giovedì 19 novembre 2020

2020: UN ANNO DIFFICILE, MA CHE NON CI HA TOLTO LA VOGLIA DI PROGETTARE

La ripresa delle attività quotidiane a settembre è stata, per noi, ma credo anche per voi, un ritornare alla vita, seppur faticosa, un po’ caotica e con tanti dubbi e incertezze sul futuro. 
Nemmeno il tempo di riabituarsi ai consueti ritmi che siamo di nuovo in emergenza Covid e molti di noi hanno nuovamente dovuto ri-modificare le proprie vite. Che dire, sicuramente dopo questi mesi saremo tutti un po’ più abituati ai cambiamenti! 
Come Associazione, nonostante le difficoltà, siamo comunque riusciti a portare avanti alcuni nostri progetti storici. Quali? 

La PSICOBIBLIOTECA
Abbiamo catalogato nuovi testi che sono andati ad arricchire il nostro piccolo tesoro di cultura psico-socio-pedagogica. 
Al momento, purtroppo, come tutte le biblioteche, la nostra Psicobiblioteca è chiusa, ma abbiamo pensato ad un servizio di reference, su libri di testo a tema psicologico, anche per comprendere meglio come funziona la mente umana in momenti di emergenza. Basterà telefonare al numero 338 5831727, tra le 18 e le 19, per avere informazioni sulle letture e suggerimenti. 
Inoltre ricordiamo che le biblioteche civiche stanno incrementando i testi disponibili gratuitamente su MLOL, la piattaforma online delle biblioteche italiane per il prestito digitale. 

Gli INCONTRI DI FORMAZIONE
Con grande soddisfazione abbiamo collaborato con Coming-Aut LGBTI+ Community Center APS alla realizzazione di un pomeriggio di formazione tenutosi online, sulla tematica dell’orientamento sessuale e dell’educazione al rispetto delle diversità. Un incontro davvero molto coinvolgente che nello stesso tempo ha chiarito molti dubbi e suscitato nuove domande. Pensate che si era programmata una durata di un paio d’ore ed invece la curiosità e la voglia di confronto ci ha tenuti incollati al pc per ben più tempo! 

L’ANIMAZIONE (a distanza)
A breve ripartiranno i post nel gruppo Facebook “Ke fare a casa con i bambini”. Durante la settimana le attività scolastiche impegnano i nostri bambini ma nel weekend? Che fare chiusi in casa? Nel gruppo troverete tante idee per intrattenere i bimbi in modo creativo e anche per prepararsi al Natale che tra poco busserà alle nostre porte. 

La PROGETTAZIONE e la COSTRUZIONE di RETI 
Già prima delle vacanze estive, ma ancor più da settembre è entrata nel vivo la collaborazione con il Centro Servizi Volontariato (CSV) di Pavia. Il Centro Studi Creativamente fa ora parte del tavolo di proposte per le scuole, ovvero uno “spazio” pensato per attivare/rafforzare le collaborazioni con il mondo scolastico, mettendo in comunicazione gli Enti del Terzo Settore e le scuole per costruire proposte di attività sperimentali. 
Proprio grazie alla partecipazione al tavolo di proposte per le scuole è nata l’idea dell’incontro formativo di cui vi ho parlato poco sopra. 

Nella nostra mission associativa c’è, da sempre, il sostegno alla famiglia e alla genitorialità, in questo particolare momento pensiamo siano molte le neomamme che si ritrovano sole o con una ridotta rete di sostegno familiare quindi vogliamo diffondere le iniziative dell’associazione Allattamento IBCLC, con cui facciamo rete. L’associazione Allattamento IBCLC realizza iniziative di sostegno a distanza per le mamme con videoconferenze gratuite. Potete trovare tutte le informazioni alla pagina Facebook https://it-it.facebook.com/www.allattamentoibclc.it/

E dulcis in fundo, a proposito di progetti…ABBIAMO OTTENUTO I FONDI DEL BANDO ASSOCIAZIONISMO 2020 DI REGIONE LOMBARDIA! 
Si sono così concretizzati gli sforzi dei mesi estivi, del lavoro di analisi dei bisogni del nostro territorio, di progettazione e ricerca di partner per l’ideazione di un progetto vincente. 
L’idea fondante del progetto è di porre le basi di un ponte tra i servizi esistenti e la scuola costantemente in ricerca di spazi (virtuali e non) di ascolto, formazione, sostegno. Ciò si unisce alle finalità di costruire un ponte tra la scuola e la famiglia, creare così una rete di supporto alla dispersione scolastica e creare sinergie per lo sviluppo di un volontariato formante ed efficace. 
A seguire vi daremo informazioni dettagliate circa tutte le attività progettate. 

Ricordiamo che oltre al BLOG siamo anche su FACEBOOK e INSTAGRAM.
CONTIAMO SU DI VOI!
Aiutateci a trovare nuove idee, dateci suggerimenti per migliorare, diteci le tematiche di cui vorreste parlare, continuate a pubblicizzare le nostre attività e i nostri gruppi con i genitori che conoscete… 
Perchè…CREATIVAMENTE E’ ANCHE TUA!

lunedì 16 novembre 2020

UNA REGIA EXTRASCUOLA: un ponte sul mondo

 COMUNICATO STAMPA  del 16 novembre 2020

UNA REGIA EXTRASCUOLA: un ponte sul mondo

Parte il progetto grazie ai fondi Bando Volontariato 2020

aggiudicati dal volontariato vigevanese 

sempre sul pezzo per progettazione in linea con i bisogni del territorio


Il progetto che vede capofila il Coordinamento Volontariato Vigevano, in partnership con il Centro Studi Creativamente - Aps e l’Università per il Tempo Libero e la Terza Età Luisa Rossi - Aps e in sinergia con diverse realtà del territorio, è nato quest’estate tra call avvenute da luoghi disparati, ma che era evidente unissero una motivazione comune di aiutare il proprio territorio e la scuola affaticati dall’emergenza Covid19. Così, avendo ben presenti tutte le risorse, ma la difficoltà di creare una regia unitaria, nasce l’idea di porre le basi di un ponte tra i servizi esistenti e la scuola costantemente in ricerca di spazi (virtuali e non) di ascolto, formazione, sostegno. Obiettivo principale sarà quello di rafforzare e sviluppare le abituali attività dell'associazionismo locale, anticipare, individuare situazioni di fragilità e bisogno, rafforzare l’infrastruttura sociale, anche in chiave di attività in risposta alla situazione causata dal Covid-19.

