mercoledì 28 febbraio 2024

SALUTE, BENESSERE ED EDUCAZIONE

In questo nuovo post, che riprende la puntata del podcast di "17 BUONE RAGIONI - Idee per vivere l’Agenda 2030," che potrete ascoltare qui, prenderò spunto dal lavoro di un’associazione di Cremona e di una di Pavia per parlarvi dell’importanza di tutelare la salute, l’educazione e quindi in maniera più generale il benessere.

A Cremona il Gruppo Articolo 32 fornisce servizi sociosanitari gratuiti a coloro che sono esclusi dal Servizio Sanitario Nazionale.

PERCHE’ E’ IMPORTANTE GARANTIRE LA SALUTE A SOGGETTI RICHIEDENTI RIFUGIO IN ITALIA?
È un principio previsto dall’articolo 32 della Costituzione italiana, in quanto le persone presenti sul territorio italiano, hanno diritto ad avere delle cure che garantiscano la loro salute. Per cercare di superare le difficoltà derivanti da una differente cultura, grande aiuto viene dato dai centri di accoglienza ed è prevista anche la collaborazione con i servizi sociali. A tal proposito, abbiamo in Italia una figura riconosciuta, quella del mediatore culturale, un professionista di fondamentale importanza in quanto dotato di competenze linguistiche e conoscenze culturali utili ad accogliere gli immigrati, inizialmente sprovvisti di ogni mezzo di comunicazione efficace. Il mediatore aiuta e accompagna gli stranieri presso tutti gli enti preposti, come ASL, Servizi Sociali, tribunali, questure, carceri, organizzazioni no profit e associazioni di volontariato.
In ogni struttura è fondamentale mediare, garantendo la comprensione da entrambe le parti, ancor di più in ambito sanitario, dove, in caso di emergenza, è necessario un intervento rapido e organizzato. Tra i diritti umani, la salute è un diritto di tutti.

A Pavia invece, l'associazione Babele ODV, si dedica all'inserimento scolastico dei minori e al supporto delle famiglie, sia italiane che straniere. Garantendo in questo modo, oltre ad un regolare percorso scolastico, il coinvolgimento anche in progetti (come l’Erasmus) e attività utili per il futuro che le famiglie non si potrebbero permettere per motivi economici.

In questo ambito COSA PREVEDE IL RUOLO DELL’EDUCATORE e DELLO PSICOLOGO?
Gli educatori per svolgere i loro compiti in modo adeguato devono essere formati nell’ideazione, progettazione e svolgimento di progetti a medio e lungo termine, cuciti sui bisogni e le caratteristiche della persona, attraverso strategie mirate a garantire i primi risultati in breve tempo. Lo psicologo invece entra in gioco per garantire la tutela psicofisica, mirando alla gestione dello stress psicosomatico indotto dal cambio di luogo di vita e al rispetto della cultura di provenienza, utilizzando strategie specifiche volte a integrare l’immigrato e a indirizzarlo verso una formazione e un lavoro adeguato. 

Dott.ssa Rosita Romano, laureata in psicologia

mercoledì 21 febbraio 2024

SOLIDARIETA’ INDIVIDUALE per la lotta alla povertà e alla fame

Ciascuno di noi può contribuire alla solidarietà in azione, sia attraverso organizzazioni strutturate, sia attraverso azioni individuali. Ogni piccolo gesto conta nel raggiungimento obiettivi globali dell’Agenda 2030.
La puntata del podcast che potrete ascoltare qui racconterà di due progetti, esempi di solidarietà spontanea. 

A Pavia "Nessuno si salva da solo," progetto partito ad Aprile 2020 per supportare le famiglie in difficoltà, durante la pandemia attraverso donazioni di persone con un reddito garantito che,  per alcuni mesi, hanno devoluto una piccola quota del proprio stipendio in un fondo di solidarietà gestito dalla Caritas per coprire le spese di chi, come musicisti, piccole imprese, palestre si è trovato a reddito zero.

L’esperienza di Caritas Mantova, invece, ci racconta come la comunità possa fornire risposte concrete e rapide a emergenze sociali, contribuendo così alla nascita di nuovi Empori Solidali, piccoli supermercati dove poter fare la spesa gratuitamente in ambienti più dignitosi.

