venerdì 28 gennaio 2022

DIARIO DI UNA STAGISTA - gli obiettivi formativi n* 1/5

Mi chiamo Sara Turka e sono studentessa al III anno della Facoltà di Psicologia dell'Università Bicocca di Milano.
Nel 2021, da settembre a dicembre, ho svolto lo stage formativo presso l'associazione con l'obiettivo di confrontarsi con le attività che caratterizzano la professione dello psicologo in un contesto di associazionismo e conoscere come progettare in linea con le esigenze del territorio.

Al Liceo ho frequentato la sezione Scienze Umane, per cui ho sempre avuto le idee ben chiare su cosa volessi studiare all’università, le occasioni di stage e tirocini sono per me occasione di acquisire nuove esperienze per chiarirmi ancora di più le idee.

Anche tu devi svolgere delle ore di stage o tirocinio?
Stai cercando quali opportunità il nostro territorio offre?
Sei nel posto giusto!

Lo scopo di questo blog è proprio questo! Aiutare i giovani studenti a scoprire la realtà del Centro Studi Creativamente, costituita da molte attività. 
Infatti, io ho potuto svolgere attività di ricerca bibliografica, archiviazione di testi, scrittura di comunicati e articoli, ho partecipato a convegni e momenti di formazione, sono stata coinvolta a tavoli di condivisione, co-programmazione, oprativi... In particolare, ho partecipato alle azioni di chiusura del progetto “Una regia extrascuola: un ponte con il mondo”.

Lo studente potrà approcciarsi alle differenti fasi del lavoro e sperimentarsi direttamente in alcune. Verrà coinvolto in attività legate ad un progetto attualmente in atto "Una regia Extrascuola un ponte sul mondo" e rivolto vari destinatari (volontari, genitori e studenti) potendo così effettuare osservazioni delle differenti scelte metodologie adottate. ​

Nell’associazione conoscerai tante nuove persone e imparerai a confrontarti con loro. Le attività si sono svolte sia in presenza che on-line.
Avrai modo di imparare molto anche attraverso i libri forniti dalla Psicobiblioteca, un patrimonio di più di 600 testi da aiutare a mantenere organizzato. Sai cosa significa reference? ... io adesso sì!

Un consiglio che mi sento di dare, è quello di curiosare bene in questo blog, alla pagina Facebook @creativamentecentrostudi e Instagram @centrostudi_creativamente, così ti puoi fare un’idea. 
Inoltre, all’interno troverai anche le dirette a cui ho partecipato!!!
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Sara Turka
A.S. 2021/22 
Università degli Studi Bicocca di Milano
Facoltà di Psicologia

domenica 23 gennaio 2022

Ke fare a casa con bambini #covid19 #2022

In queste 2 settimane dalla ripresa della scuola, molte sezioni son dovute ritornare alla DIDATTICA A DISTANZA e molti bimbi sono in quarantena pur stando per fortuna benissimo.

Così VI RICORDIAMO due contenitori che ormai da 2 anni abbiamo nella nostra cassetta degli attrezzi!

Nel marzo 2020, a pandemia Covid appena scoppiata, è nato il Gruppo Facebook Ke fare a casa con bambini, collegato alla nostra pagina ufficiale. 
Il gruppo è rivolto principalmente ai genitori (ma anche babysitter, educatori e a tutte quelle figure che si occupano dei bambini) alle prese con l’intrattenimento dei propri figli tra le mura di casa, nel quale son state costantemente pubblicate idee per attività, giochi e lavoretti manuali da poter realizzare insieme ai bimbi, oltre a “lezioni” di cucina, danza o filosofia per bambini, suggerimenti per gite fuori porta adatte alle famiglie). 
Quindi se avete bisogno di attività per riempire i momenti di noia andate a curiosare, troverete davvero tantissimi spunti interessanti e se vi va fateci sapere se vi piacciono lasciandoci un like, un commento, una foto scattata mentre le realizzate!

Se i più piccoli son da intrattenere, sappiamo che i genitori hanno bisogno di un po’ di sostegno, condivisione, scambio e motivazione, così ecco il Gruppo chat Whatsapp SOS scuola #impararedivertendosi che si colloca all'interno del progetto Una Scuola Grande come il Mondo, poi proseguito lo scorso anno con il progetto Una regia extrascuola: un ponte sul mondo. Per accedere al gruppo occorre inviarci una richiesta via mail creativamente.pv.azioni@gmail.com

Questi sono esempi di attività del Centro Studi Creativamente che nascono dalle idee che ci stanno dietro, teniamo sempre a sottolineare che ogni progetto prende spunto da un bisogno del territorio o dei nostri soci o da una richiesta che ci viene fatta.

 

mercoledì 19 gennaio 2022

la LIS: Lingua dei Segni Italiana




Il 19 maggio 2021 l'Italia colma il grave ritardo che l'aveva portata ad essere l'ultimo dei Paesi in Europa a non aver riconosciuto la propria lingua dei segni nazionale. La Camera dei deputati ha approvato il disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione in legge del cosiddetto Decreto Sostegni. Questa legge, tra le altre cose, all'Articolo 34-ter. "riconosce, promuove e tutela la lingua dei segni italiana (LIS) e la lingua dei segni italiana tattile (LIST)". L'articolo con le "Misure per il riconoscimento della lingua dei segni italiana e l'inclusione delle persone con disabilità uditiva" riconosce, inoltre, le figure dell'interprete LIS e dell'interprete LIST quali professionisti specializzati nella traduzione e interpretazione rispettivamente della LIS e della LIST.

Molti di noi hanno incontrato la LIS (lingua dei segni italiana) durante uno dei tanti telegiornali tradotti in TV oppure durante qualche sporadico progetto teatrale o musicale.

Ma cos’è la LIS? Chi la usa? Come si apprende?

La LIS non è una forma abbreviata di italiano, una mimica, un qualche codice, un semplice alfabeto manuale o un supporto all’espressione della lingua parlata, ma una lingua con proprie regole grammaticali, sintattiche, morfologiche e lessicali. Si è evoluta naturalmente, come tutte le lingue, ma con una struttura molto diversa, che utilizza sia componenti manuali che non-manuali, quali l’espressione facciale, la postura, ecc.
La LIS è un importante strumento di trasmissione culturale non solo per le persone sorde ma per tutti i soggetti che hanno una compromissione comunicativa. È una lingua che viaggia sul canale visivo-gestuale (integro nelle persone sorde) e ciò consente loro pari opportunità di accesso alla comunicazione.
La diffusione della LIS comporterebbe una minore difficoltà per i sordi segnanti (ossia persone sorde che utilizzano la LIs come forma comunicativa) di accedere a tutti i servizi senza dover ricorrere ad un interprete.
Sarebbe auspicabile che negli uffici pubblici ad esempio vi fosse almeno un impiegato che conosca questa lingua.

Per questo motivo nascono corsi aperti a chiunque sia curioso rispetto a questa lingua e che voglia imparare ad utilizzarla.
Questi corsi organizzati dal CFP Da Vinci di Abbiategrasso sono convenzionati con la Regione Lombardia e rilasciano alla conclusione un attestato della regione spendibile nel mondo del lavoro. Inoltre il corso è riconosciuto dal MIUR e pagabile con Carta docente.

