Oggigiorno si sente parlare sempre più spesso di lavoro di squadra o capacità di lavorare in equipe, soprattutto quando ci si accosta al mondo del lavoro o quando si discute di percorsi di alternanza scuola-lavoro.
Cosa sta dietro a queste richieste espressioni? Come possiamo educare i ragazzi a queste competenze sempre più apprezzate a livello lavorativo?
Nelle situazioni lavorative, e non solo, le persone con cui dividiamo tempo ed obiettivi non una variabile trascurabile: il modo di rapportarci con loro può cambiare le sorti del compito intrapreso. A scuola, i compagni possono influenzare, se non proprio determinare, la qualità del clima educativo.
Inoltre avere un ambiente nel quale ci si sente a proprio agio rende lo studente/il lavoratore più efficiente.
Il fatto di stare bene a scuola/al lavoro dipende in larga misura da come si riesce a gestire il rapporto personale con chi condivide con noi lo spazio scolastico o lavorativo.
Su cosa ognuno di noi può riflettere per migliorare i rapporti con gli altri e rendere l’ambiente di lavoro/apprendimento più gradevole?
Valorizziamo le relazioni positive cercando di capire cosa le renda tali;
valorizziamo le qualità dell’altro,
riflettiamo sulle nostre capacità relazionali;
impariamo a riconoscere i vantaggi del gruppo.
Anche studiare in gruppo offre numerosi vantaggi: permette di condividere gli appunti e di integrare qualche “pezzo” perso per strada, di interrogarsi a vicenda, oltre a compensare le lacune e aiutarsi l'un l'altro a superare le difficoltà. E’ altamente probabile che in un gruppo ben selezionato ogni argomento sia stato compreso correttamente da almeno una persona. È un modo eccellente di eliminare dubbi e chiarire punti di difficile comprensione;
Inoltre è un’ottima spinta motivazionale e un alleggerimento del carico di stress che ognuno di noi accumula mentre studia.
Infine, prendersi una pausa in compagnia è più divertente e riposante per la mente.
Accanto a ciò, si possono avere anche degli svantaggi: il primo, riguarda la distrazione. In gruppo, infatti, è più facile distrarsi e non concludere nulla.
Ricordiamo che il gruppo è occasione di confronto dal quale ognuno può ricavare punti di vista nuovi. Il confronto che non degenera in scontro offre a tutti i partecipanti di uscire dai propri schemi e costruirne di nuovi. L’INCONTRO ARRICCHISCE, SEMPRE!
Per approfondire questa tematica ti consigliamo i testi presenti nella nostra Psicobiblioteca:
- C. Cornoldi, R. De Beni “Imparare a studiare 2. Strategie, stili cognitivi, metacognizione e atteggiamenti nello studio”.
- Cousinet, Roger "Un metodo di lavoro libero per gruppi"