In questi progetti lo psicologo interviene in supporto a persone che per motivi oggettivi hanno problematiche legate ad esempio a motivi economici e che spesso provocano problematiche psico-fisiche.

Questo argomento ha fatto nascere in me la curiosità di ricercare se e come fossero collegate economia e psicologia. Sicuramente lo sono, innanzitutto sulla componente emotiva, in quanto perdere improvvisamente un posto di lavoro può causare seri rischi per la salute psicofisica del soggetto così come, al contrario, un guadagno troppo elevato potrebbe portare emozioni opposte ma non meno deleterie in quanto difficili da gestire e controllare. Mi sono anche chiesta, nel nostro ruolo di psicologi, come poter supportare e garantire l’equilibrio in una società largamente frenetica che non ci consente di darci il tempo di pensare a quale sia effettivamente la scelta più giusta.

L’Economia Comportamentale rappresenta oggi un ambito di notevole interesse e sviluppo, punto di contatto tra Economia, Etica e Psicologia. Diverse ricerche hanno evidenziato che non sempre il consumo è legato ad una necessità bensì subentra la componente emotiva, spesso il desiderio di essere soddisfatti da un bene materiale nasconde una carenza emotiva che si tenta così di colmare.
L’economia comportamentale, da una parte si focalizza sui processi cognitivi che guidano i processi di scelta, prendendo il nome di Economia Cognitiva, dall’altra parte studia come avviene il condizionamento sul compratore e sull’ambiente sociale.

E voi? Tendete ad essere razionali durante i vostri acquisti o vi lasciate guidare dall’istinto?
Sarebbe interessante imparare ad usare strategie per contrastare un consumo smodato o viceversa contrastare l’incertezza di un eventuale acquisto.

                                                                                         Dott.ssa Rosita Romano, laureata in psicologia 


mercoledì 14 febbraio 2024

AGENDA 2030 - 17 BUONE RAGIONI - PER FARE ANCHE PSICOLOGIA

“17 buone ragioni - Idee per vivere l’Agenda 2030" è un podcast informativo ed esperienziale che esplora gli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Progetto partito da CSV (Centro Servizi Volontariato) Lombardia Sud ed ETS in cui vengono trattate le storie di diverse realtà di volontariato presso Cremona, Lodi, Mantova e Pavia, territori nei quali opera CSV Lombardia Sud. Si parla di iniziative di trasformazione territoriale per un futuro sostenibile e del ruolo dello psicologo, con la sua capacità di adattarsi ed intervenire in ogni contesto.

QUALI SONO GLI ARGOMENTI TRATTATI? Gli argomenti considerati riguardano solidarietà individuale, salute, benessere, educazione, parità di genere ed inclusione, educazione alla pace e diritti umani, cambiamento climatico e sostenibilità. Progetti che sono una testimonianza che il VOLONTARIATO E’ UNA COSA SERIA!

Qui il link di riferimento per ascoltare su Spotify il podcast agenda 2030


Parlandovi di questo ventaglio di argomenti spero di riuscire a farvi capire l’importanza del ruolo dello psicologo e come esso possa inserirsi in un’ampia gamma di tematiche e progetti che sembrerebbero molto distanti dalla nostra categoria ma che dimostrano invece l’importanza di gestire l’uomo e l’ambiente.
COSA SIGNIFICA PROMUOVERE L’UOMO E L’AMBIENTE? Quale collegamento c'è tra questi argomenti, la figura professionale dello psicologo e l'antropologia culturale?

ANTROPOLOGIA CULTURALE significa in modo molto semplice “Filosofia con esseri umani dentro". Argomento che spesso viene ignorato, ma che in realtà è il grande punto di partenza per ricevere risposte ai nostri quesiti esistenziali. Nulla se non si è definito nella nostra mente si può insegnare. Disciplina nata per garantire punti di osservazione diversi in diverse parti del mondo, dove l’esperienza maturata, abbinata alla competenza sulle materie studiate, da la possibilità di creare rete nel promuovere modi di pensare differenti, ponendosi interrogativi sugli esseri umani: Come vivono? Cosa pensano? Tutto questo ci addestra al rispetto verso la diversità e alla prevenzione di problematiche sociali.

