mercoledì 13 febbraio 2019

L'IMPORTANTE E' ESSERE CREATIVI

“La creatività è un tentativo di risolvere un conflitto generato da pulsioni istintive biologiche non scaricate, perciò i desideri insoddisfatti sono la forza motrice della fantasia ed alimentano i sogni notturni e quelli a occhi aperti” (Sigmund Freud)

“La creatività non è altro che un'intelligenza che si diverte” (Albert Einstein)

“La creatività è mettere in connessione le cose” (Steve Jobs) 


Sul dizionario della lingua italiana Treccani la creatività viene definita come la capacità di creare con l’intelletto, con la fantasia.
In psicologia, il termine indica un processo intellettivo che ha come fattori caratterizzanti: particolare sensibilità ai problemi, capacità di produrre idee originali, capacità di sintesi e di analisi, capacità di cogliere rapporti nuovi tra cose e/o idee, rinunciando a vecchi schemi di pensiero o abitudini.
Se ci chiedessero di immaginare una persona ricca di creatività la maggior parte di noi inizierebbe ad immaginare un individuo particolarmente stravagante o bizzarro, infatti la parola “creatività” è troppo spesso usata in riferimento a un campo ristretto di attività o professioni. Così, è opinione di senso comune che si tratti di una dote che hanno solo alcune persone, e applicabile solo a determinati campi. 
Numerose ricerche scientifiche hanno smentito queste convinzioni. Secondo uno studio del Copenhagen Institute of NeuroCreativity, approfondito dalla Lego Foundation, dai 3 ai 5 anni abbiamo una creatività piena che si aggira intorno al 98%, dai 13 ai 15 anni passa al 10% per poi diminuire ulteriormente dai 25 anni in poi attestandosi al 2%. 
Tutto questo è interessante perché riconosce a tutti la possibilità di essere creativi, certo, essa diminuisce con l’età, ma questo succede anche con la vista e mica per questo un giorno decidiamo di non vedere più le cose che ci circondano. La cosa bella è che la creatività può essere allenata, così come si allena un muscolo.
Da qui l’importanza di riconoscere e utilizzare il gioco e la creatività fin dal periodo scolastico come un’utile palestra per sviluppare società pronte ad accogliere i rapidi cambiamenti associati alla tecnologia e alla globalizzazione.
Adoperarsi per sperimentare nuove soluzioni concede oggi vantaggi competitivi notevoli. Questo nel mercato del lavoro fa la differenza.
Sollecitare la creatività negli alunni può allora aiutare questi ultimi a maturare sensibilità, pensieri e atteggiamenti meno convenzionali e più personali. Ad esempio l'incontro con l'arte stimola il pensiero e il giudizio critico, partendo dalle sensazioni e dalle emozioni, permette loro di stupirsi e di meravigliarsi, e di sviluppare la sensibilità creativa.
Nietzsche credeva che la vita e il mondo dovessero essere considerati come un'opera d'arte. Le personalità creative possono essere più propense a vedere il mondo in questo modo e a cercare costantemente opportunità di auto-espressione nella vita quotidiana. L'espressione creativa è espressione di sé, di bisogni, di desideri e della propria unicità.
Sfruttare le nostre passioni può essere un canale privilegiato per far emergere la creatività e aprire nuovi percorsi di vita.
Molte delle start up create da giovani imprenditori partono proprio da un’idea creativa nata per risolvere il problema di un lavoro che manca o non li soddisfa. Leggendo le interviste ad alcuni di loro si scopre come spesso tutto sia partito da una passione (musica, arte, moda, viaggi, cucina…) o da un’abilità che avevano “dimenticato” di possedere perché le circostanze li aveva costretti a metterla da parte, che fa capolino all’improvviso nella mente e da sogno ad occhi aperti si concretizza giorno dopo giorno.
Il piacere di cucinare con la nonna scoprendo nuovi gusti, di aiutare il nonno nell’orto o a fare le riparazioni in casa osservandone ogni minimo gesto per un’infinità di volte, il perdersi in una vecchia macchina fotografica o tra gli scaffali che profumano di libri sono tutti esempi di come anche le attività più scontate possano diventare esperienze uniche, come delle piccole personalissime perle che solleticano la mente. 
La creatività consente di portare fuori da sé ciò che si ha dentro in diverse “forme”. Come la magia che si crea quando un pittore sfiora con la punta colorata del pennello, una tela bianca ancora da riempire. Ma non si deve per forza esser pittori per iniziare a pensare da qualcosa di bianco, nullo, non ancora esistente e farlo diventare la nostra opera d’arte.

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Ecco alcune letture consigliate che puoi trovare nella Psicobiblioteca di Creativamente

Pensiero creativo: come sviluppare soluzioni originali per le sfide di tutti i giorni di Michael Michalko, Urgnano (BG): A. Roberti, 2011
Come diventare un esploratore del mondo: museo (d'arte) di vita tascabile di Keri Smith, Mantova: Corraini, 2011
Mindstorms: bambini, computers e creatività  di Seymour Papert, Milano: Emme, 1984