venerdì 21 maggio 2021

[MOTIVIAMOCI pillole strategiche] - le differenze nel modo di apprendere

“Se non imparo nel modo in cui tu m’insegni, 
insegnami come io imparo” (B. Tognolini)

Lavorando con i bambini, ma anche tu genitore che hai più di un figlio te ne sarai di certo accorto, si nota subito che ciascuno è completamente diverso dall’altro... 
C’è il bambino che fin da subito ti riempie di domande e c’è quello più taciturno che osserva; il bambino che preferisce armeggiare per capire come funziona un gioco o semplicemente accendere e spegnere una luce e quello che preferisce sia l’adulto a dare istruzioni su come fare. 
Per dirla con le parole di chi ne sa di psicologia, ogni bambino ha il proprio STILE COGNITIVO. Lo stile cognitivo, per dare una definizione generale che riassuma più autori, può essere definito come la tendenza stabile nel tempo ad utilizzare una medesima classe di strategie cognitive per affrontare determinate situazioni di apprendimento. Ad ogni stile cognitivo, poi, corrisponde uno stile di apprendimento, che riassume queste particolari strategie individuali.
Restando nell’ambito degli stili cognitivi, riconosciamo lo stile VISUALE, tipico di quelle persone che preferiscono associare i concetti alle immagini e danno la precedenza a queste ultime quando affrontano materiale da studiare; lo stile VERBALE, al contrario, è tipico di quelle persone che fanno affidamento sui testi e sul significato delle parole. Poi ci sono soggetti che apprendono al meglio tramite l’ASCOLTO (utilissima strategia, ad esempio, per bambini con disturbi specifici dell’apprendimento) al contrario di chi apprende attraverso la LETTURA DIRETTA del materiale.
Ci sono poi persone che preferiscono avere prima un’analisi d’insieme della situazione (stile GLOBALE) oppure basano il proprio ragionamento sui dettagli (stile ANALITICO). Ancora, alcune persone preferiscono basarsi su tipi di ragionamento convenzionali oppure alternative e fantasiose (stile CONVERGENTE il primo e DIVERGENTE il secondo). Infine alcune persone basano le proprie decisioni sul vaglio preciso di differenti possibili soluzioni, al contrario di altri che si “buttano” usando l’istinto (stile SISTEMATICO e INTUITIVO).
Come si può vedere, alla stregua di quanto afferma un vecchio detto, “il mondo è bello perché è vario”: in una classe ogni bambino ha il proprio personale modo di apprendere, sta all’insegnante (e al genitore a casa) fornire gli strumenti adatti a potenziare il proprio stile di apprendimento. 
In linea generale il successo scolastico dipende dalla capacità del bambino di adattarsi allo stile di apprendimento suggerito dall’insegnante, ma soprattutto alla capacità dell’insegnante di comprendere lo stile di apprendimento più congeniale a quel singolo alunno e di conseguenza aiutarlo a trovare strategie funzionali e in linea con quello stile.


APPROFONDIMENTO A CURA DI
Dott.ssa Eleonora Giannetti - ex tirocinante post lauream (Psicologia Anno 2015)

Suggerimenti di lettura reperibili in PSICOBIBLIOTECA 
-E. De Bono. Essere creativi 
- A. Stern. Per un'educazione creativa 
- De Candia et all. Risolvere problemi in 6 mosse.