Non siete curiosi di scoprire se è veramente importante lo psicologo nei vari contesti? Secondo voi l’osservazione in ambienti diversi non darebbe la possibilità di capire meglio come fidarsi della nostra professione? Sarebbe utile dare la possibilità di creare reti nelle quali è presente una figura di riferimento, esperta nel garantire ascolto?
Bene, nei post a seguire cercherò di spiegarvi la figura dello psicologo nei vari ambiti.
Sarei curiosa di scoprire cosa ne pensate, se vi fa piacere lasciate un commento, magari potrebbero uscire anche nuove idee per rendere maggiormente interattiva l’associazione Creativamente!

Dott.ssa Rosita Romano, laureata in psicologia

mercoledì 7 febbraio 2024

COSA SONO GLI ENTI DEL TERZO SETTORE?

Sapete che il Centro Studi Creativamente è un Ente del Terzo Settore?

Oggi ho deciso di parlarvi proprio degli Enti del Terzo Settore (ETS).  QUALI SONO? COSA FANNO? PERCHE' E' IMPORTANTE CONOSCERE LA NORMATIVA?

Si definisce “Terzo Settore” dal momento che costituisce un altro ordine o classe rispetto alla sfera dello Stato e della Pubblica Amministrazione e a quella del mercato e delle imprese.

Il decreto legislativo 117/2017 ha disciplinato in maniera dettagliata il mondo del terzo settore delineando un nuovo scenario organizzativo, gestionale, normativo e fiscale che farà da cornice agli Enti del Terzo Settore dopo l’entrata in vigore completa della riforma (alcune norme di carattere sostanziale sono già in vigore da più di due anni altre invece stentano a passare dalla teoria alla pratica). La legge si prefigge di provare a mettere ordine in un panorama vastissimo e diversificato di circa 300.000 associazioni.

Due sono le grandi novità portate dal D.Lgs. n.117 del 2017: il cambiamento della classificazione delle associazioni e l’introduzione del RUNTS, ovvero il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.

Di seguito vi lascio il link al decreto legge completo D.Lgs. 117/2017

CHE COSA SI DEFINISCE  “TERZO SETTORE”?

Per terzo settore si intende il complesso degli enti privati costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche solidaristiche e di utilità sociale e che, in attuazione del principio di sussidiarietà e in coerenza con i rispettivi statuti o atti costitutivi, promuovono e realizzano attività di interesse generale, mediante forme di azione volontaria e gratuita o di mutualità o di produzione e scambio di beni e servizi.

Nei principi sanciti dalla Costituzione, il mondo del no profit coincide con il principio di sussidiarietà dove viene stabilito che Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale.


QUALI SONO GLI ENTI DEL TERZO SETTORE?

-ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO 

-ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE (proprio come noi!)

-ENTI FILANTROPICI 

-IMPRESE SOCIALI: cooperative sociali, reti associative, società di mutuo soccorso, fondazioni ed enti di carattere privato diversi dalle società, costituite per il perseguimento senza scopo di lucro di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.


QUALI SOGGETTI SONO ESCLUSI DALLA RIFORMA DEL TERZO SETTORE?

-le amministrazioni pubbliche ex art.1,c.2,d.lgs.165/2001

-le formazioni e le associazioni politiche 

-i sindacati

-le associazioni professionali e di rappresentanza di categoria economiche 

-le associazioni di datori di lavoro


E LE ONLUS?

Sono state chiamate ad adeguare il proprio statuto alle novità di legge scegliendo una delle tre opzioni previste dalla riforma:

ODV= organizzazione di volontariato 

APS= associazione di promozione sociale 

altro ente tra quelli previsti dall’art.4 del d.lgs.117/2017 


QUALI SONO I VANTAGGI DELL’ISCRIZIONE AL RUNTS

L’iscrizione al RUNTS permette all’associazione di accedere ai benefici fiscali sociali ed economici previsti, di accedere al 5 per mille e, per specifiche tipologie di ETS, di accedere a contributi pubblici o di stipulare convenzioni con le pubbliche amministrazioni.

Proprio questo ambito apre la possibilità alla figura dello psicologo di poter offrire le proprie competenze per la realizzazione di progetti volti a migliorare il benessere della comunità.


Dott.ssa Rosita Romano, laureata in psicologia