Il progetto si rivolgerà ai ragazzi delle scuole (fascia 13-16 anni), alle loro famiglie e agli operatori dell’ambito psico-socio-educativo, con la triplice finalità: costruire un ponte tra la scuola e la famiglia, creare così una rete di supporto alla dispersione scolastica, creare sinergie per lo sviluppo di un volontariato formante e efficace. In particolare, verranno trattati temi come quelli della motivazione allo studio, l’uso di strategie efficaci, lo sviluppo dell’autonomia al fine di prevenire il disinteresse nei confronti della scuola fino all’abbandono scolastico. Dando infine, nello stesso tempo, aiuto alle numerose associazioni locali che necessitano sempre di nuove forze per poter continuare a offrire i propri servizi al territorio.

Le azioni progettuali sono volte a offrire delle risorse pragmatiche di pronto utilizzo applicabili a contesti e fruitori differenti con particolare riguardo ad alcune fasce deboli di popolazione quali minori in difficoltà e con disturbi dell’apprendimento. 

Gli specifici obiettivi progettuali riguardano: 

  • MAPPATURA dei servizi pubblici e privati esistenti che resterà a disposizione del territorio e potrà essere costantemente aggiornata da membri della rete. La mappatura ha l’obiettivo di elevare il grado di conoscenza e consapevolezza della ricchezza del territorio, valorizzare le risorse comunitarie, mettere in rete servizi pubblici, del Terzo settore e privati; 

  • SPORTELLO INFORMATIVO SCUOLE E PERCORSI PERSONALIZZATI scuole aderenti. Una cabina di regia che aiuti le famiglie e gli insegnanti ad orientarsi nella miriade di servizi offerti per le attività di supporto extrascolastico sul territorio di riferimento. 

  • FORMAZIONE FAMIGLIE e ADDETTI AI LAVORI del mondo scuola/volontariato, tramite la realizzazione di momenti o percorsi di formazione per 

    • i genitori: l’obiettivo è coinvolgerli nella vita scolastica e responsabilizzarli rispetto al progetto formativo scolastico, aiutandoli a riconoscerne il valore, obiettivi, finalità e strumenti;

    • per i nonni: per dare ai nonni strumenti di utilità per meglio rapportarsi con i nipoti nelle ore di assistenza allo studio pomeridiano. Nel pieno della seconda ondata dell’emergenza COVID, che ha ulteriormente messo in luce quanto i nonni, siano risorsa essenziale di sostegno alle famiglie con minori in obbligo scolastico: nonni alle prese con la Didattica a Distanza e con l’innovazione tecnologica, ma anche fondamentali per ricordare quanto è bello e divertente imparare poesie a memoria o tramite l’enigmistica;

    • per addetti ai lavori nel mondo della scuola e del volontariato volti a rinnovare la motivazione dei docenti che a volte si dichiarano “dispersi” anch’essi a causa della difficoltà di fare fronte alle richieste presentate da classi multiproblematiche. Verrà promossa una visione didattica innovativa ed inclusiva, capace di valorizzare le singole competenze e conoscenze degli studenti.

  • INCREMENTARE L’ACCESSO AL VOLONTARIATO con il coinvolgimento di alcune scuole del territorio, in particolare, i Licei Scienze Umane e gli istituti professionali ad indirizzo Sociale si realizzeranno dei momenti di sperimentazione e di avvicinamento al mondo dell’associazionismo e del volontariato del territorio.

E’ possibile ancora inserirsi nella rete di risorse e utenza del progetto, per maggiori informazioni rivolgersi a creativamente.pv.azioni@gmail.com.





domenica 1 novembre 2020

MENS INSANA corporea sano by Maria Quarato

Maria Quarato, Psicologa e Psicoterapeuta scrive:
"È tornato il momento di riprendere la penna, per responsabilità sociale.
La Salute nella sua complessità, sta diventando un lusso destinato a pochi. 
Invito i colleghi psicologi a farsi sentire, la "salute mentale" non è  più tutelata, e la responsabilità è anche degli psicologi, che tacciono e non stanno chiedendo tutela psicologica per i cittadini. 
Questa tutela è  compito nostro, e finché si riterrà "il corpo" più importante della "mente"avremo fallito il nostro mandato professionale al servizio dei cittadini....."
https://www.informazionesenzafiltro.it/mens-insana-in-corpore-sano-le-restrizioni-e-la-salute-mentale/

venerdì 9 ottobre 2020

22 OTTOBRE: INCONTRO FORMATIVO APERTO A TUTTI

Dopo tanti mesi finalmente hanno riaperto le scuole e, seppur con le dovute regole di distanziamento da rispettare e difficoltà organizzative, anche biblioteche, enti culturali e associazioni hanno ripreso alcune delle loro attività. 
Anche noi riprenderemo le attività e come al solito siamo sicuri di solleticare il vostro interesse e curiosità. 

Il Centro Studi Creativamente APS ha organizzato un incontro di formazione in collaborazione con Coming-Aut LGBTI+Community Center APS, grazie alla comune partecipazione ad un tavolo Volontariato e Scuola promosso dal CSV Lombardia Sud, sede territoriale di Pavia.

L’incontro sarà GRATUITO e si svolgerà Giovedì 22 ottobre 2020, a partire dalle ore 15, in Vigevano (la sede verrà comunicata qualche giorno prima in base alle richieste per poter rispettare le vigente norme COVID) e sarà aperto a volontari, soci, professionisti del settore, docenti di ogni ordine e grado

Spesso capita di sentire termini come outing, transgender, omofobia… ma ne conosciamo veramente il significato? Quali sono le loro implicazioni sociali? 
I volontari di Coming-Aut LGBTI+ Community Center APS ci guideranno alla scoperta di informazioni (e non opinioni) scientificamente corrette, al fine di accrescere la nostra consapevolezza e coscienza sociale. Gli operatori che incontreremo sono volontari specificamente formati, nei corsi di formazione gestiti da Arcigay nazionale. I volontari di Coming-Aut LGBTI+ Community Center APS, sin dal 2010, sono impegnati nell’educare la cittadinanza e le nuove generazioni al rispetto delle diversità, all’uso adeguato del linguaggio e alla lotta contro l’omo-bi-transfobia, con l’obiettivo di favorire la presenza di un contesto sociale sereno ed equilibrato che promuova relazioni positive e offra spazio all'affermazione di diverse identità possibili in cui riconoscersi. 

