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- integrazione del patrimonio librario della PSICOBIBLIOTECA, consigli di lettura, bibliografia a tema (motivazione allo studio, benessere, lutto, disturbi specifici dell'apprendimento, ecc)
Sorto nel 2003 come gruppo di riflessione, oggi il Centro Studi Creativamente è Ente del Terzo Settore che concretizza idee innovative di soci (perlopiù psicologi ed educatori), sostenitori e volontari, offrendo esperienza organizzativa e partnership che offrano alla comunità momenti per famiglie, giovani, insegnanti ed operatori sociali con l'obiettivo di informare, sensibilizzare e #impararedivertendosi.
Sapete che il Centro Studi Creativamente è un Ente
del Terzo Settore?
Oggi ho deciso di parlarvi proprio degli Enti del
Terzo Settore (ETS). QUALI SONO? COSA FANNO? PERCHE' E' IMPORTANTE CONOSCERE LA NORMATIVA?
Si definisce “Terzo Settore” dal momento che
costituisce un altro ordine o classe rispetto alla sfera dello Stato e della
Pubblica Amministrazione e a quella del mercato e delle imprese.
Il decreto legislativo 117/2017 ha disciplinato in
maniera dettagliata il mondo del terzo settore delineando un nuovo scenario
organizzativo, gestionale, normativo e fiscale che farà da cornice agli Enti
del Terzo Settore dopo l’entrata in vigore completa della riforma (alcune norme
di carattere sostanziale sono già in vigore da più di due anni altre invece
stentano a passare dalla teoria alla pratica). La legge si prefigge di provare
a mettere ordine in un panorama vastissimo e diversificato di circa 300.000
associazioni.
Due sono le grandi novità portate dal D.Lgs. n.117
del 2017: il cambiamento della classificazione delle associazioni e
l’introduzione del RUNTS, ovvero il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.
Di seguito vi lascio il link al decreto legge
completo D.Lgs. 117/2017
Per terzo settore si intende il complesso degli enti
privati costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità
civiche solidaristiche e di utilità sociale e che, in attuazione del principio
di sussidiarietà e in coerenza con i rispettivi statuti o atti costitutivi,
promuovono e realizzano attività di interesse generale, mediante forme di
azione volontaria e gratuita o di mutualità o di produzione e scambio di beni e
servizi.
Nei principi sanciti dalla Costituzione, il mondo
del no profit coincide con il principio di sussidiarietà dove viene stabilito che
Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma
iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività
di interesse generale.
QUALI SONO GLI ENTI DEL TERZO SETTORE?
-ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO
-ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE (proprio come
noi!)
-ENTI FILANTROPICI
-IMPRESE SOCIALI: cooperative sociali, reti
associative, società di mutuo soccorso, fondazioni ed enti di carattere privato
diversi dalle società, costituite per il perseguimento senza scopo di lucro di
finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.
QUALI SOGGETTI SONO ESCLUSI DALLA RIFORMA DEL TERZO
SETTORE?
-le amministrazioni pubbliche ex
art.1,c.2,d.lgs.165/2001
-le formazioni e le associazioni politiche
-i sindacati
-le associazioni professionali e di rappresentanza
di categoria economiche
-le associazioni di datori di lavoro
E LE ONLUS?
Sono state chiamate ad adeguare il proprio statuto
alle novità di legge scegliendo una delle tre opzioni previste dalla riforma:
ODV= organizzazione di volontariato
APS= associazione di promozione sociale
altro ente tra quelli previsti dall’art.4 del
d.lgs.117/2017
QUALI SONO I VANTAGGI DELL’ISCRIZIONE AL RUNTS
L’iscrizione al RUNTS permette all’associazione di
accedere ai benefici fiscali sociali ed economici previsti, di accedere al 5 per
mille e, per specifiche tipologie di ETS, di accedere a contributi pubblici o
di stipulare convenzioni con le pubbliche amministrazioni.
Proprio questo ambito apre la possibilità alla
figura dello psicologo di poter offrire le proprie competenze per la
realizzazione di progetti volti a migliorare il benessere della comunità.
Dott.ssa Rosita Romano, laureata in psicologia
Ciao a tutti, dopo essermi presentata, vi racconto cosa farò durante il mio tirocinio post lauream magistrale, presso il Centro Studi CREATIVAMENTE - APS, seguita dalla Tutor Dott.ssa Verena Boscolo.
Il programma di tirocinio prevede di
sperimentarmi in attività riguardanti l’ambito psico-sociale, la progettazione
e attuazione di interventi, passando per la gestione della comunicazione attraverso
i canali più appropriati. Oltre a questo non può mancare la partecipazione a corsi
di formazione, convegni, seminari e il miglioramento delle mie competenze
tramite l’osservazione di interviste e colloqui psicologici. Altro tema è l’approfondimento
del mondo degli enti del terzo settore e la partecipazione a diversi progetti
dell’associazione, come “Una scuola grande come il mondo” che mi permetterà di
approfondire le tematiche legate all’area della didattica, del metodo di
studio, dei disturbi specifici dell’apprendimento, dei diritti dell’infanzia
Grazie
alla partecipazione alle attività dell’azione comunicazione, avrò modo di
imparare come avviene la diffusione della comunicazione scientifica, la
comunicazione con le testate giornalistiche locali, di stabilire contatti con i
corsisti, di sperimentarmi nelle attività d’aula oltre che nella conduzione supervisionata.
Durante
questi primi mesi ho già avuto la possibilità di apprendere come stilare varie
tipologie di CV, approfondire le più svariate tematiche come le dipendenze, la
psicologia giuridica, l’agenda 2030, le leggi sulla sicurezza, capendo l’importanza
di ricevere una adeguata formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi
di lavoro che conduca sempre più alla prevenzione e riduzione dei rischi e
abbassi la percentuale ancora alta di morti sui luoghi di lavoro.
Ho
conosciuto come lavora il CSV (centro Servizi Volontariato) Sud Lombardia e AltraPsicologia
(Associazione nazionale di categoria degli psicologi).
Sono
stata felice di svolgere interessanti approfondimenti sulla branca di specializzazione
in psicologia interazionista, tenuti dal
dott. Antonio Iudici, direttore della Scuola Interazionista di Milano che ho
scelto di frequentare. In
particolare si è parlato di tematiche
legate a situazioni complesse da gestire che non mostrano cenni di cambiamento,
discorsi incentrati sul disturbo ADHD, i disturbi specifici dell’apprendimento
e le “etichette” negative che spesso vengono associate a queste problematiche,
riconducendo tutto alla “psiche malata”. Attualmente, penso che, solo il
modello Interazionista possa fermare destini già segnati, un’occasione per offrire
risposte sociali differenti, in quanto l’Interazionismo è un metodo di
rigenerazione esistenziale (tranquilli, avrò modo di spiegarvi meglio nelle prossime
puntate!).
E questo è solo l’inizio...non vedo l’ora di
continuare ad imparare!
Dott.ssa Rosita Romano, laureata in psicologia