Per maggiori informazioni clicca qui

Per iscriversi clicca qui


venerdì 14 gennaio 2022

SUPPORTARE I PROFESSIONISTI DI DOMANI

Una delle mission di Creativamente è stare al fianco dei giovani studenti che diventeranno i professionisti del futuro per offrire loro una “palestra” in cui sperimentarsi, mettersi alla prova, testare sul campo le proprie idee. Cosa riceviamo in cambio? Continuo confronto con le nuove generazioni e continuo aggiornamento sulle nuove teorie, correnti di pensiero e tecniche, proprio da chi in questo momento le sta studiando e vivendo in ambito accademico.

Nel corso del 2021 abbiamo accolto Rebecca Vesa, studentessa del corso di laurea in Scienze del Servizio Sociale, presso l’università Cattolica del Sacro Cuore - Milano, che ha scelto il Centro Studi Creativamente per fare esperienza e ottenere crediti formativi. Rebecca ha coinvolto i nostri giovani volontari in un’attività di progettazione partecipata a partire dallo studio dei loro interessi e bisogni fino all'elaborazione di un progetto funzionale alla stesura della sua tesi di laurea.

In questo post ci ha voluto descrive brevemente la professione che ha scelto di svolgere, infatti, per i non addetti ai lavori, è spesso difficile riuscire a identificare le specificità delle varie figure che lavorano nel sociale.
CHI E' l’assistente sociale?
È il professionista che lavora nell’ambito dei servizi sociali mettendo le proprie conoscenze e capacità al servizio della comunità.
Il suo compito è quello di prevenire e risolvere situazioni di disagio sociale e di bisogno.
La mission è quella di aiutare chi è in difficoltà, che si tratti di un singolo, di un nucleo familiare o di un gruppo di persone, come adolescenti o immigrati.
Il suo ruolo è quello di mettere nelle mani di chi vive ai margini della società per qualsiasi motivo gli strumenti per affrontare i suoi bisogni e per migliorare la sua condizione di vita.
COSA FA l'assistente sociale?
L’attività dell’assistente sociale è rivolta ad una vasta platea di utenti che vivono in condizioni di disagio economico e sociale.
In particolare, questo professionista lavora con:
  • Minori
  • Tossicodipendenti
  • Soggetti con problematiche di tipo psichico
  • Disabili
  • Anziani
  • Immigrati
  • Persone che scontano una pena detentiva alternativa
  • Famiglie in difficoltà
L’assistente sociale deve definire con il cittadino il tipo di intervento più adeguato alla sua situazione di bisogno, anche con soluzioni innovative e progetti da lui stesso predisposti.

Anche nel 2022 siamo pronti ad accogliere richieste di stage o tirocini 
(è attiva la convenzione con la facoltà di Psicologia 
dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca) 
Se sei interessato inviaci una lettera di presentazione accompagnata da CV: creativamente.pv@gmail.com 

domenica 9 gennaio 2022

BENVENUTO 2022

Il 2022 è iniziato e il Centro Studi Creativamente è pronto a portare avanti la propria mission e le idee in cui crediamo fortemente, vogliamo continuare a stare al fianco dei giovani, degli studenti e delle famiglie.

Il 2021 ci ha visti quasi totalmente impegnati nelle attività del progetto “Una regia extrascuola: un ponte sul mondo” finanziamento di Regione Lombardia nell’ambito del Bando 2020, a Sostegno delle attività di volontariato e del Terzo Settore; in attuazione dell’Accordo di programma sottoscritto tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Regione Lombardia di cui alla DGR 2930/2020.
Un progetto importante per gli studenti e le loro famiglie, con capofila il Coordinamento Volontariato Vigevano e partner l'Università per il tempo libero e la terza età “Luisa Rossi”.
In eredità il progetto ci lascia la mappatura dei servizi extrascolastici di Vigevano e dintorni e 9 video, registrati dagli esperti del settore psico-educativo nel corso delle serate di formazione previste dal progetto stesso, una rete forte con altre realtà private, pubbliche e enti del terzo settore. 
(vedi i vecchi post etichetta #regiaextrascuola)

Così come prosegue il confronto tra i genitori grazie alla chat #impararedivertendosi, uno spazio di condivisione di idee e risorse per la motivazione allo studio, il rapporto alunni-scuola e le modalità di accompagnamento dei genitori. Un servizio alle famiglie, in una modalità facilmente accessibile a tutti, per potersi scambiare riflessioni e strategie pratiche, riflettere sulle metodologie utilizzate per motivare i figli a studiare senza averne voglia e per conoscere, sperimentare tecniche di studio efficaci o, a volte, semplicemente condividere eventi, luoghi o esperienze stimolanti per la crescita dei bambini.
Nel 2021 abbiamo utilizzato e potenziato la nostra abitudine a lavorare a distanza, utilizzando le piattaforme gratuite di condivisione.

Anche per il 2022, sarà necessario l'incremento delle competenze tecnologiche, di comunicazione e di una nuova cultura di condivisione e raccolta fondi.
Non avendo in atto un progetto forte e impegnativo come quello dello scorso anno, siamo pronti a ricevere suggerimenti, idee per progettare attività che possano raccogliere i bisogni e rispecchiare gli interessi della nostra comunità.
Siamo a disposizione per creare nuove reti, aiutare ad individuare professionisti o indicare approfondimenti teorici.
Vogliamo continuare ad essere un punto di riferimento, quel PONTE, come da titolo del progetto, capace di mettere in contatto i bisogni con i servizi del territorio.
E inoltre ricordiamo la nostra preziosissima Psicobiblioteca (integrata nel Sistema Bibliotecario Lomellino e registrata nel catalogo OPAC) che da a tutti la possibilità di prendere in prestito uno dei tantissimi testi catalogati.

Seguiteci su:
FB @creativamentecentrostudi
INSTAGRAM @centrostudi_creativamente

lunedì 27 dicembre 2021

TO BE THE 10th MAN per il 2022

Mi rivolgo a tutti i giovani (e meno giovani)
A partire dal prossimo anno iniziate ad essere più critici (non haters o pessimisti, critici): guardatevi dentro, senza timore e osate!
Questo vi porterà a trovare la vostra strada, qualunque sia, quella che vi fa provare le farfalle nello stomaco, che vi fa brillare gli occhi e che vi tiene in equilibrio con il mondo. 

Una ventina d’anni fa, al termine degli studi ingegneristici, la mia strada è stata segnata dalla partecipazione ad un workshop sul 
dimensionamento delle piattaforme petrolifere soggette a carichi estremi. 
Il relatore, un ingegnere di una nota azienda multinazionale creata dallo Stato italiano, concluse dicendo che nel suo lavoro bisognava avere sempre la valigia pronta: ecco cosa volevo fare!
Ho girato un po’ il mondo, ho vissuto in diversi paesi, ho conosciuto persone appartenenti a culture a me estranee, sempre pervasa dalla curiosità lasciando scivolare via i (pre-)giudizi.
Con la mente aperta ho tratto grandi insegnamenti anche da percorsi di formazione comportamentali/motivazionali. Lo slogan che mi è rimasto più impresso è quello di comportarsi da decimo uomo: se ci sono 10 persone in una stanza e nove sono
d'accordo, il ruolo del decimo è quello di non essere d'accordo e sottolineare i difetti in qualunque decisione il gruppo abbia raggiunto.

