mercoledì 13 aprile 2022

#leggerefabene SBLAM 22 - invito per i docenti

Come CENTRO STUDI CREATIVAMENTE supporta da sempre l'interesse e l'amore per la lettura nell'ambito scolastico, extrascolastico e associazionistico. Miriamo ad aiutare i giovanissimi studenti nelle loro attività scolastiche ed extrascolastiche, coinvolgendoli in un'ottica complessiva come soggetti all'interno del mondo, dove spesso non è facile orientarsi. Ed è proprio in questo senso che la lettura può venire considerata: un faro che illumina la rotta e permette di navigare anche di notte, senza avere paura di smarrirsi nei meandri dell'oceano. Il libro non deve essere percepito come un'imposizione meramente scolastica, ma un amico che si sceglie autonomamente in base alle proprie esigenze e al proprio sentire.

Abbiamo così aderito e sosteniamo il progetto "SBLAM" (acronimo di Sistema Bibliotecario della Lomellina Album Multimediale) che nasce in seno al Sistema Bibliotecario della Lomellina (di cui siamo parte) con la collaborazione dell'Associazione Hamelin, la quale si occupa del di una formazione specifica per lo sviluppo della lettura negli adolescenti.
Nasce come progetto scommessa nel 2019 e si concretizza come una rete tra scuola e territorio che coinvolge sinergicamente più realtà e soggetti educativi. Il principio che sta alla base è promuovere la lettura tra i giovani, avvicinando e motivando il più possibile bambini e ragazzi alla lettura, attraverso strategie che, al giorno d'oggi, puntano molto sulla multimedialità e l'utilizzo di sistemi informatici.

“SBLAM” è una sorta di “database” che collega le varie biblioteche della regione Lomellina e propone dei titoli selezionati.

Il nodo cruciale consiste nel creare una rete di collaborazione sempre più ambia nel territorio e, dunque, formare adeguatamente i vari enti e associazioni, nonché il personale docente in quanto gli enti scolastici sono il punto di partenza e il terreno fertile per inserire la lettura come uno strumento di crescita personale.

Progetto “SBLAM” vi aspetta 
per la formazione dei docenti 
il 20/04/2022 e il 12/05/2022 
dalle ore 15 alle ore 17.00 
con Nicola La Forest.

E' attivo un GRUPPO DI CONDIVISIONE interno al progetto PSICOBIBLIOTECA, volto a sostenere il #leggerefabene.
Referente Erika GARDIN - VUOI ESSERE DEI NOSTRI? 
scrivici su creativamente.pv.azioni@gmail.com

domenica 10 aprile 2022

BISCOTTI PASQUALI

Pronti per mettere le mani in pasta? Divertimento da leccarsi i baffi!


INGREDIENTI
150 g di farina
1 cucchiaino di lievito in polvere
15 g di cacao in polvere
50 g di zucchero di canna
65 g di burro freddo a cubetti
45 g di miele liquido
2-3 cucchiaini d’acqua 


PROCEDIMENTO
Scaldare il forno a 180°C.
Impastate la farina, il lievito in polvere, il cacao, lo zucchero, il burro e il miele e amalgamateli fino a ottenere un impasto sabbioso. 
Aggiungete l’acqua e impastate fino a ottenere una palla omogenea.
Trasferite la pasta sulla spianatoia leggermente infarinata e stendetela con il mattarello a uno spessore di circa 5 mm.    
Ritagliate i biscotti con gli appositi stampini (o appoggiando un modello precedentemente disegnato sulla carta forno sulla pasta dei biscotti e ritagliandoli con la rotella). 
Disponeteli poi sulla teglia ricoperta da carta forno. 
Cuocete nel forno caldo per 25 minuti e lasciateli raffreddare prima di decorarli.

DECORAZIONE
cioccolato bianco tritato, riccioli di cioccolato bicolore, granella di mandorle, granella di nocciole, mirtilli rossi essiccati

Sciogliete il cioccolato bianco a bagnomaria  o nel microonde.
Spennellate il cioccolato fuso su un lato dei biscotti e cospargeteli di frutta secca e riccioli di cioccolato. Se preferite create un motivo decorativo a vostro piacere.
Lasciate raffreddare e indurire il cioccolato prima di servire i biscotti. 

Potete conservarli in un vaso a chiusura ermetica al riparo dalla luce per circa 2 settimane oppure confezionarli in bustine trasparenti e infiocchettarli come più vi piace e trasformarli in un originale idea regalo per Pasqua.


domenica 3 aprile 2022

UN LABIRINTO PER IMPARARE DIVERTENDOSI

In un solo gioco, una palestra che allena l’ingegno (costruire il gioco), la capacità di creare delle sequenze logiche, le abilità motorie, l’equilibrio e la coordinazione.


