venerdì 15 ottobre 2021

[MOTIVIAMOCI pillole strategiche] HAI MAI SENTITO PARLARE DI METACOGNIZIONE?

Per metacognizione si intende la consapevolezza del soggetto rispetto ai propri processi cognitivi e il controllo esercitato su questi. In altre parole vuol dire permettersi di adottare il metodo di studio più appropriato al proprio modo di apprendere. 
Sembra un parolone difficile, in realtà nasconde una pratica importante per ciascuno studente (e non solo).
Cosa significa davvero “metacognizione”? Perché è così fondamentale per lo studio e l’apprendimento?
La metacognizione è il pensiero sul pensiero, il ragionamento del ragionamento, in pratica è quella riflessione che si fa, o che si dovrebbe fare, sul funzionamento stesso della mente e sui processi che essa mette in atto. Ha a che fare con la consapevolezza, con il controllo, con la scelta.


Nel campo dell’apprendimento, la metacognizione si concretizza in mille modi diversi e svolge un ruolo cruciale.
Applicare la metacognizione è la differenza che passa tra uno studente passivo e inconsapevole, che studia così come gli viene, non si pone grandi domande e si ritrova spesso ad avere risultati mediocri, e uno studente attivo, consapevole, che mette in atto strategie definite sulle quali ha totale padronanza. Capace di capire la natura del compito, dei processi in esso implicati e riconoscere le relazioni di un compito nuovo con uno vecchio per il quale la strategia era stata appresa e applicata con successo. Senza questa visione generale del funzionamento della nostra mente difficilmente i due compiti sarebbero riconosciuti come simili e la strategia recuperata.

Metacognizione significa sapere che esistono strategie più appropriate per affrontare certi compiti e conseguentemente mettere in atto tutti quei processi metacognitivi di controllo, come valutare la difficoltà o l’importanza di un compito, porsi obiettivi, decidere le strategie da usare, valutare i risultati e trarne le conseguenze.
Insomma, c’è una bella differenza tra chi studia come ha sempre studiato, come gli viene o come gli è stato spiegato ma senza rifletterci su e chi ha una chiara visione d’insieme e poi applica volontariamente un metodo di studio, una strategia e delle tattiche. Spesso questa differenza si vede anche nelle valutazioni e nella “fatica” impiegata per studiare e prepararsi a verifiche ed interrogazioni. Grazie alla capacità metacognitiva, ad esempio, si può provare ad anticipare le domande del compito in classe e il livello di prestazione richiesto fino a prevedere il risultato ottenuto
È per questo motivo che è INDISPENSABILE riflettere sul proprio modo di pensare e i processi messi in atto in ambito cognitivo quando si studia. Questa riflessione sicuramente porterà a buoni risultati.

Per approfondire questa tematica ti consigliamo i testi presenti nella nostra Psicobiblioteca:
- C. Cornoldi, R. De Beni “Imparare a studiare 2. Strategie, stili cognitivi, metacognizione e atteggiamenti nello studio”.
- F. Pazzaglia et all. "Empowerment cognitivo e prevenzione dell'insuccesso"