Per essere critici bisogna avere gli strumenti per analizzare, strumenti che si apprendono con lo studio e dalla lettura, e l’umiltà di voler capire.
Pensa al di fuori degli schemi, sbaglia, cadi, persevera e trova la soluzione per risollevarti.
C’è sempre una soluzione, spesso è quella che non avevi considerato.

Alessandra Turconi, volontaria 

CON LA QUESTA STORIA DI UNA DI NOI
vi auguriamo di poter presto riprendere a 
viaggiare ed esplorare terre e culture;
di aprire la vostra mente;
di trovare tutti gli strumenti necessari per essere critici

BUON 2022

giovedì 25 novembre 2021

CONVEGNO LA CITTA’ (DEI) PER I BAMBINI. La città ideale tra sogno e meraviglia.

Interessante mattinata presso il palazzetto di Vigevano, Centro Studi Creativamente presente per restare aggiornati sulle iniziative cittadine e poter portare la nostra testimonianza ai nostri soci e alla famiglie che si appoggiano a noi in cerca di consigli. 
Un evento di formazione dedicato al mondo 0-6 anni organizzato dall'Assessorato alle Politiche Educative del Comune di Vigevano
Le tematiche affrontate hanno avuto come comune denominatore la meraviglia delle cose semplici e come essa porti all’apprendimento e all’acquisizione di competenze. Una posizione teorica che, come associazione, sosteniamo fortemente: i materiali poveri o di riciclo sono stati da sempre protagonisti dei nostri laboratori come strumenti privilegiati per solleticare la creatività e imparare facendo. 

Ecco il racconto di Sara TURKA, 
studentessa di Psicologia all’Università degli studi di Milano-Bicocca e 
stagista presso il Centro Studi Creativamente.
Sabato 13 novembre, si è svolto il convegno, rivolto specialmente al personale docente delle scuole dell’infanzia di Vigevano, comunali, statali e paritarie.
Questa quarta edizione è iniziata con i saluti istituzionali del Vicesindaco e Assessore alle Politiche Educative Antonello Galiani e di Katya Passarella, psicologa e psicoterapeuta.
A seguire, lo spettacolo degli attori della compagnia teatrale Teatro Bandito, focalizzato sul tema della pedagogia povera.
Pedagogia povera, NO MISERA! Perchè nella povertà possiamo trovare un’immensa ricchezza.
Gli attori han voluto dare uno spunto, ispirato ai progetti di Antonio Catalano, ossia quello di rivoluzionare il concetto di saggio di fine anno, per non vederla come una semplice recita finale, in cui i genitori stanno seduti a filmare i propri bambini con lo smartphone.
Propongono di dare uno scopo agli oggetti, progettando dei musei sensibili.
COME? per esempio possiamo fare il museo delle date di nascita dei bambini e raccontare cosa è successo in quel giorno, o il museo degli oggetti raccolti (materiale di recupero: sassi, foglie ecc) per poterli esporre e mostrare ai genitori, definendo questo lavoro come l’aver imparato a mettere le cose a posto con amore.
E’ indispensabile che la famiglia venga coinvolta nel processo educativo.
I bambini, inoltre, hanno bisogno di esprimersi con immaginazione e fantasia, per questo, gli esperti intervenuti, suggeriscono di togliere dalle classi i giochi “già fatti”, e di far “costruire” ai bambini i giochi con cui poi giocheranno.
COME? Per esempio il cartone può diventare la scatola dei sogni segreti. 
Le riflessioni della mattinata si sono concluse con una canzone interattiva.

venerdì 19 novembre 2021

[MOTIVIAMOCI pillole strategiche] - LA FORZA DEL GRUPPO E DEL LAVORO/STUDIO IN EQUIPE

Oggigiorno si sente parlare sempre più spesso di lavoro di squadra o capacità di lavorare in equipe, soprattutto quando ci si accosta al mondo del lavoro o quando si discute di percorsi di alternanza scuola-lavoro.
Cosa sta dietro a queste richieste espressioni? Come possiamo educare i ragazzi a queste competenze sempre più apprezzate a livello lavorativo?
Nelle situazioni lavorative, e non solo, le persone con cui dividiamo tempo ed obiettivi non una variabile trascurabile: il modo di rapportarci con loro può cambiare le sorti del compito intrapreso. A scuola, i compagni possono influenzare, se non proprio determinare, la qualità del clima educativo.
Inoltre avere un ambiente nel quale ci si sente a proprio agio rende lo studente/il lavoratore più efficiente.
Il fatto di stare bene a scuola/al lavoro dipende in larga misura da come si riesce a gestire il rapporto personale con chi condivide con noi lo spazio scolastico o lavorativo.

Su cosa ognuno di noi può riflettere per migliorare i rapporti con gli altri e rendere l’ambiente di lavoro/apprendimento più gradevole?
Valorizziamo le relazioni positive cercando di capire cosa le renda tali;
valorizziamo le qualità dell’altro,
riflettiamo sulle nostre capacità relazionali;
impariamo a riconoscere i vantaggi del gruppo.

Anche studiare in gruppo offre numerosi vantaggi: permette di condividere gli appunti e di integrare qualche “pezzo” perso per strada, di interrogarsi a vicenda, oltre a compensare le lacune e aiutarsi l'un l'altro a superare le difficoltà. E’ altamente probabile che in un gruppo ben selezionato ogni argomento sia stato compreso correttamente da almeno una persona. È un modo eccellente di eliminare dubbi e chiarire punti di difficile comprensione;
Inoltre è un’ottima spinta motivazionale e un alleggerimento del carico di stress che ognuno di noi accumula mentre studia.
Infine, prendersi una pausa in compagnia è più divertente e riposante per la mente
Accanto a ciò, si possono avere anche degli svantaggi: il primo, riguarda la distrazione. In gruppo, infatti, è più facile distrarsi e non concludere nulla.

Ricordiamo che il gruppo è occasione di confronto dal quale ognuno può ricavare punti di vista nuovi. Il confronto che non degenera in scontro offre a tutti i partecipanti di uscire dai propri schemi e costruirne di nuovi. L’INCONTRO ARRICCHISCE, SEMPRE!


Per approfondire questa tematica ti consigliamo i testi presenti nella nostra Psicobiblioteca:
- C. Cornoldi, R. De Beni “Imparare a studiare 2. Strategie, stili cognitivi, metacognizione e atteggiamenti nello studio”.
- Cousinet, Roger "Un metodo di lavoro libero per gruppi"


 

venerdì 12 novembre 2021

[MOTIVIAMOCI pillole strategiche] DIVENTA STRATEGA NELLO STUDIO

 

Partiamo col dire che non è umanamente possibile sapere tutto e anzi, non è quasi mai richiesto.
In che modo studi? Sempre nello stesso modo o in modo diverso a seconda delle materie? Sicuramente ti sarai reso conto anche da solo che le strategie che utilizzi per studiare la civiltà Egizia sono diverse da quelle per studiare le equazioni. Un bravo studente sa mettere in atto un atteggiamento strategico che include la capacità di assumere comportamenti differenti a seconda della prestazione attesa.

