venerdì 15 maggio 2020

TUTTI AL MUSEO!



Là dove noi adulti vediamo il pathos di una battaglia, un bambino di sette anni vede la lucentezza delle armature. E se della Venere di Botticelli a noi maliziosi non sfugge la nudità, la loro curiosità sarà attratta piuttosto dalla conchigliona sotto i piedi della dea.

I bambini vedono nell’arte cose che noi non possiamo o non vogliamo più vedere!




Come ogni anno dal 1977, ICOM promuove la Giornata internazionale dei musei. Per l’edizione 2020, che sarà celebrata domenica 17 maggio, il tema scelto è Musei per l’eguaglianza: diversità e inclusione.
I musei sono luoghi in cui formarsi, creare e vivere esperienze significative per persone di qualsiasi origine e condizione, istituzioni che promuovono uno sviluppo sociale sostenibile all’interno della nostra società.
Inclusione nel museo vuol dire ad esempio che gli individui di ogni età, con o senza disabilità, possono visitare una mostra senza incontrare ostacoli. Diversità, invece significa valorizzare l’eterogeneità e la diversa concezione della vita.
Il museo è un luogo fantastico per educare e sviluppare competenze trasversali.  Molti di essi,  negli ultimi anni, hanno creato percorsi pensati ad hoc per i bambini, usando la metodologia hands-on e l’approccio plurisensoriale: imparare giocando e quindi divertirsi imparando è un ottimo modo per stimolare la curiosità e l’immaginazione attraverso il gioco, la manipolazione, l’esplorazione sensoriale dei materiali/oggetti osservati e costruire così apprendimenti duraturi alimentando il piacere della scoperta.
Metodologia che il Centro Studi Creativamente supporta da sempre e utilizza nelle attività proposte.
Arricchire il contesto educativo di mezzi d’espressione e materiale didattico attivante, scientificamente progettato, in grado di stimolare nel bambino la capacità di toccare, manipolare, interagire, disegnare, sperimentare e utilizzare i diversi sensi, permette alla mente del bambino di mettersi alla prova, di esprimersi in tutte le sue potenzialità, centrando il processo di apprendimento sulle caratteristiche ed esigenze del soggetto in formazione e costruendo solidi legami tra logica, emozioni e creatività.
Inoltre, secondo Munari, l’educazione all’arte ha anche una valenza “sociale”, ovvero consente al bambino di sviluppare un personale punto di vista, di giungere ad un’interpretazione critica della realtà che lo circonda, sfuggendo al pensiero omologante della società di massa.
Come non essere d’accordo?
Quindi, in un momento come questo, in cui gli spostamenti sono ancora limitati e i musei chiusi vi proponiamo questo link in cui potrete trovare tantissimi spunti per un giro al museo, seduti sul divano:
Inoltre vi suggeriamo questa idea: dopo aver visitato il museo che avete scelto ed esservi persi e rimasti stupiti da quelle immagini, proponete ai bambini di rappresentarlo in un disegno o in un racconto!
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