COSA SERVE

rotoli di carta igienica o da cucina vuoti

una scatola di cartone bassa e larga 
(ad esempio quella delle scarpe o contenitori che i supermercati scartano)

forbici, colla (tipo vinilica), pennarello

una pallina leggera 
(che è possibile costruire appallottolando della carta d'alluminio)


COME FARE
1. Tagliate i rotoli in pezzi lunghi circa 5 cm

2. Una volta ottenuti 10 pezzi (o anche di più se volete complicare il gioco), posizionateli a caso nella scatola. Fate attenzione a lasciare abbastanza spazio tra l’uno e l’altro, in modo che la pallina possa passare tra i vari pezzi senza incastrarsi

3. Ottenuta la configurazione che vi piace incollate ogni pezzo e lasciate asciugare bene la colla (ci vorrà un’oretta di pazienza!)

4. Con un pennarello scrivete i numeri 1-10 (o in base a quanti pezzi avete messo) in ordine casuale.

5. Iniziate a giocare cercando di far rotolare la pallina nei piccoli tunnel nel corretto ordine

Al posto dei numeri potete scrivere le lettere dell’alfabeto, i giorni della settimana, i mesi, le parole di uno scioglilingua o di una canzoncina o quello che volete.

PRONTI....VIA...


sabato 2 aprile 2022

L' AUTISMO NON E' UNA MALATTIA MA UNA CONDIZIONE


Nel 2007 le Nazioni Unite decisero di istituire il 2 aprile quale giornata mondiale dell’autismo e associarono ad essa il colore blu in quanto esso rimanda a una sensazione di calma e accettazione, in un mondo multisonoro e frenetico, in cui le persone con autismo possono non sentirsi a loro agio. Una tinta che ha il potere di risvegliare il senso di sicurezza e il bisogno di conoscenza. Sono proprio questi i due temi che coinvolgono il mondo dell’autismo. La sicurezza intesa sia come la possibilità di vivere un’esistenza libera e protetta per le persone autistiche ed i loro genitori, sia come sicurezza del futuro. La conoscenza vista sia come ricerca scientifica, sia come consapevolezza per tutti nel sapere come comportarsi con una persona autistica.

L'autismo è un disturbo del neuro-sviluppo che si manifesta nei primi tre anni di vita del soggetto. In Italia si stima che 1 bambino su 77 (età 7-9 anni) presenti un disturbo dello spettro autistico. 
Il funzionamento della persona autistica impatta in aree specifiche, la comunicazione, l’interazione sociale, la ripetitività e la ristrettezza di interessi.

In occasione di questa giornata, la nostra socia Sara Cerastico (laurea in Sc.Educazione) vuole condividere con voi il ricordo di un’interessante incontro con il professor Lucio Moderato, al quale ha partecipato da neolaureata. Nonostante sia ormai passato qualche anno, quelle parole sono ancora ben impresse nella sua memoria…

…”Mi è piaciuta la definizione semplice ma evocativa, che il Professor Moderato ha dato dell’autismo: l’autismo è una condizione. Quest’ultima una parola alla portata di tutti che non categorizza, a cui è stata poi aggiunta una valutazione, ovvero l’autismo è una condizione complessa che, e questo è un mio parere personale, non può non prescindere dalle esperienze vissute e dalle ricerche scientifiche che in continuo aggiornamento cambiano lo scenario sul tema” dice Sara.

Lucio Moderato, deceduto lo scorso anno a causa del Covid, è stato uno Psicologo e psicoterapeuta, considerato uno dei massimi esperti italiani di autismo.
Oltre 20 anni fa ha iniziato a parlare in Italia di autismo e dei trattamenti terapeutici di tipo educativo-comportamentale idonei per migliorare questa condizione. Grazie a lui c’è stata una svolta positiva nella visione dell’autismo. Mentre intorno a lui, vari professionisti erano ancora legati a una visione dell’autismo che vedeva questo disturbo come derivante da un rapporto relazionale difettoso tra madre e figlio, dove una madre anaffettiva causava l’autismo nel bambino.
Il professore è stato tra i primi a capire che l’autismo fosse un disturbo del comportamento e non una patologia e ha insegnato che le possibilità contano più dei deficit.
La sua passione lo ha spinto a individuare una serie di modelli virtuosi che definiscono specificamente che cos’è l’autismo e che permettono di creare dei percorsi a beneficio di migliaia di soggetti autistici, migliorando in maniera significativa gli effetti della loro condizione, utilizzando un approccio globale alle disabilità intellettive a cui oggi tante strutture dedicate fanno riferimento e traggono ispirazione.
Con caparbietà e ostinazione cercava di insegnare qualcosa anche agli adulti con autismo che per altri esperti erano casi irrecuperabili, riuscendo comunque a trovare il modo di migliorarli e dando loro nuova dignità.