Ogni compito lo si risolve seguendo metodi e strategie particolari che dipendono sia dalle caratteristiche della disciplina, sia dall’obiettivo che ti proponi di raggiungere: più ampie sono le tue conoscenze strategiche e più avrai modo di impegnarti in modo efficace.
A seconda delle richieste, delle caratteristiche del testo e del compito uno studente deve essere in grado di selezionare un certo tipo di informazioni principali, fissare dei concetti base che fungano da capisaldi da cui partire per organizzare i concetti e, ancora meglio, facendo collegamenti con quanto già studiato.
Sapere ciò che verrà richiesto e con quale modalità permette di prepararsi di conseguenza. A tal fine diventa fondamentale seguire le indicazioni che l’insegnante fornisce, ad esempio sul capitolo da studiare, chiedere come sarà strutturata la verifica, ascoltare le interrogazioni dei compagni per scoprire le domande frequenti e capire meglio su quali concetti focalizzare maggiormente l’attenzione e la preparazione.

Sapere come è strutturata la prova che dovrai affrontare ti consente di individuare i corrispondenti comportamenti strategici più adeguati, risparmiare tempo di studio e di studiare in modo più mirato, senza spendere più energie del necessario.
Sarai d’accordo con noi che mettere una crocetta accanto all’alternativa di risposta corretta è ben diverso che esporre un argomento durante un interrogazione.
Quindi proviamo a fare qualche esempio pratico per capirci meglio:
- per affrontare un’interrogazione orale sarà più utile studiare cercando di formulare i concetti con parole tue, esponendoli ad alta voce;
- per una prova a domande aperte bisognerà studiare ponendosi delle domande (cercando di anticipare quali saranno) e formulare una risposta che sia allo stesso tempo chiara e sintetica;
- per un questionario a scelta multipla una strategia può essere quella di pensare a possibili esempi veri o falsi, o ripassare bene le definizioni per saper poi discriminare facilmente tra due alternative molto simili tra loro;
- per una prova con esercizi di matematica sarà necessario fare pratica, eseguendo qualche esercizio in più, il più simile possibile a quelli che saranno proposti e con gradi di difficoltà crescente.

Un ultimo suggerimento che vogliamo darti è quello della visualizzazione, un esercizio molto utile perché ti permette di entrare velocemente nel giusto focus e nel migliore stato d’animo per riuscire a portare a termine il tuo obiettivo, inoltre essa consente alla tua mente di familiarizzare con la situazione nella quale ti troverai, in modo che questa non sarà totalmente nuova. Una tecnica molto utilizzata anche dai grandi campioni dello sport.
Prima di iniziare a studiare chiudi gli occhi per qualche secondo immaginati mentre studi con tranquillità una pagina alla volta, riuscendo a comprendere facilmente tutti gli argomenti e di arrivare con soddisfazione all’ultima pagina in perfetto orario con i tempi prefissati.
Puoi anche provare a visualizzare il momento stesso dell’interrogazione, immaginare come sarà, le domande che potrebbero esserti poste, tu che rispondi in modo appropriato. Questa tecnica ti consentirà, piano piano, di affrontare anche l’ansia da interrogazione/verifica, rendendoti più consapevole della tua preparazione.

venerdì 5 novembre 2021

[MOTIVIAMOCI pillole strategiche] INTERNET: AIUTO O DISTRAZIONE?


Chi si ricorda le enciclopedie come fonte del sapere per una ricerca scolastica sta ormai per giungere alla mezza età, ora siamo nell'epoca del copia e incolla, usatissimo dagli studenti.
Sicuramente la didattica a distanza ha messo la scuola davanti alla necessità di educare i ragazzi a un uso consapevole del mezzo informatico. Il web è una fonte inesauribile di informazioni sotto forma di testi, schemi, video, immagini… Inoltre i contenuti sono presenti con livelli di approfondimenti diversi, così sia un bimbo della scuola primaria che un ragazzo della scuola secondaria possono trovare un contenuto su Giulio Cesare che possa essere utile a capire di più la figura di questo grande condottiero.
Le molteplici modalità in cui si presentano le informazioni permette a chiunque di trovare ciò di cui ha bisogno, favorendo anche quell’apprendimento interdisciplinare, tanto auspicato, ma spesso difficile da raggiungere.

Ma il web, si sa, è anche uno spazio che può contenere notizie false e fuorvianti. Inoltre nel web ci si può perdere facilmente, per studiare nell'era digitale occorre "domare" le tecnologie per arrivare ai contenuti.
A questo scopo è necessario che il primo passo sia quello di educare bambini e ragazzi a cercare sul web perché non si perdano e non confondano risorse e menzogne.
La navigazione infatti è spesso dispersiva. Attraverso poche parole chiave si arriva tantissimi contenuti i quali rimandano a loro volta ad altri documenti, aprendo un numero infinito di finestre. È il bello della Rete, no? 
I ragazzi che non hanno le idee chiare vanno incontro a delle difficoltà:
Quando dire basta e smettere la ricerca? 
Come riconoscere una via di ricerca feconda da una che non porta a nulla? 
Come distinguere le fonti autorevoli da quelle poco utili o addirittura fake?
Gli studenti non sempre si pongono consapevolmente queste domande e dunque possono subirne passivamente gli effetti rendendo il loro studio poco produttivo.

Il secondo passo è quello di guidare i ragazzi a capire quali siano i sussidi più utili ad ognuno di loro per apprendere e/o approfondire e come resistere alla tentazione di copiare, in rete si possono trovare compiti già fatti la cui qualità però non sempre è all'altezza. Anche in questo caso, il compito degli adulti è quello di aiutare gli studenti a comprendere le conseguenze negative di questo gesto che oltre a non essere utile al proprio apprendimento (anzi, a lungo andare rischia di creare delle lacune incolmabili) non permette di imparare a selezionare, gestire ed utilizzare vari contenuti e testi per realizzare qualcosa di proprio ed originale.

Per approfondire questa tematica ti consigliamo i testi presenti nella nostra Psicobiblioteca:
- C. Cornoldi, R. De Beni “Imparare a studiare 2. Strategie, stili cognitivi, metacognizione e atteggiamenti nello studio”.
- Papert, Seymour "Mindstorms: bambini, computers e creatività".



venerdì 29 ottobre 2021

[MOTIVIAMOCI pillole strategiche] DA DOVE ARRIVANO LE INFORMAZIONI PER STUDIARE?


La necessità di formare a distanza dettata dalla pandemia che ci ha colpiti durante gli ultimi 2 anni scolastici, ha fatto scoprire a studenti e docenti nuove modalità di trasmettere il sapere. Inoltre docenti di ogni ordine scolastico hanno usato sussidi diversi dal “solito” libro di testo per spiegare e/o valutare gli studenti.
Anche gli studenti, dal canto loro, hanno utilizzato tutti i mezzi a loro disposizione (a casa) per ricavare le informazioni utili ad ottenere una valutazione positiva.
Usare tutti i sussidi a propria disposizione in modo proficuo ed elaborando in modo attivo il materiale, aiuta lo studente ad avere un buon successo scolastico.

Cosa intendiamo per sussidi?
I libri di testo adottati oggi dalle scuole sono miniere di informazioni racchiuse nel testo, sintetizzate nelle mappe di fine capitolo, arricchite da immagini, didascalie, cartine... Lo studente spesso tende ad ignorare ciò che non è testo scritto non sapendo che tutto ciò che arricchisce il testo non è abbellimento ma sussidio utile all’apprendimento. Una cartina colorata che spiega la divisione di un territorio tra diverse popolazioni o il loro spostamento nel tempo, è un utilissimo modo di memorizzare visivamente un paragrafo di storia.