Nell’anno scolastico 2019-2020 sono stati impegnati nelle scuole, dalla primaria alla secondaria di secondo grado e, con tecniche e modalità calibrate sull’età degli studenti, hanno attivato il progetto “Le scuole contro l’omobullismo – bullismo e discriminazione fondata sull’orientamento sessuale e l’identità di genere”. 

Durante l’incontro che vi proponiamo impareremo le definizioni corrette di ciascun termine, ascolteremo le testimonianze dei volontari, ci confronteremo e rifletteremo su tanti altri tipi di discriminazione in una prospettiva dinamica che arricchirà il bagaglio formativo di ognuno dei partecipanti. 

Incontri informativi/formativi come questo costituiscono uno strumento fondamentale per lottare contro l’omobullismo e le discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere che nascono spesso dall’ignoranza. Solo attraverso una corretta istruzione ed educazione alle diversità si potrà vincere la sfida per crescere le nuove generazioni affinché costruiscano una realtà sempre più inclusiva. 

ISCRIZIONE OBBLIGATORIA TRAMITE IL SEGUENTE LINK
https://forms.gle/9eQwok9Ved1GEmWs6
RICORDA DI STAMPARE UNA COPIA, firmarla e consegnarla il giorno della formazione

venerdì 31 luglio 2020

5xmille: UN PREZIOSO ALLEATO DEL VOLONTARIATO

E’ con questo slogan “Devolvi Creativamente il tuo reddito” che nel 2012 è nata l’idea di iscriverci negli elenchi dell’Agenzia delle Entrate come associazione a cui è possibile donare il 5xmille. 
Dopo una timida partenza si è registrato un incremento costante. Qualche giorno fa abbiamo ricevuto la comunicazione dei dati relativi alle preferenze espresse dai contribuenti nel 2019 (relativi all’anno d’imposta 2018), ancora una volta nel nostro piccolo abbiamo raggiunto un ottimo risultato e per questo ringraziamo di cuore tutte le persone che hanno scelto il Centro Studi Creativamente. 
In questi anni, grazie ai donatori abbiamo ricevuto circa 2500 € ...forse non vi sembrerà una grossa cifra, ma per noi vuol dire molto! Ci avete aiutato a sostenere i nostri progetti permettendoci di migliorarli e continuare ad erogare gratuitamente i nostri servizi. 

Siamo una piccola Associazione di Promozione Sociale ma sempre attenti alle esigenze del territorio, anche nei mesi caldi del periodo covid-19 abbiamo dato il nostro piccolo contributo, cercando di sostenere ed essere vicini alle famiglie sul piano psico-educativo tramite il lavoro online #lontanimavicini. Nello specifico: 
Gruppo Facebook Ke fare a casa con bambini 
Nato a marzo, collegato alla nostra pagina ufficiale, e rivolto principalmente ai genitori (ma anche babysitter, educatori e a tutte quelle figure che si occupano dei bambini) alle prese con l’intrattenimento dei propri figli tra le mura di casa, nel quale son state costantemente pubblicate idee per attività, giochi e lavoretti manuali da poter realizzare insieme ai bimbi. 
Nella fase 2 si è arricchito di nuove rubriche, grazie ai nostri volontari e anche alla voglia di condividere le loro passioni, con una scansione settimanale per ogni argomento (creazioni di lavoretti e giochi, “lezioni” di cucina, danza o filosofia per bambini, suggerimenti per gita fuori porta adatte alle famiglie). 
Gruppo chat Whatsapp SOS scuola #impararedivertendosi 
Attivato nel mese di maggio, si colloca all'interno del progetto Una Scuola Grande come il Mondo. In un momento così particolare per gli studenti e le famiglie, alle prese con scuole chiuse e didattica a distanza abbiamo pensato di fornire un servizio rivolto ai genitori con figli in età scolare, uno spazio di condivisione, scambio di riflessioni, idee e risorse per la motivazione allo studio, il rapporto alunni-scuola, le modalità di accompagnamento dei genitori e la gestione della didattica a distanza. Il gruppo è supportato e stimolato al confronto da professionisti esperti. 
Il blog con gli approfondimenti sulle attività svolte dal Centro Studi Creativamente ed in particolare con la rubrica “Pillole positive dalla quarantena”, pensata per raccogliere ciò che di bello è accaduto durante il periodo di quarantena, i momenti piacevoli, le cose positive che si sono scoperte, o riscoperte, attraverso i racconti e le testimonianza dei nostri soci e volontari. 

Durante la pandemia dalle più grandi organizzazioni quali Croce Rossa e Protezione Civile alle associazioni locali più piccole, tutto il mondo del volontariato si è attivato, facendo emergere in modo lampante quale sia l’importanza del volontariato nel sistema sociale contemporaneo con l’enorme quantità di servizi che esso offre e che in molti casi vanno a colmare le lacune delle pubbliche amministrazioni. 
Solo per fare qualche esempio, la consegna della spesa e dei farmaci a domicilio, l’assistenza ai senzatetto, la ‘vicinanza’ telefonica alle donne maltrattate o alle neomamme disorientate, la distribuzione di pc e tablet ai ragazzi che non li possedevano per consentirgli di partecipare alle lezioni a distanza e tutte quelle piccole grandi attività che hanno permesso di rendere meno difficile questo periodo di confinamento facendo sentire le persone un po’ meno sole. 

