giovedì 25 febbraio 2021

UN REGIA EXTRASCUOLA La teoria alla base dei percorsi personalizzati

I percorsi di studio personalizzati sono volti ad aiutare ragazz* tra i 13 e i 16 anni ad incrementare le proprie strategie di apprendimento al fine di migliorare la prestazione scolastica e sono stati creati da un’equipe multiprofessionale (educatori, psicologi e psicoterapeuti). Ecco di seguito le premesse teoriche poste alle basi delle nostre scelte operative.

E’ bene sfatare il mito che gli studenti non sappiano studiare, siano passivi e sdraiati. Numerose ricerche ci svelano che l’essere umano ha insito in se stesso un metodo di studio potenzialmente efficace, ma talvolta i ragazz* non sanno come adattarlo e applicarlo, giungendo al punto di non servirsene. 
Per esempio, uno studio di Kiewra e colleghi (1991) sottolinea la capacità degli student* non solo di valutare attivamente ma anche, se necessario, di cambiare strategie di apprendimento nel corso dello svolgimento del compito. Similmente, ricerche correnti continuano a supportare l’apprendimento attivo da parte degli student* (Tharayil et al., 2018) in quanto punto di partenza fondamentale. Sulla base delle evidenze scientifiche, ulteriori approfondimenti che hanno portato alla stesura di programmi di studio che evidenziano:
- strategie di elaborazione dell’informazione e di memorizzazione 
(es: memotecniche);
- strategie per seguire in modo efficace le attività didattiche;
- veri e propri metodi strutturati (come il SQ4R).

Tuttavia, si è riscontrata che queste tecniche non bastano. Le principali problematiche si riscontrano in merito sia alla scarsa propensione ad utilizzare ciò che è stato appreso che alle difficoltà nell’applicazione di un metodo di studio funzionale, cadendo spesso nell’applicazione di rigidi protocolli non adatti allo sviluppo delle capacità specifiche dello studente.

Obiettivo dell’intervento proposto nel progetto UNA REGIA EXTRASCUOLA: UN PONTO SUL MONDO consiste nel rendere l* studente sensibile ai propri problemi di studio, divenendo padrone del proprio repertorio di strategie con atteggiamento positivo e motivato al raggiungimento dei propri obiettivi.






SCRITTO in collaborazione con 
Valeria Sebri, psicologa e psicoterapeuta
Verena Boscolo, psicologa dello sport e psicoterapeuta


BIBLIOGRAFIA
Cornoldi, De Beni, Gruppo MT (2001). Imparare a studiare 2. Erickson
Kiewra, K. A., Mayer, R. E., Christensen, M., Kim, S. I., & Risch, N. (1991). Effects of repetition on recall and note-taking: Strategies for learning from lectures. Journal of educational psychology, 83(1), 120.
Tharayil, S., Borrego, M., Prince, M., Nguyen, K. A., Shekhar, P., Finelli, C. J., & Waters, C. (2018). Strategies to mitigate student resistance to active learning. International Journal of STEM Education, 5(1), 1-16.