I sussidi vanno utilizzati così come sono?
Qui entra in gioco il concetto di “elaborazione” e di utilizzo dei sussidi nel modo più utile. Per comprendere cosa mi sia più utile devo sapere quale sia il mio modo di apprendere oppure posso provare ad utilizzare tutti i sussidi a mia disposizione e scoprire quali mi aiutano a comprendere un concetto e a memorizzarlo meglio.
E’ importante non solo imparare a usare i sussidi di base ma anche riconoscere come usarli e capire quando essi sono veramente utili (ad esempio, incontrando una parola nuova è inutile utilizzare il vocabolario inutile se il suo significato si può estrapolare dal contesto in cui è inserita).
Se invece, ti aiutano le immagini del libro fotocopiale e incollale sulla tua mappa riassuntiva! Se lo schema a fine capitolo è un buon punto di partenza per ripetere ad alta voce non perdendo nessun concetto importante usalo! In fin dei conti, i libri di testo costano così tanto…sfruttiamo tutto ciò che ci offrono al loro interno!

Familiarizzare con l’uso dei sussidi e imparare ad utilizzarli indubbiamente può portare vantaggi riscontrabili anche nella vita extrascolastica, ad esempio saper leggere e quindi trovare velocemente le informazioni necessarie guardando la mappa della metropolitana o saper orientarsi guardando una cartina geografica quando lo smartphone è scarico e Google maps inutilizzabile.

Per approfondire questa tematica ti consigliamo i testi presenti nella nostra Psicobiblioteca:
- C. Cornoldi, R. De Beni “Imparare a studiare 2. Strategie, stili cognitivi, metacognizione e atteggiamenti nello studio”
- Piaget, Jean "Psicologia dell'intelligenza" (traduzione di Dino Di Giorgi, presentazione di Alberto Marzi. - 5. ed.)
- Moro, Walter "Guida alla lettura delle immagini: per insegnanti della scuola elementare"
- Pontalti Beatrice "Laboratorio mappe: attività didattiche con schemi, mappe mentali e concettuali"


venerdì 22 ottobre 2021

[MOTIVIAMOCI pillole strategiche] ELABORAZIONE ATTIVA DEL MATERIALE DI STUDIO

Innanzitutto cosa vuol dire elaborazione? Significa raccogliere, analizzare e trasformare le informazioni che riceviamo per poterle utilizzare. In particolare in psicologia vengono individuate tre fasi principali dei processi di elaborazione mnestica:
- fase di codifica: si riferisce al modo in cui l’informazione viene inserita in un contesto di informazioni precedenti. Tale nuova informazione viene trasformata in un codice che la memoria riconosce.
- fase di ritenzione: il ricordo viene consolidato e stabilizzato in una condizione stabile e a lungo termine.
- fase di recupero: consiste nel recuperare l’informazione dalla memoria affinchè possa essere utilizzata.
L’intero processo di elaborazione mnestica nelle sue diverse fasi può essere influenzato da diversi fattori attentivi e motivazionali, dalla profondità di elaborazione dello stimolo, dalla rilevanza emotiva dello stimolo stesso, nonché dall’umore e dallo stato emotivo del soggetto.

Come si può facilitare tutti questi processi? Usando delle strategie attive!
Avere un atteggiamento attivo aiuta perchè ci consente di diventare padroni del nostro apprendimento dirigendolo nella direzione a noi più utile e meno faticosa.
L’elaborazione e lo studio attivo iniziano già in classe prestando attenzione alla lezione, interagendo, facendo domande all’insegnante se non si ha capito qualcosa o si hanno delle curiosità.
Si, lo sappiamo che certe lezioni sono davvero noiose, in questi casi provate a cambiare punto di vista e a cercarne comunque i vantaggi: seguire attentamente la lezione in classe significa meno lavoro a casa e più tempo per fare quello che vi piace...non è una motivazione convincente?
Per aumentare la concentrazione in classe ed evitare di distrarti, sintonizzandoti sulla lezione puoi semplicemente iniziare dal prendere appunti.

Scrivere durante la lezione non solo serve a capire quali sono i punti che più interessano al professore, cioè quelli che potrebbero essere chiesti all’interrogazione o inserirà come domanda nel compito in classe, ma consente anche di iniziare a memorizzare i concetti di base. Insomma, stare attento in classe e appuntare ciò che il docente spiega serve a farti risparmiare tantissimo tempo a casa, circa il 50%, e soprattutto a migliorare la qualità del tuo apprendimento. 

Prendere appunti però non significa scrivere tutto ciò che il professore dice: annota solo i concetti chiave (di solito sono quelli che il prof ripete più spesso); rielabora da subito i concetti con parole tue (tranne nel caso di quelle definizioni che devono essere prese in modo preciso); usa abbreviazioni, simboli, elimina parole inutili, non preoccuparti di scrivere in bella grafia.

Anche durante l'interrogazione dei compagni è molto vantaggioso ascoltare ed essere attivi invece di usare di nascosto il cellulare. Scrivi un elenco delle domande che l’insegnante pone (con grandissima probabilità, nel corso dei giorni potrai osservare come queste si ripeteranno) ti sarà poi molto utile come guida per lo studio a casa e ti permetterà di ridurre ancora di più il tempo passato sui libri perchè avrai sentito tante volte le risposte e sarai già quasi pronto per il tuo turno di interrogazione.

E una volta a casa?
La strategia più efficace è di riguardare il pomeriggio stesso gli appunti presi in classe, integrando le informazioni presenti sul libro di testo e trascriverli usando penne e pennarelli colorati per evidenziare i concetti più importanti e stimolare così anche la memoria visiva.
Altro metodo per lo studio attivo è costruire delle mappe che ti aiuteranno nella comprensione e a supportare la memorizzazione e/o il recupero delle informazioni.

venerdì 15 ottobre 2021

[MOTIVIAMOCI pillole strategiche] HAI MAI SENTITO PARLARE DI METACOGNIZIONE?

Per metacognizione si intende la consapevolezza del soggetto rispetto ai propri processi cognitivi e il controllo esercitato su questi. In altre parole vuol dire permettersi di adottare il metodo di studio più appropriato al proprio modo di apprendere. 
Sembra un parolone difficile, in realtà nasconde una pratica importante per ciascuno studente (e non solo).
Cosa significa davvero “metacognizione”? Perché è così fondamentale per lo studio e l’apprendimento?
La metacognizione è il pensiero sul pensiero, il ragionamento del ragionamento, in pratica è quella riflessione che si fa, o che si dovrebbe fare, sul funzionamento stesso della mente e sui processi che essa mette in atto. Ha a che fare con la consapevolezza, con il controllo, con la scelta.


