Il progetto “Una regia extrascuola: un ponte sul mondo", come ben sapete, è in pieno svolgimento. Da dicembre 2020 siamo impegnati nelle varie attività che lo compongono, ma è nella nostra mente da molto prima, esattamente dalla scorsa estate!
Proprio nel mese di giugno 2020 è stato pubblicato da Regione Lombardia il bando a Sostegno delle attività di volontariato e del Terzo Settore; in attuazione dell’Accordo di programma sottoscritto tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Regione Lombardia di cui alla DGR 2930/2020.
Senza pensarci troppo abbiamo deciso di proporre un progetto per parteciparvi perché consapevoli fosse un’opportunità importante per una piccola associazione come la nostra di tornare a respirare, di riprendere le attività in grande dopo mesi difficili in cui, nostro malgrado, abbiamo conosciuto la pandemia, sopportato il lockdown, sperimentato emozioni contrastanti di paura, smarrimento, confusione e la sensazione che nessuno riuscisse a trovare un modo per uscirne.
PROGETTARE significa ideare qualcosa,
immaginando il risultato che si vuole raggiungere ed ipotizzando
il modo attraverso il quale raggiungere tale risultato, utilizzando risorse adeguate.
Per noi, progettare è sedersi al tavolo e pensare a quali siano i bisogni del nostro territorio per proporre delle risposte efficaci.
Come psicologhe ed educatrici costantemente a contatto con il mondo scuola e le famiglie ci è venuto naturale pensare di realizzare un progetto che coinvolgesse questi attori, in ottica di prevenzione del disagio e promozione del benessere e delle reti di collaborazione. A maggior ragione dopo che, alle storiche difficoltà del mondo scuola, si è aggiunto l’aver vissuto da vicino la fatica e il disorientamento di docenti, studenti, famiglie sia a livello didattico/organizzativo che emozionale, durante il periodo di chiusura e di Didattica a Distanza.
E così, è nata l’idea di creare l’ormai famoso PONTE tra scuola/famiglie e i servizi (gestiti da professionisti esperti e formati) esistenti sul territorio, per fare in modo che fossero facilmente identificabili dalle famiglie, attenuando così la loro fatica e permettendo loro di trovare la risposta più adatta ai bisogni di ogni specifica situazione.
Avere un’idea in mente è sicuramente un bel primo passo ma la strada per realizzarla è stata lunga…
Per partecipare al progetto di Regione Lombardia era necessario presentarsi in rete con altre associazioni/realtà del territorio e così è partita la ricerca dei partners…
Spiegare quello che avevamo in mente, incassare dei no secchi, dei forse, capire la fattibilità di ogni collaborazione. Tutto ciò nei mesi estivi di giugno e luglio con le scuole che avevano concluso le attività e alcune delle associazioni già proiettate alle vacanze. Così, rincorrendoci tra una videochiamata da sotto l’ombrellone, una riunione su Meet (meno male siamo diventati tutti un po’ più tecnologici!) e decine di telefonate abbiamo trovato i collaboratori che hanno sposato la nostra idea iniziale: il Coordinamento del Volontariato di Vigevano, che diventerà poi capofila del progetto, e l’ Università per il Tempo Libero e la Terza Età Luisa Rossi – APS, come terzo partner.
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Casoni, Unitre - Buratti, Coordinamento Volontariato - Boscolo, Centro Studi Creativamente |
Rimaneva solo da scrivere il progetto: trasformare le idee in azioni concrete prevedendo tempi, spazi, costi, personale e volontari necessari a realizzarle, insomma prevedere e pianificare circa un anno di lavoro.
Quindi? Ovviamente nuova serie di riunioni, scambi di idee, confronto tra i membri della neonata rete e i progettisti, meccanismi da oliare, idee da limare e adattare alle specificità di ognuno, in modo che tutti potessero fungere da risorsa.
Finalmente, dopo gli ultimi giorni di lavoro a capofitto e dopo aver trovato anche un titolo composto dalle parole chiave, il progetto, scritto e infiocchettato è stato inoltrato a fine luglio 2020.
Dita incrociate, qualche tempo in più del previsto, in attesa della risposta e poi ricevere la comunicazione che era stato approvato per il finanziamento. Nel frattempo eravamo entrati nel pieno della seconda ondata Covid-19, di nuovo alle prese con le restrizioni e la chiusura delle scuole. Giorni di preoccupazione per capire come riassettarci, ma quando la progettazione è ben fatta e la rete forte gli ostacoli si superano e nuove energie si creano.
Che fatica a ripensarci ora che è tutto chiaro, organizzato e rodato, ma che soddisfazione vedere che le azioni, un anno fa solo immaginate, si stanno concretizzando una dopo l’altra!