose, la mentalità degli esseri umani è molto stereotipata e quindi critica basandosi solo su quello. La nostra sessualità dipende solo da noi e non dalle leggi che fonda la Bibbia o dalle critiche che possiamo ricevere, la libertà esiste per chiunque e non dovrebbe cambiare a seconda dalla sessualità che possiamo avere.
Io esigo che le persone continuino a combattere per difendere i propri diritti perchè non siamo più nell'800 e quindi l’evoluzione dell’essere umano deve partire soprattutto da queste piccole cose, questi temi devono essere trattati con cura e devono far capire che il fatto di essere gay non è una cosa sbagliata anzi, il contrario.
Nessuna persona deve permettersi di cambiare solo perchè lo vuole un’altra, non è possibile arrivare ancora a discutere sul fatto che una persona non può essere quello che vuole e sente di essere, in questo modo non si fa altro che distruggere la sua identità morale e questo è, per me, sbagliatissimo.
L’unica cosa che dovrebbe far ribrezzo alla gente è vedere queste persone che vengono minacciate e picchiate! Non basta dire: “Poverino, mi dispiace”! Dobbiamo fare qualcosa, perchè quella povera gente, delle parole di conforto non se ne fa assolutamente niente.
Per finire voglio aggiungere che queste persone, se lo desiderano, hanno tutto il diritto di potersi sposare, alla Chiesa non dovrebbe interessare se i due soggetti siano gay o etero, dovrebbe solo interessarsi se l’amore che c’è tra i due è vero e agire di conseguenza per celebrare l’amore.
Studente II anno
Scienze Umane Liceo B. CAIROLI di Vigevano
A. S. 2020 /2021 

giovedì 6 maggio 2021

UNA REGIA EXTRASCUOLA: a maggio il 3* ciclo di serate

Ci avviamo verso l’ultimo ciclo di 3 incontri ricchi di approfondimenti sulle tematiche legate alla motivazione allo studio, previste all’interno del progetto “Una regia extrascuola: un ponte sul mondo”.

Per il terzo ciclo parleremo di “percorsi possibili” a partire da uno sguardo alle diagnosi e agli strumenti personalizzati (PEI, PDP) che possono diventare supporto e guida della motivazione scolastica. Racconteremo di momenti esperienziali che utilizzano lo sport e i giochi da tavolo, dove gli aspetti ludici si intrecciano a quelli della didattica, nella costruzione di competenze e capacità scolastiche e extrascolastiche. Chiuderemo infine con una serata dedicata a sdoganare quegli stereotipi che ancora oggi ci tengono ancorati a punti di vista anacronistici.

Una Regia Extrascuola: PERCORSI
Mercoledì, ore 20.45
diretta FB oppure canale YouTube di Retecultura Vigevano

12 maggio: Nonostante tutto...
con la partecipazione dell’Assessore alle Politiche Educative Antonello Galiani
19 maggio: #impararedivertendosi
con la partecipazione di associazioni ludiche e sportive del territorio
26 maggio: Sdoganare gli stereotipi

Gli incontri sono tenuti da professionisti esperti e da volontari delle associazioni del settore psicosocioeducativo del territorio, in collaborazione con l’Università per il tempo libero e la Terza Età L. Rossi - APS e Coming-Aut LGBTI+ Community Center - APS.

Così come per i precedenti incontri, le serate del 3 ciclo rimarranno visibili sul canale YouTube di Retecultura Vigevano.

UNA REGIA EXTRASCUOLA: chiuso il 2* ciclo di serate

Giunto alla conclusione anche il II ciclo di serate di approfondimento con professionisti e volontari delle associazioni del settore psicosocioeducativo del territorio.
Incontri previsti dal progetto "Una regia extrascuola: un ponte sul mondo" finanziato da Regione Lombardia (risorse stanziate dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali).
Serate nate dalla collaborazione tra Centro Studi Creativamente - APS e Università per il tempo libero e la Terza Età L. Rossi - APS.

La prima serata del II ciclo ha affrontato il tema dell’uso delle tecnologie sia nella didattica che nel tempo extrascuola. Hanno partecipato psicologi e attori del mondo scuola, in particolare i Dirigenti hanno portato il punto di vista più istituzionale, gli educatori la voce e i vissuti degli alunni e delle famiglie. Il confronto si è svolto su come attenuare la fatica della DAD, ma mettendone in luce gli aspetti positivi, da un lato i rischi per gli adolescenti di essere sempre connessi sui social e dall’altra parte come i social media, i videogiochi e gli strumenti tecnologici possono diventare una risorsa per la didattica ed il potenziamento di abilità.

La seconda serata ha avuto un ospite d’eccezione, il Dott. Marco Vinicio Masoni (anni di esperienza clinica e come formatore per il mondo scuola) INFO QUI.
Insieme agli altri esperti ha portato la sua esperienza rispetto a come i giovani, in particolare dai 13 ai 16 anni, stanno vivendo in questo anno di pandemia, quali sono le loro emozioni, difficoltà, come è cambiato il modo di relazionarsi sia in famiglia che con i pari. Da qui la necessità di offrire gli strumenti opportuni ai ragazzi e qualche consiglio per i genitori.

La terza serata ha avuto come temi l’identità di genere e l’orientamento sessuale e l’importanza dell’uso di una corretta terminologia per definire le diverse sfumature della comunità LGBTI+. I volontari del gruppo scuola dell’associazione Coming-Aut LGBTI+ Community Center – APS ci hanno accompagnati nella scoperta delle definizioni, portando storie e testimonianza dirette nella lotta all’omofobia.

Le serate del primo e del secondo ciclo sono visibili al link 

https://www.youtube.com/playlist?list=PLLwrGe2I5-hFo98uClAtGbk2zu3yZEWFq

Playlist canale YouTube di Retecultura Vigevano


Ecco alcuni commenti ricevuti:

Ho apprezzato molto la semplicità con cui sono stati trasmessi i significati sulla componente emotiva del disagio giovanile, nell'incontro in cui è intervenuto il Professor Masoni.

Da alcuni docenti…
Ho trovato gli incontri un valido contributo di approfondimento su alcune tematiche utili (DSA, didattica a distanza...).

Ho trovato particolarmente utile l’incontro sulla didattica a distanza, i consigli finali dati e la riflessione su delle prospettive che effettivamente non avevo mai preso in considerazione. Proverò ad applicarle per modificare il mio modo di fare lezione!