Nel campo dell’apprendimento, la metacognizione si concretizza in mille modi diversi e svolge un ruolo cruciale.
Applicare la metacognizione è la differenza che passa tra uno studente passivo e inconsapevole, che studia così come gli viene, non si pone grandi domande e si ritrova spesso ad avere risultati mediocri, e uno studente attivo, consapevole, che mette in atto strategie definite sulle quali ha totale padronanza. Capace di capire la natura del compito, dei processi in esso implicati e riconoscere le relazioni di un compito nuovo con uno vecchio per il quale la strategia era stata appresa e applicata con successo. Senza questa visione generale del funzionamento della nostra mente difficilmente i due compiti sarebbero riconosciuti come simili e la strategia recuperata.

Metacognizione significa sapere che esistono strategie più appropriate per affrontare certi compiti e conseguentemente mettere in atto tutti quei processi metacognitivi di controllo, come valutare la difficoltà o l’importanza di un compito, porsi obiettivi, decidere le strategie da usare, valutare i risultati e trarne le conseguenze.
Insomma, c’è una bella differenza tra chi studia come ha sempre studiato, come gli viene o come gli è stato spiegato ma senza rifletterci su e chi ha una chiara visione d’insieme e poi applica volontariamente un metodo di studio, una strategia e delle tattiche. Spesso questa differenza si vede anche nelle valutazioni e nella “fatica” impiegata per studiare e prepararsi a verifiche ed interrogazioni. Grazie alla capacità metacognitiva, ad esempio, si può provare ad anticipare le domande del compito in classe e il livello di prestazione richiesto fino a prevedere il risultato ottenuto
È per questo motivo che è INDISPENSABILE riflettere sul proprio modo di pensare e i processi messi in atto in ambito cognitivo quando si studia. Questa riflessione sicuramente porterà a buoni risultati.

Per approfondire questa tematica ti consigliamo i testi presenti nella nostra Psicobiblioteca:
- C. Cornoldi, R. De Beni “Imparare a studiare 2. Strategie, stili cognitivi, metacognizione e atteggiamenti nello studio”.
- F. Pazzaglia et all. "Empowerment cognitivo e prevenzione dell'insuccesso"



mercoledì 13 ottobre 2021

DOPOSCUOLA MAPPATURA - Vigevano e dintorni - agg. OTTOBRE 2021

COME DICI? 
TUO FIGLIO NON STA ANDANDO BENE A SCUOLA? 
NON SA STUDIARE?
SEI IN CERCA DI UN DOPOSCUOLA?
SEI UNO STUDENTE E VORRESTI MIGLIORARE A SCUOLA? 
ABBIAMO LA SOLUZIONE PRONTA PER TE…


SCARICA AL LINK la III ed ottobre 2021
(I ed febbraio - II ed giugno 2021)

La terza edizione è stata TRADOTTA IN:
Nell’ambito del progetto “Una regia extrascuola: un ponte sul mondo” si è pensato di dare risposta ad un bisogno comune a molte famiglie, ovvero trovare qualcuno che aiuti il proprio figlio nello studio. La prassi è il classico giro di telefonate o messaggi tra i propri conoscenti per chiedere consiglio, per avere un contatto tramite il passaparola. 
Bisogno sentito anche dai docenti quando si trovano a dover dare una risposta ad un genitore durante un colloquio, o direttamente ad un loro alunno, nel momento in cui gli viene chiesto di suggerire un servizio dove poter andare nel pomeriggio per essere aiutati a studiare.
Abbiamo lavorato per risparmiarvi questo passaggio, mettendovi direttamente a disposizione un archivio di contatti (di servizi sia pubblici che privati) che forniscono supporto extrascolastico allo studio, per orientarvi con facilità tra le opportunità del territorio di Vigevano e dintorni, in caso di difficoltà scolastiche o per incrementare le competenze.
Nella mappatura trovate solo servizi in cui operano professionisti esperti e dunque capaci di intervenire nel modo più adeguato ad ogni specifica situazione.

La mappatura è stata realizzata grazie alla collaborazione del Coordinamento del Volontariato di Vigevano con alcuni studenti volontari del Biennio del Liceo Ginnasio “B. Cairoli” – Indirizzo Scienze Umane. I volontari, supportati da operatori esperti, hanno pensato e costruito una survey online per raccogliere le principali informazioni sui servizi di interesse, erogati dalle organizzazioni, pubbliche e private, disponibili sul territorio. I risultati sono poi stati raccolti e sistematizzati. 
La Mappatura resterà a disposizione del territorio e sarà costantemente aggiornata.

Richiedi la mappatura dei servizi di supporto extrascolastico allo studio, presenti sul territorio (Vigevano e dintorni) 
alla mail creativamente.pv.azioni@gmail.com
oppure
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scegli il servizio più adatto a te...
e...
inizia il tuo percorso di miglioramento scolastico!

venerdì 8 ottobre 2021

[MOTIVIAMOCI pillole strategiche] DI CHI E’ IL MERITO O LA COLPA?

Un diverso aspetto della motivazione allo studio è legato alle attribuzioni causali cioè quelle spiegazioni che ti dai quando ottieni buoni o cattivi risultati in un'interrogazione, un compito in classe, nello sport che pratichi…
La teoria di Weiner sottolinea come le attribuzioni casuali influenzino profondamente i comportamenti futuri. Le persone in genere attribuiscono i loro successi e fallimenti a diverse cause: alcune sono più funzionali di altre per imparare. 

Quando realizziamo dei successi siamo contenti e soddisfatti di noi stessi, ma anche i fallimenti possono essere momenti importanti di apprendimento. È importante chiedersi perché le cose siano andate proprio così, individuare le cause che tu ritieni abbiano influito maggiormente sul tuo successo o insuccesso, interrogandoti su come hai preparato la prova di verifica ma anche cercando informazioni dagli insegnanti.
Un insegnante che afferma: “Bravo! Si vede che hai studiato in modo approfondito!” piuttosto che: “Questo compito era facile e sei riuscito a prendere la sufficienza, la prossima volta studia di più”, incide sull’attribuzione casuale dell’alunno: nel primo caso il successo è dovuto all’impegno (dimensione interna) mentre nel secondo alla semplicità del compito (dimensione esterna).
Di conseguenza le attribuzioni incideranno sull’apprendimento scolastico perché influenzano le aspettative di riuscita, la persistenza di fronte alla complessità della situazione affrontata, la scelta del livello di difficoltà del compito, le emozioni, la motivazione, le prestazioni cognitive e il senso di autoefficacia.


Gli studenti che attribuiscono principalmente all’impegno i loro successi o insuccessi insistono maggiormente nei compiti più difficili, maturano la convinzione di saper individuare in modo autonomo gli obiettivi, gli strumenti per raggiungerli, assegnano un maggior ruolo al controllo delle decisioni personali che non agli eventi esterni.
Al contrario, chi è abituato a non riuscire crede di non farcela in situazioni simili a quella in cui ha fallito. Questa idea, secondo la quale non è possibile fare niente per riuscire bene, porta il soggetto ad abbandonare subito il compito, senza persistere o provare strategie alternative di risoluzione e a formulare attribuzioni di questo tipo: sono sfortunato, il compito era troppo difficile, c’era troppo poco tempo, sono poco intelligente, non ho nessuno che mi aiuti, è colpa dell’insegnante che non mi capisce.