Quest’anno, ancor più degli altri anni, siamo ben consapevoli che la scelta della destinazione del 5xmille sarà più difficile e tante sono le realtà che hanno bisogno di sostegno, realtà che si sono trovate a dover operare in prima linea nei complicati mesi dell’emergenza Coronavirus e i cui nomi ci son diventati familiari, sentendoli quotidianamente nominare alla tv...
Ma se proprio non sapete a chi donare, oppure avete usufruito delle nostre attività e vi siamo piaciuti, il vostro sostegno sarà ben gradito anche quest’anno!
Basterà inserire il C.F. 02148070184
nel 730 o modello Unico + la vostra firma

giovedì 30 luglio 2020

Lettera ai cittadini attivi #elezioni2020

Caro cittadino, attivo nella politica della nostra Vigevano,


siamo qui a scrivere questa lettera perché, in qualità di professionisti del settore psico-educativo e volontari attivi nel tessuto sociale cittadino,

vogliamo sollecitare la ripresa di una politica degli interventi di prevenzione sociale, che la caduta del welfare state a seguito della crisi del 2008 sembra aver cancellato dalle agende della politica.

Ci sembra il momento giusto per far sentire la nostra voce, dato il periodo difficile vissuto nei mesi appena trascorsi (emergenza COVID19), ai cambiamenti avvenuti e quelli ancora destinati ad avvenire e dato il periodo pre-elettorale che apre una finestra di opportunità e nuove idee, come avviene naturalmente in ogni momento di passaggio o cambiamento.

Al contempo alcune azioni legislative recenti sembrano proporre spazi di azione interessanti. La normativa di riforma del Terzo Settore, infatti, apre possibilità concrete per finanziatori privati di intervenire sull'innovazione delle politiche e degli interventi sociali. Ma non possiamo lasciare solo il Terzo Settore, senza una cabina di coordinamento/regia.

Spesso le amministrazioni comunali si affidano al volontariato per sostenere un’utenza già in situazione di emergenza, che ha bisogni specifici da cogliere e accogliere e purtroppo nonostante il loro lodevole lavoro, i volontari spesso non sono sufficientemente formati a farlo, serve professionalità. Impariamo a prevenire i momenti di crisi! I professionisti ci sono e tanti, così come i servizi sul territorio ma spesso rimangono inutilizzati e questo a nostro parere è un peccato.

Perché investire in psicologia ed educazione?

La pandemia ha portato in primo piano la necessità di progettare nuove politiche di welfare aziendale. Oggi più che mai le aziende devono prendersi cura delle proprie persone, attraverso programmi specificamente orientati al loro benessere psicologico e questo vale per gli enti pubblici così come di tutte le organizzazioni private o del privato sociale. L’Ordine degli Psicologi della Lombardia invita le imprese (pubbliche e private) a includere il sostegno psicologico tra i servizi offerti ai propri dipendenti.

La società odierna è attraversata da profondi mutamenti sociali, economici e culturali che hanno ridisegnato la mappa dei bisogni e delle priorità di cittadini, professioni e istituzioni. Ciò rappresenta oggi la sfida principale per la politica. In questo, le figure professionali dello Psicologo e dell’Educatore sono alleati strategici del welfare pubblico, capaci di fare fronte in modo innovativo ai bisogni sociali del nostro territorio e di progettare e gestire tecnicamente processi di cambiamento mettendosi in rete con altre professioni, con le istituzioni e con il territorio.  


Ogni età della vita ha caratteristiche peculiari che occorre conoscere e riconoscere ed ognuna merita un’attenzione specifica da parte dei servizi. Inoltre queste peculiarità cambiano in riferimento alle trasformazioni sociali e culturali. Particolare attenzione meritano poi le fasi critiche della vita, come l’adolescenza, affinché i soggetti più fragili non cadano vittime del disagio. Recenti fatti di cronaca hanno evidenziato come il nostro territorio non sia immune da episodi di disagio e devianza. 

Sul nostro territorio mancano ad esempio momenti (che non coincide in spazi) aggregativi significativi per gli adolescenti, spazi strutturati di confronto per genitori/soggetti educatori in difficoltà, mappature dei servizi, sportelli di ascolto e presa in carico, ... 


Elemento non trascurabile, è possibile affrontare questioni di grande valore sociale, come la prevenzione del disagio collettivo, valorizzando tutte le parti coinvolte nello sviluppo e nella gestione del progetto, facendone uscire tutti vincitori:

• vincono i cittadini, che vedono aumentati i servizi e la loro qualità di vita senza dover pagare in più per questo; 

• vincono gli operatori professionali coinvolti e le imprese sociali, che riescono a trovare occupazione; 

• vince la politica, che indica le priorità e realizza servizi innovativi senza mettere a rischio i soldi dei contribuenti; 

• vincono gli investitori, che raggiungendo in maniera efficiente l'obiettivo di migliorare la qualità della vita dei loro concittadini hanno un ritorno economico interessante; 

• vince lo stato sociale, che risparmia e rende altamente efficiente la sua spesa; 

• vince, in generale, il sistema Paese, che riesce così ad attivare un modello di integrazione pubblico-privato che mette a disposizione risorse strategiche in settori che non ne hanno. 

FIRMATO

Il Consiglio Direttivo

del Centro Studi Creativamente - APS


martedì 9 giugno 2020

GLI EFFETTI DEL LOCKDOWN sulle RELAZIONI SOCIALI


La pandemia ha comportato e sta tuttora determinando effetti profondi sotto molteplici aspetti, e proprio per questo motivo, il Rotary Club Mede Vigevano, martedì 9 giugno alle ore 21, ha organizzato un incontro in videoconferenza sul tema degli effetti del confinamento, o lockdown che dir si voglia, che ci ha costretto tutti a nuove costrizioni e abitudini, non sempre facilmente assimilate, con potenziali conseguenze anche gravi nei rapporti interpersonali.
Una collaborazione fra differenti realtà del territorio, come piace a noi e il tema verrà sviluppato sotto l’aspetto
- della violenza in famiglia con Nicla Spezzati del  Centro Antiviolenza Kore,
- della religione con Don Mauro Bertoglio, Rettore del Seminario,
- della riscoperta dei valori con Mariateresa Bocca, insegnante presso Unitrè,
-dell’incremento (o riduzione?) dei reati con il comandante della Stazione dei Carabinieri di Vigevano, o comunque un graduato, in base alle autorizzazioni a partecipare che verranno concesse)
e infine, in generale,
- della psicologia con il nostro Presidente Verena Boscolo, psicologa e psicoterapeuta.

