VI ASPETTIAMO STASERA dalle ore 21.00
presso la Sede dell'Associazione Culturale delle Genti Lucane "Rocco Scotellaro"
in Via Cesarea, 49
LABORATORIO E-SPERIMENTANDO
Durante il mio percorso di studi ho
spesso sentito parlare di apprendimento attivo (attività procedurali che coinvolgono
attivamente gli studenti nel processo di apprendimento), ma
purtroppo non ho mai avuto modo di osservarlo direttamente. Per questo, una delle
tante ragioni per cui ho scelto di svolgere il mio percorso di tirocinio con l’Associazione
Creativamente, è proprio la quantità di attività laboratoriali proposte. Alcune inserite anche nel progetto UNA SCUOLA GRANDE COME IL MONDO - Club di Studio, volto ad incrementare la motivazione allo studio.
Infatti, le tecniche utilizzate durante l’apprendimento
attivo respingono il ruolo passivo, dipendente ed esclusivamente ricettivo
dell’allievo e, al contrario, incentivano la partecipazione consapevole dello studente, poiché contestualizzano
le situazioni di apprendimento in ambienti reali e prevedono metodologie
alternative, tra cui role playing (giochi di ruolo), tecniche simulative, in
cui i bambini apprendono grazie alle situazioni in cui sono immersi.
Le attività laboratoriali, in senso
ampio, includono “qualsiasi spazio, fisico, operativo e concettuale, opportunamente
adattato ed equipaggiato per lo svolgimento di una specifica attività formativa”.
Con il lavoro in laboratorio, dunque, lo
studente domina il suo apprendimento, perché produce, opera concretamente, sa dove vuole arrivare
e perché.
Quali sono gli elementi fondamentali
del metodo laboratoriale?
1. Conoscere attraverso l’azione (ad
esempio mediante la manipolazione)
2. Deve implicare le operazioni cruciali (passi principali di una procedura)
3. NON deve avere una soluzione unica, ma deve dare la possibilità di scegliere e di decidere
4. Deve provocare uno “spiazzamento” cognitivo (deve
far scoprire qualcosa di nuovo, mettendo in crisi le vecchie conoscenze)
5. Si deve situare ad una giusta distanza (il nuovo non deve essere né troppo
vicino al conosciuto né troppo distante)
6. Deve coinvolgere il rapporto dello studente con il sapere, perché nel laboratorio il sapere è conoscenza
in azione.
Durante
la Notte che non c’era di questa sera, verranno proposte alcune divertentissime ed
interessanti attività laboratoriali, come ad esempio la Pista di sale. Vi aspettiamo
tra poche ore per scoprire di cosa si tratta.
Se invece
per questa sera aveste già altri programmi ma foste comunque interessati ad
approfondire la questione laboratori e apprendimento attivo, siete invitati a
consultare e curiosare nella PSICOBIBLIOTECA dell’Associazione; ecco, ad
esempio, alcuni titoli utili:
- Rebuffo, M. (2005), 5 percorsi di crescita psicologica. Attività su: l’ascolto di sé, la consapevolezza, le emozioni, l’autostima e i propri limiti. Erickson.
- Falda, L. & Oggero F. (2006). Chi trova una fiaba trova un tesoro. Un percorso di crescita psicologica attraverso le favole. Erickson.
- Masoni, M. V. (2002). La mediazione creativa a scuola. L’arte di risolvere i problemi tra insegnante e alunno. Erickson.
- Dickens, F. & Lewis, K. (2016). Il fabbricastorie. Materiali e strumenti per costruire narrazioni. Erickson.
- Cornoldi, C. & De Beni, R. (2001). Imparare a studiare 2. Strategie, stili cognitivi, metacognizione e atteggiamenti nello studio. Erickson.
- Bezdek, M. & Bezdek P. (2010). Laboratorio acqua. Esperimenti, giochi e attività per bambini di 3-6 anni. Erickson.