Sarebbe auspicabile far comprendere agli alunni che i loro risultati siano raggiungibili essendo determinati e tenaci, premiandone l’impegno. 
Per concludere ricordiamo che l’impegno è specifico per ogni situazione e quindi altro fattore determinante è imparare ad essere strategici.

domenica 3 ottobre 2021

[MOTIVIAMOCI pillole strategiche] LA MOTIVAZIONE: UN MATTONE FONDAMENTALE PER LA COSTRUZIONE DELL’APPRENDIMENTO

La motivazione è la forza che ci spinge a fare. Essere motivati a svolgere un’attività vuol dire avere la giusta spinta a concluderla in modo soddisfacente, dunque avere o creare una motivazione per ogni nostro impegno è un segreto per riuscire meglio e dimostra maturità.

Essere motivati nello studio favorisce l'apprendimento, migliora le competenze personali e scolastiche, aumenta l'autostima e la soddisfazione e permette lo sviluppo di altri ingredienti fondamentali come il desiderio di apprendere, la ricerca di nuove informazioni, la curiosità, la ricerca di nuove strategie e una maggiore forza di volontà.
Inoltre, essere motivati aiuta a superare le difficoltà, non abbattendosi davanti agli insuccessi ma cercando soluzioni nuove, arricchenti e quindi nuove strategie per favorire l’apprendimento.
Al contrario, studenti che incassano molti insuccessi e fallimenti dovuti al basso impegno scolastico di certo non saranno motivati a studiare, e vedranno ciò come un obbligo e talvolta qualcosa di inutile. Questo ovviamente si ripercuote su immagine di sé, autostima e comportamento.

Esistono due tipi di motivazione:
La motivazione intrinseca è una spinta a mettere in atto azioni volte a gratificare se stessi, per mettersi in gioco, sentirsi competenti, si agisce per sfida con se stessi, curiosità, interesse, desiderio ed espressione del sé.
La motivazione estrinseca è mossa da gratificazioni e ricompense esterne. Si attua un comportamento per ottenere qualcosa, mostrarsi ad altri o evitare punizioni o rimproveri.
La prima ha maggiori effetti positivi poiché coinvolge maggiormente l’individuo. 
Uno studente che studia per il piacere di apprendere, per interesse, per la consapevolezza dell’importanza dell’apprendimento e dell’aumento delle competenze personali, sarà maggiormente coinvolto ed efficiente di un altro che studia e fa i compiti per ottenere buoni voti, far contenti docenti e non deludere le aspettative dei genitori.
Quindi un ottimo modo per iniziare a lavorare sulla motivazione allo studio è partire dalle caratteristiche del ragazzo, dai suoi interessi e sue abilità, sfruttandole al meglio per offrire esperienze di successo motivanti.
Ma sappiamo bene che a scuola ci sono materie più ostiche di altre o altre che proprio non sopportiamo, quando il compito o la materia non è abbastanza attraente può diventarci meno ostile se riusciamo a vedere alcuni suoi benefici anche a lunga scadenza, in questi casi è possibile creare volontariamente una motivazione cercando una possibile utilità dell’attività richiesta.

Altra strategia importante è porsi degli obiettivi di studio che aiutino a focalizzarsi nella giusta direzione e a convogliare le energie verso una meta chiara e concreta.
Evita di porti obiettivi esagerati e difficili da raggiungere perché questo può portare a sentirsi molto frustrati se non si riesce a portare a termine il proprio obiettivo. E’ meglio organizzare lo studio in tappe, in micro obiettivi, come quando si gioca con i Lego, tanti piccoli mattoncini messi insieme formano un muro solido. Ad esempio, scegli un numero di pagine che pensi di essere facilmente in grado di studiare in quella mattina o pomeriggio. Eventualmente se poi ti rimane tempo puoi decidere di buttarti avanti un pochino per il giorno dopo.
Studiando in questo modo proverai più soddisfazione perché sentirai di aver portato a termine quanto prefissato e pian piano aumenterai la fiducia nella tua capacità di rispettare i tuoi obiettivi.
Avere obiettivi precisi migliora la motivazione, l’organizzazione e ti fa giungere più velocemente al traguardo.

venerdì 1 ottobre 2021

ULTIMI GIORNI PER ISCRIVERSI AL CORSO S.O.S SCUOLA

Come fare per cercare di aumentare la motivazione allo studio quando vi sono i segni di un cedimento, o addirittura cercare di farla ritrovare quando se ne è andata?

Già lo psicologo russo Lev S. Vygotskij introdusse il seguente concetto: il comportamento umano non può essere compreso se non si tiene conto del contesto in cui esso si sviluppa. Non nasciamo membri della società, piuttosto siamo predisposti alla socialità e impariamo ad essere membri della società. Ognuno di noi nasce in una struttura sociale entro la quale incontra persone che si prendono cura di lui, persone che risultano oggettivamente importanti in quanto sono esse che gli definiscono le coordinate, le risorse e i limiti entro i quali conoscere e costruire i significati del proprio mondo. Assumere un’identità significa essere collocati ed avere un posto specifico nel mondo in cui quell’identità trova senso.

Quindi, i genitori, la scuola e ogni contesto di vita assume un ruolo importante per il ragazzo, per aiutarlo a sostenere la sua motivazione allo studio e a diventare una persona che adotta strategie efficaci nel mondo. Molte volte le cose non vanno così bene e la motivazione allo studio inizia a scricchiolare. Può così instaurarsi un processo negativo che porta ad un progressivo peggioramento dei risultati scolastici fino a condurre ad una sorta di disinteresse per la scuola stessa.

SEI UN GENITORE, UN INSEGNANTE, UN EDUCATORE 
o semplicemente ti incuriosisce l’argomento? 
Fino a domani sei ancora in tempo ad iscriverti al corso SOS SCUOLA. 
Percorso per genitori ed educatori per sostenere gli studenti allo studio.

Nelle precedenti edizioni del corso, i partecipanti, si sono confrontati su varie tematiche legate all'apprendimento e alla motivazione allo studio. Sono stati analizzati i meccanismi, soprattutto di tipo psicologico, che possono portare gli studenti a "disinteressarsi" alla scuola, preoccupando e mettendo in crisi genitori e insegnanti. Sono state inoltre discusse strategie per un'efficace organizzazione dei tempi e degli spazi, sia a scuola che a casa, per lo svolgimento dei compiti.

venerdì 24 settembre 2021

riparte S.O.S. SCUOLA percorso per genitori ed educatori sulla motivazione allo studio

Ebbene sì, è arrivato il momento tanto temuto da molto genitori: dopo 15 giorni circa di ripresa, ora si ritorna a fare sul serio a scuola!

Qualsiasi sia il grado di istruzione scolastica che gli alunni frequentano, la domanda del genitore è sempre la stessa: “Come sarà questo anno scolastico? Avrà voglia di studiare!”. In realtà, sarebbe maggiormente efficace un cambio di punto di vista: "...sarò in grado di motivare mio figlio per lo studio? Incontrerà insegnanti in grado di incuriosirlo?"
Infatti, alla fine, sui genitori ricade la responsabilità di seguire il figlio nel percorso scolastico: fardello aumentato dallo “spauracchio” di alcuni insegnanti che “ suo figlio è intelligente ma non si applica”.
Abbiamo spesso l'occasione di stare a contatto con genitori, ragazzi ed in generale il mondo della scuola. In materia di psicologia scolastica, psicologia dell’apprendimento e motivazione allo studio ci confrontiamo e aggiorniamo per rispondere a domande tipo: come possiamo rispondere alle domande (almeno le più frequenti) di genitori, insegnanti e ragazzi? Da qui, sono nati anche i progetti "UNA SCUOLA GRANDE COME IL MONDO" Bando Volontariato 2012 e "UNA REGIA EXTRASCUOLA:UN PONTE SUL MONDO" Bando Volontariato 2020, in fase di chiusura.

