venerdì 11 febbraio 2022

DIARIO DI UNA [TUTOR] per la stagista - Programmazione e progettazione n* 3/5


Sembra tutto facile ... 
finisco il percorso universitario e inizio seriamente a lavorare: basta libri!
Poi, subito dal tirocinio, ti accorgi che NON SARA' COSI', che dovrai continuamente aggiornarti, che il progresso scientifico è proprio il continuo scorrere delle informazioni e che non puoi far altro che prendere atto, di volta in volta, dello stato dell'arte di quel momento.
Per me è molto interessante accogliere nuovi tirocinanti in associazione. Permette il continuo confronto e dialogo sui temi base della mia professione. Mi permette di rimettermi in gioco.
Alla base della libera professione, ma non solo, c'è di sicuro il tema dell'organizzazione del proprio lavoro e quale tema migliore da cui iniziare per accogliere un tirocinante?
Ecco allora che il tema della PROGETTAZIONE esce sempre in ogni esperienza di formazione in associazione per cercare di far diventare termini come obiettivo, metodo, strumenti, valutazione ... dei mantra stampati in testa. In un ETS saper progettare significa sopravvivere: vuol dire saper mettere nero su bianco le proprie idee, in modo chiaro e comprensibile agli altri (anche non addetti ai lavori), con l'intento di accattivare e rispondere ai mandati dei vari bandi. Tutto ciò per ottenere finanziamenti, riscuotere successo tra i propri stakeholder, creare rete nella comunità di appartenenza. Certo, perchè una buona progettazione non può più esulare dal contesto di appartenenza.
Così, ecco che negli ultimi anni, non ci si limita neppure più alla progettazione, ma modalità fondamentale è divenuta la CO-PROGRAMMAZIONE.
L’articolo 55 del Codice del Terzo Settore Articolo 55 –comma 1 -CTS  1. In attuazione dei principi di sussidiarietà, cooperazione, efficacia, efficienza ed economicità, omogeneità, copertura finanziaria e patrimoniale, responsabilità ed unicità dell'amministrazione, autonomia organizzativa e regolamentare, le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nell'esercizio delle proprie funzioni di programmazione e organizzazione a livello territoriale degli interventi e dei servizi nei settori di attività di cui all'articolo 5, assicurano il coinvolgimento attivo degli enti del Terzo settore, attraverso forme di co-programmazione e co-progettazione e accreditamento, poste in essere nel rispetto dei principi della legge 7 agosto 1990, n. 241, nonché delle norme che disciplinano specifici procedimenti ed in particolare di quelle relative alla programmazione sociale di zona. 
Non sarà più sufficiente essere chiamati e sedersi a dei tavoli di condivisione (fare presenza), ma sarà necessario sempre più un lavoro di squadra volto a creare progetti altamente aderenti alle risorse del territorio di appartenenza.
LA CO-PROGRAMMAZIONE NELLA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE N. 131 DEL 2020 
«Gli ETS, in quanto rappresentativi della “società solidale”, del resto, spesso costituiscono sul territorio una rete capillare di vicinanza e solidarietà̀, sensibile in tempo reale alle esigenze che provengono dal tessuto sociale, e sono quindi in grado di mettere a disposizione dell’ente pubblico sia preziosi dati informativi (altrimenti conseguibili in tempi più lunghi e con costi organizzativi a proprio carico), sia un’importante capacità organizzativa e di intervento: ciò che produce spesso effetti positivi, sia in termini di risparmio di risorse che di aumento della qualità dei servizi e delle prestazioni erogate a favore della “società del bisogno”.
Il tirocinante in associazione viene coinvolto nella partecipazione a momenti di co-programmazione e progettazione nell'ottica di dare la possibilità di acquisire fin da subito strumenti aggiornati e in linea con le nuove linee guida e fuori da schemi mentali del "Si è sempre fatto così"!.

Il Centro Studi Creativamente ha partecipato al percorso di co-programmazione del nuovo Piano Sociale di Zona negli ambiti previsti dalle Linee di indirizzo per la programmazione sociale territoriale 2021-2023 di Regione Lombardia (DGR XI/4111 del 21 dicembre 2020), su invito del Consorzio Sociale Pavese e del Centro Servizi Volontariato Sud Lombardia e si è svolto a novembre-dicembre 2021. Il percorso di co-programmazione è stato una nuova esperienza che, come previsto dal nuovo Codice del Terzo Settore, ha permesso di valorizzare ed evolvere in una cornice più strutturata sia il confronto già avviato negli scorsi anni con il territorio, sia le pratiche di collaborazione pubblico-privato sperimentato nell’ambito del progetto Fare #BeneComune e da altre iniziative recentemente sviluppate nel Distretto di Pavia.

A cosa è servito il percorso
All'individuazione dei bisogni territoriali, degli interventi conseguenziali, delle modalità di realizzazione degli stessi e delle risorse disponibili a fronte del contesto attuale e delle linee di sviluppo future.
E' stata un'occasione di ulteriore attivazione di una relazione di collaborazione in termini di conoscenza e di elaborazione congiunta di possibili proposte per fronteggiare i problemi individuati