domenica 18 giugno 2017

#nottechenoncera e apprendere creativamente


VI ASPETTIAMO STASERA dalle ore 21.00
presso la Sede dell'Associazione Culturale delle Genti Lucane "Rocco Scotellaro"
in Via Cesarea, 49

LABORATORIO E-SPERIMENTANDO

Durante il mio percorso di studi ho spesso sentito parlare di apprendimento attivo (attività procedurali che coinvolgono attivamente gli studenti nel processo di apprendimento), ma purtroppo non ho mai avuto modo di osservarlo direttamente. Per questo, una delle tante ragioni per cui ho scelto di svolgere il mio percorso di tirocinio con l’Associazione Creativamente, è proprio la quantità di attività laboratoriali proposte. Alcune inserite anche nel progetto UNA SCUOLA GRANDE COME IL MONDO - Club di Studio, volto ad incrementare la motivazione allo studio.
Infatti, le tecniche utilizzate durante l’apprendimento attivo respingono il ruolo passivo, dipendente ed esclusivamente ricettivo dell’allievo e, al contrario, incentivano la partecipazione consapevole dello studente, poiché contestualizzano le situazioni di apprendimento in ambienti reali e prevedono metodologie alternative, tra cui role playing (giochi di ruolo), tecniche simulative, in cui i bambini apprendono grazie alle situazioni in cui sono immersi.
Le attività laboratoriali, in senso ampio, includono “qualsiasi spazio, fisico, operativo e concettuale, opportunamente adattato ed equipaggiato per lo svolgimento di una specifica attività formativa”.
Con il lavoro in laboratorio, dunque, lo studente domina il suo apprendimento, perché produce, opera concretamente, sa dove vuole arrivare e perché.
Quali sono gli elementi fondamentali del metodo laboratoriale?
1.      Conoscere attraverso l’azione (ad esempio mediante la manipolazione)
2.      Deve implicare le operazioni cruciali (passi principali di una procedura)
3.      NON deve avere una soluzione unica, ma deve dare la possibilità di scegliere e di decidere
4.      Deve provocare uno “spiazzamentocognitivo (deve far scoprire qualcosa di nuovo, mettendo in crisi le vecchie conoscenze)
5.      Si deve situare ad una giusta distanza (il nuovo non deve essere né troppo vicino al conosciuto né troppo distante)
6.      Deve coinvolgere il rapporto dello studente con il sapere, perché nel laboratorio il sapere è conoscenza in azione.
Durante la Notte che non c’era di questa sera, verranno proposte alcune divertentissime ed interessanti attività laboratoriali, come ad esempio la Pista di sale. Vi aspettiamo tra poche ore per scoprire di cosa si tratta.

Se invece per questa sera aveste già altri programmi ma foste comunque interessati ad approfondire la questione laboratori e apprendimento attivo, siete invitati a consultare e curiosare nella PSICOBIBLIOTECA dell’Associazione; ecco, ad esempio, alcuni titoli utili:

 - Rebuffo, M. (2005), 5 percorsi di crescita psicologica. Attività su: l’ascolto di sé, la consapevolezza, le emozioni, l’autostima e i propri limiti. Erickson. 
- Falda, L. & Oggero F. (2006). Chi trova una fiaba trova un tesoro. Un percorso di crescita psicologica attraverso le favole. Erickson. 
- Masoni, M. V. (2002). La mediazione creativa a scuola. L’arte di risolvere i problemi tra insegnante e alunno. Erickson. 
- Dickens, F. & Lewis, K. (2016). Il fabbricastorie. Materiali e strumenti per costruire narrazioni. Erickson. 
- Cornoldi, C. & De Beni, R. (2001). Imparare a studiare 2. Strategie, stili cognitivi, metacognizione e atteggiamenti nello studio. Erickson. 
- Bezdek, M. & Bezdek P. (2010). Laboratorio acqua. Esperimenti, giochi e attività per bambini di 3-6 anni. Erickson.