Da cosa nasce la scarsa motivazione dei ragazzi nei confronti della scuola? I fattori in gioco sono talmente tanti! E’ possibile migliorare qualcosa, per rendere a questi poveri malcapitati del sapere più comprensibile l’utilità dell’apprendere ed avere un buon rendimento?
E…cosa fare per alleviare le fatiche dei genitori? 
E’ nata, quindi, l’idea di avviare un corso per aiutare genitori ed insegnanti a comprendere come aiutare a loro volta i ragazzi ad aumentare la propria motivazione nei confronti dello studio.
Tutto nasce dalla necessità di comprendere le motivazioni alla base della scarsa motivazione, per poter utilizzare strumenti ed attività pratiche efficaci a migliorare gli atteggiamenti.

Il corso, della durata di 5 incontri, si terrà presso la Biblioteca Civica “L. Mastronardi” a partire da martedì 5 ottobre 2021, h 19.30 - 21.00.
Per conoscere tutti i dettagli relativi al programma ed alle iscrizioni:
evento FB e link al sito della Biblioteca

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venerdì 3 settembre 2021

[MOTIVIAMOCI pillole strategiche] COME TROVARE LA MOTIVAZIONE PER RICOMINCIARE LA SCUOLA


L'estate è ormai agli sgoccioli, le vacanze sono terminate, per tutti è arrivato il momento di tornare ai propri doveri, chi al lavoro e chi sui banchi di scuola. 
La ripresa scolastica è un momento che coinvolge l’intera famiglia, la quale deve riacquisire i ritmi della vita quotidiana, riorganizzare impegni, regole e orari, ben diversi da quelli più rilassati delle vacanze estive, quindi spesso questo periodo viene vissuto come la fine del divertimento, senza che si intravedano prospettive piacevoli. 

Sicuramente la scuola è un impegno, studiare è faticoso e come per ogni nuovo inizio gli aspetti emotivi coinvolti possono essere vari, da quelli più positivi come la gioia di ritrovare i vecchi amici, la possibilità di stringere nuove amicizie, la curiosità di affrontare nuove sfide e opportunità di studiare nuovi argomenti utili, possono esserci materie mai affrontate in precedenza, che potrebbero rivelarsi molto stimolanti. Ahimè l’inizio dell’anno scolastico, in alcuni casi, porta con sé anche aspetti più negativi, come la preoccupazione di non essere all’altezza o di riattivare vecchi meccanismi vissuti come insuccessi scolastici, essere presi in giro o sentirsi giudicati/presi in giro…

E allora come fare ad iniziare col piede giusto? 
Nelle due settimane precedenti l’inizio delle lezioni si possono iniziare a programmare una serie di attività d’avvicinamento.
- ritornare gradualmente a ritmi di sonno il più possibile vicini a quelli dell’anno scolastico, quindi anticipare la sveglia e iniziare ad andare a dormire un pochino prima (si lo sappiamo, questa probabilmente sarà la parte meno piacevole!). 
- risvegliare anche l’abitudine allo studio, approfittandone per fare un ripassone. Identificare un tempo preciso della giornata da dedicare alle attività di studio, non solo servirà a rinfrescare i concetti appresi ma soprattutto a rimettere in moto il cervello e a riprendere l’abitudine quotidiana allo studio, seppur ancora con un ritmo blando. Magari si possono utilizzare i tanti esercizi interattivi proposti in rete per farlo in modo più piacevole o magari prevedere qualche pomeriggio di studio con un piccolo gruppo di compagni. 
- provvedere a preparare uno spazio adeguato per studiare, quindi se nel corso dell’estate sulla postazione studio si sono accumulati gli oggetti più disparati che nulla centrano con la scuola meglio trovare loro un altro posto e fare un po’ di ordine. L’ordine intorno facilita la concentrazione e spesso si riflette in ordine mentale. 
- fare un po’ di shopping, comprare e rinnovare i materiali scolastici può essere un’attività molto divertente. Scegliere lo zaino nuovo e l’astuccio, se necessitano di essere cambiati, o più semplicemente scegliere il diario, o il disegno della copertina dei quaderni. Questi acquisti permetteranno di recuperare il contatto con la scuola e le attività ad essa connesse. E perché no, magari lo shopping può prevedere anche un nuovo capo d’abbigliamento, che vi faccia sentire bene, da sfoggiare il primo giorno di scuola.

Nella vostra marcia di avvicinamento ripensate ai piccoli attimi piacevoli della scuola, come il suono della campanella che annuncia l’intervallo o la fine della giornata di lezione, le battute con i compagni su qualche strafalcione commesso dall’insegnante, il rivedere in corridoio il ragazzo/a che ci faceva battere il cuore…
E poi, dai…I primi giorni di scuola non sono poi così pesanti: grazie all'orario provvisorio, c'è ancora un po' di tempo per prepararsi alla ripresa della scuola vera e propria e perfino ancora l’opportunità di un weekend settembrino al mare/montagna o qualche bella gita fuoriporta per alleggerire la settimana e la ripresa delle attività.


martedì 15 giugno 2021

Al via la seconda indagine per la MAPPATURA ESTIVA

Il Coordinamento del Volontariato di Vigevano, in collaborazione con il Centro Studi Creativamente APS, ha realizzato nel mese di febbraio 2021 una mappatura dell’offerta extrascolastica socio-educativa, rivolta alle famiglie del territorio con l'obiettivo di creare un archivio di contatti per i genitori e gli studenti in modo da orientarsi con facilità tra le opportunità disponibili sul territorio lomellino, in caso di difficoltà scolastiche o per incrementare le proprie competenze.
Il documento è scaricabile gratuitamente dal sito ufficiale del Comune di Vigevano.                      CLICCA QUI
oppure sui nostri canali Social (FB e IG)
oppure dal nostro blog, dove c'è una pagina riassuntiva del progetto che ti invito a visionare. CLICCA QUI se ancora non l'hai vista!

Entro fine mese, sarà diffuso un aggiornamento della Mappatura con l'intenzione di inserire nuove realtà che riprenderanno le attività, post chiusure COVID, e per aiutare le famiglie in cerca di attività di approfondimento estivo.

La mappatura è una delle azioni previste dal progetto “Una regia extrascuola: un ponte sul mondo”, capofila Coordinamento Volontariato Vigevano, in partnership con il Centro Studi Creativamente-APS e l’Università per il Tempo Libero e la Terza Età Luisa Rossi-APS. Il progetto ha ottenuto il finanziamento di Regione Lombardia nell’ambito del Bando 2020 a sostegno delle attività di volontariato e del Terzo Settore.

SEI UNA REALTA' che svolge attività di 
servizi extrascolastici sul territorio Lomellino?
La mappatura è realizzata attraverso il questionario compilabile
INVIA LA TUA SCHEDA ENTRO IL 21/06/2021
verrai così inserito nella revisione estiva
Per eventuali chiarimenti o supporto al 3385831727.