La partecipazione, in qualità di interessati all’argomento (oggettivamente di grande attualità), è libera e aperta, posto che la stanza virtuale all’uopo creata, e per la quale si indica il link di accesso, può contenere fino a 500 partecipanti contemporaneamente: https://us02web.zoom.us/j/82970727744
Al termine sarà concesso spazio a interventi e a domande.

lunedì 8 giugno 2020

PILLOLE POSITIVE DALLA QUARANTENA: il racconto di ROBERTA L.

Ma ora vogliamo lasciare spazio ai nostri soci e volontari che a turno ci racconteranno le loro esperienze e soprattutto i piccoli lati positivi del loro isolamento forzato, in una rubrica che abbiamo chiamato Pillole positive dalla quarantena”.


Ecco la testimonianza di Roberta L. che ci racconta il suo viaggio dall’Italia alla Tunisia, paese in cui risiede. Ci racconta di essere  partita il 24 febbraio da Milano Malpensa, la pandemia era sul nascere in Italia, erano appena stati scoperti i primi casi.
In aeroporto poche persone con la mascherina, invece in aereo l’intero equipaggio con mascherine e guanti, una situazione a cui non eravamo ancora abituati, che spaventava un po’. In più la paura che qualche passeggero con lei a bordo avesse il Covid-19.
All’arrivo in Tunisia accoglienza fatta di moduli da compilare e misurazione della febbre, senso di incredulità e ansia, aumentata il giorno successivo quando una telefonata del Ministero della Sanità tunisina la informa che si sarebbe dovuta sottoporre a 14 giorni di quarantena. Il suo volo è stato l’ultimo partito da Milano, appena dopo la Tunisia ha bloccato gli arrivi dalle zone a rischio per tutelarsi, dato che lì ancora non c'era un’emergenza vera e propria.
Ci racconta che all’inizio ha preso molto male la notizia della quarantena forzata, intorno a lei vedeva la vita degli altri trascorrere normalmente mentre lei non poteva uscire nemmeno nel suo giardino (solo la seconda settimana ha avuto questa concessione) e aveva l’obbligo di indossare mascherina e guanti anche in casa per evitare i contatti con i familiari. Inoltre tutti i giorni veniva chiamata per comunicare se aveva la febbre e monitorare la sua salute.
Dopo i primi due giorni di sconforto, ha deciso di sfruttare tutto questo tempo libero. Ha seguito corsi online, letto libri, si è data alle folli pulizie della casa, cercando di impegnare al meglio il tempo. E alla fine, quando le hanno comunicato che la quarantena era terminata, un po' le è pure dispiaciuto, si era affezionata a quelle voci sconosciute che ogni giorno le chiedevano come stava!
Proprio quando la sua “reclusione” poteva dirsi terminata è iniziata quella di tutta la Tunisia, anche lì si erano verificati i primi contagi ed è stata dichiarata l’emergenza: chiusura di scuole, negozi, ditte tranne quelle che producono materiale medico, coprifuoco dalle 18 alle 7 del mattino e, come qui in Italia, spostamenti consentiti solo per motivi medici, lavoro, spesa.
A questo punto però non era più in casa da sola, ma con il marito e insieme si sono dedicati con calma a tutte quelle attività che di solito si è costretti a svolgere di fretta, o non si fanno proprio, per mancanza di tempo, come curare il giardino piantando alberelli, verdure e legumi e prendersi cura dei loro animali. Si sono dati alla pazza gioia in cucina facendo il pane fresco tutti i giorni e hanno stretto amicizia con una gatta  che era di passaggio dal giardino e che da allora non si è più allontanata!
Da metà maggio, anche in Tunisia, si sta tornando alla normalità, coprifuoco alleggerito, riaperture varie, anche gli asili hanno riaperto, le scuole invece no, ma gli studenti dovranno comunque sostenere gli esami!
Concludendo…periodo non facile ma con molte “pillole positive”: lettura, giardinaggio, più tempo trascorso con il marito, nuove ricette sperimentate, amicizia con medici del Ministero della Sanità, corsi online effettuati, pet therapy con gli animali del giardino e un nuovo gatto! 
E ovviamente ha dedicato un po’ del suo tempo al Centro Studi Creativamente, collaborando con grande entusiasmo direttamente dalla sua casa in Tunisia.

venerdì 5 giugno 2020

MACCHE' SDRAIATI...BRAVI RAGAZZI!


Oggi vogliamo condividere un articolo scritto da LuigiMascheroni per Il Giornale.it e ripreso in vari post Facebook, una riflessione interessantissima che per una volta rivolge un applauso ai ragazzi della fascia d’età 12-18 anni, i tanto bistrattati adolescenti, etichettati come svogliati, senza interessi e sempre sdraiati sul divano.
In ordine anagrafico. I bambini sono al centro dell'attenzione: tutti si preoccupano per loro, con asili e elementari chiuse. I maturandi hanno i riflettori mediatici puntati addosso. I “grandi”, per questioni di lavoro, saranno i primi a poter uscire. E gli anziani protestano pubblicamente perché non accettano di essere gli ultimi a farlo. Si parla di tutti, tranne di loro: i ragazzi, fascia d'età 12-18 anni. Dimenticati e silenziosi. Eppure esemplari proprio perché silenziosi. È la generazione che soffre di più, ed è quella che sta mostrando il meglio. Altro che “sdraiati”. Hanno rinunciato a tutto, più di tutti. Diligentissimi, continuano a studiare nonostante il “tutti promossi”. Per più di due mesi sono stati immobilizzati, proprio nell'età in cui è più importante muoversi. Niente compagni a scuola, niente sport, niente palestra, niente amori dei sedici anni, che sono i più belli, niente motorini, niente feste. Mille impedimenti, zero lamentele. Eroici senza esserlo, maturi senza maturità. Proprio nell'età in cui l'istinto a ribellarsi alle regole è al massimo, le hanno accettate per un bene comune. Si svegliano, fanno lezione online, poi addirittura i compiti, esagerano con la Playstation, e chissenefrega, si trovano tra di loro in chat (senza parlare ai genitori, e giustamente: cos'hanno da dirgli?) e riempiono il tempo di film, musica e serie tv. Cogli l'Instagram. Qualcuno addirittura legge. Hanno persino accettato le regole folli della nuova didattica, qualcosa che contrasta la natura, il buon senso e la pedagogia. Se agli insegnati va fatto un monumento, ai ragazzi ne vanno fatti due. Per avere rispettato il lockdown senza essere di peso e perché - oltre ad avere perso un'intera stagione nella stagione indimenticabile della vita - quando usciranno troveranno macerie. Noi genitori piangiamo per le vacanze che non faremo. Loro non fiatano. Qualcuno dirà: lo fanno perché sono apatici, abituati a subire passivamente. Ok, Boomer. Un ragazzo tra i 12 e i 18 anni è un alieno rispetto alla famiglia e alla casa. La vita è fuori, dove ci sono i confini da infrangere, gli errori da fare, le esagerazioni da provare. Eppure rispettano un quotidiano assurdo ma giusto, stando dentro in nome della salute là fuori. Accettano la sottrazione di libertà non per indifferenza, ma perché sanno quanto vale e la rivogliono indietro, appena possibile, intatta. Altro che “Non sarà più come prima”. La libertà, dopo, gli deve essere restituita identica. I ragazzi hanno compreso l'emergenza e hanno tirato fuori le risorse migliori per affrontarla: pazienza, responsabilità, silenzio. Hanno già vinto. Speriamo che gli altri - i piccoli, i grandi, gli anziani - se ne ricordino, dopo tutto questo.
Cosa ne pensate? Siete d’accordo con queste parole o avete avuto modo di sperimentare situazioni completamente diverse? Scatenatevi nei commenti…

