venerdì 5 novembre 2021

[MOTIVIAMOCI pillole strategiche] INTERNET: AIUTO O DISTRAZIONE?


Chi si ricorda le enciclopedie come fonte del sapere per una ricerca scolastica sta ormai per giungere alla mezza età, ora siamo nell'epoca del copia e incolla, usatissimo dagli studenti.
Sicuramente la didattica a distanza ha messo la scuola davanti alla necessità di educare i ragazzi a un uso consapevole del mezzo informatico. Il web è una fonte inesauribile di informazioni sotto forma di testi, schemi, video, immagini… Inoltre i contenuti sono presenti con livelli di approfondimenti diversi, così sia un bimbo della scuola primaria che un ragazzo della scuola secondaria possono trovare un contenuto su Giulio Cesare che possa essere utile a capire di più la figura di questo grande condottiero.
Le molteplici modalità in cui si presentano le informazioni permette a chiunque di trovare ciò di cui ha bisogno, favorendo anche quell’apprendimento interdisciplinare, tanto auspicato, ma spesso difficile da raggiungere.

Ma il web, si sa, è anche uno spazio che può contenere notizie false e fuorvianti. Inoltre nel web ci si può perdere facilmente, per studiare nell'era digitale occorre "domare" le tecnologie per arrivare ai contenuti.
A questo scopo è necessario che il primo passo sia quello di educare bambini e ragazzi a cercare sul web perché non si perdano e non confondano risorse e menzogne.
La navigazione infatti è spesso dispersiva. Attraverso poche parole chiave si arriva tantissimi contenuti i quali rimandano a loro volta ad altri documenti, aprendo un numero infinito di finestre. È il bello della Rete, no? 
I ragazzi che non hanno le idee chiare vanno incontro a delle difficoltà:
Quando dire basta e smettere la ricerca? 
Come riconoscere una via di ricerca feconda da una che non porta a nulla? 
Come distinguere le fonti autorevoli da quelle poco utili o addirittura fake?
Gli studenti non sempre si pongono consapevolmente queste domande e dunque possono subirne passivamente gli effetti rendendo il loro studio poco produttivo.

Il secondo passo è quello di guidare i ragazzi a capire quali siano i sussidi più utili ad ognuno di loro per apprendere e/o approfondire e come resistere alla tentazione di copiare, in rete si possono trovare compiti già fatti la cui qualità però non sempre è all'altezza. Anche in questo caso, il compito degli adulti è quello di aiutare gli studenti a comprendere le conseguenze negative di questo gesto che oltre a non essere utile al proprio apprendimento (anzi, a lungo andare rischia di creare delle lacune incolmabili) non permette di imparare a selezionare, gestire ed utilizzare vari contenuti e testi per realizzare qualcosa di proprio ed originale.

Per approfondire questa tematica ti consigliamo i testi presenti nella nostra Psicobiblioteca:
- C. Cornoldi, R. De Beni “Imparare a studiare 2. Strategie, stili cognitivi, metacognizione e atteggiamenti nello studio”.
- Papert, Seymour "Mindstorms: bambini, computers e creatività".