giovedì 4 giugno 2020

FOTO DI CLASSE: CHE NOSTALGIA!

Facciamo tante foto ogni giorno, ma quella insieme a tutti i compagni di classe e le maestre, fatta verso la fine della scuola è un appuntamento fisso che quest’anno per la prima volta non ci sarà.
Ricordo la comunicazione sul diario del giorno in cui sarebbe venuto il fotografo a scuola e poi il giorno della foto, chi vestito elegante, chi magari con una acconciatura particolare, trecce, codine o cerchietti sperluccicosi per le bambine e ciuffi e gel per i maschietti e poi immancabilmente qualcuno che se ne era dimenticato e avrebbe voluto essere più “in ordine”. E poi ci veniva chiesto quante copie avremmo voluto comprare...una sola per ricordo, o anche da regalare ai nonni? E il giorno in cui finalmente arrivavano le stampe e subito si andava a guardare come si era venuti, noi e magari il compagno/a preferito/a, chi aveva gli occhi chiusi, chi guardava da un’altra parte e poi le firme e le dediche sul retro della foto…che ricordi!
Come scrive Andrea De Carlo nel suo libro “Due di Due”, ogni studente ha il suo atteggiamento, vedi la posa svogliata o spinta dal desiderio di mettersi in mostra, vedi la compagna più carina, il ribelle... Insomma, c’è tutto il gioco delle parti in quelle foto.
Quest’anno il tradizionale scatto di fine anno scolastico sarà impossibile da fare, certo magari si farà una foto di classe su  Zoom, ma non sarà la stessa emozione.
La soluzione geniale arriva da Francesco, un bimbo di 9 anni di Torino, che non ha voluto rinunciare del tutto alla foto di classe così ha disegnato i compagni e le maestre, ha scattato una foto dell’opera e l’ha inviata agli amici dicendo loro: “Visto che non possiamo fare la foto insieme, ci ho pensato io”, poi ha chiesto ai compagni di riconoscersi. Un bellissimo gesto per sentirsi uniti!

E voi? Avete voglia di fare come Francesco? Disegnate anche voi la vostra classe, scattate una foto al vostro disegno e mandatela ai vostri compagni e maestre, saranno tutti felici di riceverla e sicuramente ognuno di loro avrà un dettaglio particolare e unico che gli farà dire:  “Sì, sono proprio io!”
Ci piacerebbe molto se avrete voglia di condividere anche con noi i vostri disegni e presentarci così la vostra classe!

PILLOLE POSITIVE DALLA QUARANTENA: il racconto di ROBERTA C.


Ma ora vogliamo lasciare spazio ai nostri soci e volontari che a turno ci racconteranno le loro esperienze e soprattutto i piccoli lati positivi del loro isolamento forzato, in una rubrica che abbiamo chiamato Pillole positive dalla quarantena”.

Eccoci giunti al racconto di Roberta C., che con gioia, ci dice che tra le tante difficoltà portate da questi mesi ha trovato un’importante nota positiva: potersi dedicare finalmente a se stessa.
Roberta è una maestra di danza, nell’ultimo anno si è concentrata prevalentemente sull’insegnamento, facendo fatica a ritagliarsi dei momenti per sé, per studiare ed allenarsi. La sua “fortuna” nei mesi di quarantena è quindi stata proprio la possibilità di far fruttare il tempo libero per studiare tanto facendo lezione online addirittura con insegnanti di tutto il mondo, con cui magari non avrebbe avuto l’occasione di studiare nella normale quotidianità. Ha scoperto altre discipline e ha arricchito il suo bagaglio di esperienza.
Si ritiene fortunata ad aver imparato che la condivisione dell’arte della danza va oltre qualsiasi tempo e spazio.

Aggiungiamo noi, altrettanto fortunati saranno i suoi allievi ai quali potrà insegnare, con la passione che la contraddistingue, tutte le tecniche apprese e perfezionate in questi mesi.

domenica 31 maggio 2020

PILLOLE POSITIVE DALLA QUARANTENA: il racconto di DESIREE

Ma ora vogliamo lasciare spazio ai nostri soci e volontari che a turno ci racconteranno le loro esperienze e soprattutto i piccoli lati positivi del loro isolamento forzato, in una rubrica che abbiamo chiamato Pillole positive dalla quarantena”.

Ecco la riflessione di Desiree, dai ricordi dell’iniziale spavento e smarrimento “Oddio no, cosa farò tutti i giorni rinchiusa in casa” ad ora che  stiamo iniziando a vedere la luce in fondo al tunnel.
Desiree è personalmente soddisfatta di aver avuto la possibilità di dedicare realmente del tempo a se stessa, cosa non facile nella vita pre-quarantena: una corsa "lavoro-casa-studio-doccia e letto" che l’ha portata ad essere spesso nervosa, trascurando tutti, oltre che se stessa.
In questa quarantena invece ha avuto la possibilità di organizzare le sue giornate, conciliando al meglio studio e lavoro come babysitter, riuscendo anche a divertirsi e lasciandosi la serata libera.
Tra le cose preziose di questi giorni, sicuramente  il tempo per guardarsi allo specchio e riflettere sulla vita e su cosa vorrebbe fare nel suo futuro, non mancano i dubbi, forse influenzati dal periodo di incertezza che stiamo vivendo e il passaggio stupito da un pensiero al suo opposto nel giro di un attimo, tra la conferma della strada presa e un nuovo dubbio.
La riflessione sull'importanza della famiglia dei genitori, dei fratelli, delle sorelle, dei nipoti, degli animali domestici, si è ritrovata a dar importanza anche ai suoi pesciolini, mai calcolati prima! Anch’essi dimenticati insieme a tante cose importanti, presa dalle corse tipiche delle giornate.
E tra una riflessione e l’altra tutto il tempo per dedicarsi al relax, alle maschere, agli scrub, a prendere il sole e addirittura imparare ad allenarsi! 
L'immagine può contenere: una o più persone, persone in piedi e spazio al chiusoIl pensiero poi spazia al mondo che ci circonda, probabilmente si aspettava l’arrivo di questo mostro invisibile per far ripulire la città, le strade, le strutture, i pullman, persino i treni! Forse che l'igiene dovrebbe essere la prima cosa che si dovrebbe fare?
Un’occasione per imparare a guardare non soltanto il lato negativo di ciò che sta causando il virus, ma anche il lato positivo.
Più pulizia nelle città, più pulizia nell'atmosfera, meno inquinamento! Beh forse nel mare no..purtroppo qualcuno deve sempre pensare a se stesso e adesso ci ritroveremo il mare pieno anche di mascherine!
E forse, con la fase 2 in cui ci si può spostare solo nella propria regione, riusciremo a scoprire i posti belli vicino a casa, che di solito snobbiamo un po’!
Beh forse un grazie, sotto sotto al mostro invisibile possiamo dirlo!

giovedì 28 maggio 2020

PILLOLE POSITIVE DALLA QUARANTENA: il racconto di ELISA

Ma ora vogliamo lasciare spazio ai nostri soci e volontari che a turno ci racconteranno le loro esperienze e soprattutto i piccoli lati positivi del loro isolamento forzato, in una rubrica che abbiamo chiamato Pillole positive dalla quarantena”.

Oggi diamo la parola ad Elisa che ci rivela di aver vissuto malissimo i primi tempi della quarantena, ha sentito la mancanza di molte cose,  prima tra tutte l’indipendenza conquistata come studentessa fuorisede e poi le coinquiline, gli amici…insomma tutto sembrava così surreale!
Col passare dei giorni però ha piano piano iniziato ad avere una visione diversa. Si è potuta dedicare con più calma e concentrazione alle lezioni e allo studio, svagarsi leggendo qualche libro, guardando film e serie TV, cose semplici ma che nella frenesia della vita non si aveva mai tempo di fare. 
Soprattutto ha cominciato ad apprezzare i momenti speciali che il tanto tempo libero le ha regalato, come la bellezza di affacciarsi al balcone e stare minuti interi a godersi la pace e il silenzio della città e, proprio in quei momenti, ha avuto modo di riflettere riguardo tutte quelle piccole cose che prima ci sembravano scontate. Le cose importanti ma ancora di più le persone importanti!
L’isolamento le ha fatto capire quali sono le persone sulle quali poter contare, quelle che ti scrivono nonostante tutto, che ti chiedono di fare una videochiamata o una chiamata, insomma quelle persone che veramente ci tengono a cuore, nonostante la distanza.
Infine un altro bel regalo, decisamente non da poco: passare molto più tempo con la madre e recuperare così gli ultimi mesi, in cui si erano viste pochissimo.


lunedì 25 maggio 2020

PILLOLE POSITIVE DALLA QUARANTENA: il racconto di MARTINA

Ma ora vogliamo lasciare spazio ai nostri soci e volontari che a turno ci racconteranno le loro esperienze e soprattutto i piccoli lati positivi del loro isolamento forzato, in una rubrica che abbiamo chiamato Pillole positive dalla quarantena”.

Ecco il racconto di Martina che ha trascorso il periodo di lockdown tra libri, film e un pizzico di allenamento. Ci dice di essere felice di aver potuto finalmente dedicare molto più tempo alla lettura e alla visione di film e si è stupita di come sia riuscita a finire ben tre puzzle in pochissimo tempo.
All’inizio c’è stato spazio anche per l’allenamento, ma dopo due settimane ha preferito continuare ad allenare principalmente la mente! Noi apprezziamo comunque lo sforzo di averci provato e siamo sicuri che i più pigri capiranno! In realtà le videolezioni hanno occupato gran parte del suo tempo, gli impegni universitari non si sono certo interrotti, anzi si sono raddoppiati! 
Questo periodo difficile le ha insegnato ad apprezzare maggiormente le piccole cose che abbiamo sempre dato per scontato, come ad esempio la prima pizza da asporto ordinata e gustata dopo moltissimo tempo: un sogno ad occhi aperti!

giovedì 21 maggio 2020

PILLOLE POSITIVE DALLA QUARANTENA: il racconto di GIULIA

Ma ora vogliamo lasciare spazio ai nostri soci e volontari che a turno ci racconteranno le loro esperienze e soprattutto i piccoli lati positivi del loro isolamento forzato, in una rubrica che abbiamo chiamato Pillole positive dalla quarantena”.

Oggi è il turno di Giulia che ci dice di aver trovato diversi aspetti positivi, una vera ricchezza, considerato il momento! 
L'immagine può contenere: 9 persone, tra cui Giulia Barbara Provinciali, spazio all'aperto
AMICI #lontanimavicini
Ha avuto la piacevole conferma che la rete reale creata, per caso e per volontà (perché non esiste mai il primo senza il secondo) ha retto benissimo anche come rete virtuale, segnale che la rete non è sempre qualcosa di oscuro! 
Con stupore e felicità ci racconta l’autentica bellezza di tutte quelle relazioni umane che non si sono potute concretizzare dal vivo, perché il lockdown ha fatto irruzione violenta nella vita di tutti, ma che si sono consolidate in contatto messaggistico e vocale fino a trasformarsi in una vera confidenza quotidiana su problemi, risorse e responsabilità: tutte cose che se condivise pesano meno!
Tra le cose positive mette anche la paura provata e quella per il futuro che nonostante tutto definisce come una paura bella perché le ricorda ciò che con impegno e determinazione è riuscita a costruire e che custodirà con ogni forza.


lunedì 18 maggio 2020

PILLOLE POSITIVE DALLA QUARANTENA: il racconto di VERENA

Ma ora vogliamo lasciare spazio ai nostri soci e volontari che a turno ci racconteranno le loro esperienze e soprattutto i piccoli lati positivi del loro isolamento forzato, in una rubrica che abbiamo chiamato Pillole positive dalla quarantena”.
Proseguiamo la nostra rubrica con l’esperienza di Verena che, come prima cosa, ci racconta di essersi potuta svegliare un'ora dopo rispetto al solito per andare a lavorare…che bello poter dormire un po’ di più, soprattutto per chi ha bambini piccoli!
Nessuna descrizione della foto disponibile.
IMPARARE A PORRE LE DOMANDE CORRETTE
Il lavoro di docente ai tempi della quarantena le ha permesso di potersi preoccupare soltanto di metà outfit, un gran sollievo non dover far abbinamenti per essere alla moda!
Inoltre tra una lezione e l'altra, la soddisfazione di potersi spostarsi in cucina per accendere il forno e preparare così il pranzo alla famiglia e, con un po' di organizzazione, è riuscita anche a sperimentare nuove ricette.
Come mamma ci rivela divertita di aver fatto conoscere sua figlia di 3 anni ai suoi alunni, o meglio, di non averne potuto fare a meno, visto che di tanto in tanto compariva all'improvviso nelle videolezioni.
In questo periodo ha potuto mettere in pratica le competenze acquisite durante i corsi svolti qualche anno fa, come Flipped classroom 2017 e Classroom 2018.
Quindi impariamo dalla sua esperienza: fare corsi in tempi non sospetti prima o poi torna utile!


venerdì 15 maggio 2020

PILLOLE POSITIVE DALLA QUARANTENA: il racconto di MADDALENA

Ma ora vogliamo lasciare spazio ai nostri soci e volontari che a turno ci racconteranno le loro esperienze e soprattutto i piccoli lati positivi del loro isolamento forzato, in una rubrica che abbiamo chiamato “Pillole positive dalla quarantena”.

Compiere gli anni ai tempi del Coronavirus…
Sì, oggi è il mio compleanno! Sono felice e anche un po', come dire, curiosa di vedere le sensazioni che questa ricorrenza mi regalerà, vista la situazione.
Non sono solita fare grandi festeggiamenti, ma certamente amo circondarmi, soprattutto in questa giornata, di volti amici e familiari che oggi potrò vedere solo sullo schermo del pc.
Sarà strano, immagino, ma in ogni caso andrà bene... L'unica cosa che spero è di pensare sempre: “Si, bello, però mi piaceva di più quando potevamo abbracciarci!”.  Perchè è quella la normalità che preferisco – pur con tutti gli aggiustamenti e le ritrovate consapevolezze che questa quarantena mi ha permesso di focalizzare – ed è quella la normalità a cui non vedo l'ora di tornare. 
Auguri a me!


TUTTI AL MUSEO!



Là dove noi adulti vediamo il pathos di una battaglia, un bambino di sette anni vede la lucentezza delle armature. E se della Venere di Botticelli a noi maliziosi non sfugge la nudità, la loro curiosità sarà attratta piuttosto dalla conchigliona sotto i piedi della dea.

I bambini vedono nell’arte cose che noi non possiamo o non vogliamo più vedere!




Come ogni anno dal 1977, ICOM promuove la Giornata internazionale dei musei. Per l’edizione 2020, che sarà celebrata domenica 17 maggio, il tema scelto è Musei per l’eguaglianza: diversità e inclusione.
I musei sono luoghi in cui formarsi, creare e vivere esperienze significative per persone di qualsiasi origine e condizione, istituzioni che promuovono uno sviluppo sociale sostenibile all’interno della nostra società.
Inclusione nel museo vuol dire ad esempio che gli individui di ogni età, con o senza disabilità, possono visitare una mostra senza incontrare ostacoli. Diversità, invece significa valorizzare l’eterogeneità e la diversa concezione della vita.
Il museo è un luogo fantastico per educare e sviluppare competenze trasversali.  Molti di essi,  negli ultimi anni, hanno creato percorsi pensati ad hoc per i bambini, usando la metodologia hands-on e l’approccio plurisensoriale: imparare giocando e quindi divertirsi imparando è un ottimo modo per stimolare la curiosità e l’immaginazione attraverso il gioco, la manipolazione, l’esplorazione sensoriale dei materiali/oggetti osservati e costruire così apprendimenti duraturi alimentando il piacere della scoperta.
Metodologia che il Centro Studi Creativamente supporta da sempre e utilizza nelle attività proposte.
Arricchire il contesto educativo di mezzi d’espressione e materiale didattico attivante, scientificamente progettato, in grado di stimolare nel bambino la capacità di toccare, manipolare, interagire, disegnare, sperimentare e utilizzare i diversi sensi, permette alla mente del bambino di mettersi alla prova, di esprimersi in tutte le sue potenzialità, centrando il processo di apprendimento sulle caratteristiche ed esigenze del soggetto in formazione e costruendo solidi legami tra logica, emozioni e creatività.
Inoltre, secondo Munari, l’educazione all’arte ha anche una valenza “sociale”, ovvero consente al bambino di sviluppare un personale punto di vista, di giungere ad un’interpretazione critica della realtà che lo circonda, sfuggendo al pensiero omologante della società di massa.
Come non essere d’accordo?
Quindi, in un momento come questo, in cui gli spostamenti sono ancora limitati e i musei chiusi vi proponiamo questo link in cui potrete trovare tantissimi spunti per un giro al museo, seduti sul divano:
Inoltre vi suggeriamo questa idea: dopo aver visitato il museo che avete scelto ed esservi persi e rimasti stupiti da quelle immagini, proponete ai bambini di rappresentarlo in un disegno o in un racconto!
E non dimenticatevi di condividerlo con noi:
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INSTAGRAM @centrostudi_creativamente
BLOG https://centrostudicreativamente.blogspot.com

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